Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Una trasformazione digitale inclusiva, equa, sicura e sostenibile che metta le persone al centro.  

Dalla Dichiarazione europea sui diritti e i principi per il decennio digitale firmata da Consiglio, Parlamento e Commissione della Ue. 

Il Dibattito delle Idee 

 

Monitoraggio PNRR: servirebbe maggiore trasparenza 

Se ci fossero più informazioni relative alle aree di intervento del PNRR anche il dibattito intorno al Piano ne gioverebbe. La riflessione di Leonzio Rizzo parte dai toni del confronto politico di questi giorni intorno al Piano di ripresa e resilienza, difficilmente comprensibile dall’opinione pubblica. La realizzazione del Piano è in ritardo rispetto a che cosa? Quali sono gli interventi più in affanno? E di chi sarebbe la responsabilità? Il problema è che l’informazione ufficiale sullo stato di avanzamento del Piano è, come più volte denunciato, per molti aspetti incompleta e poco trasparente, il che rende tutta la partita del Pnrr difficilmente valutabile. Prima di tutto andrebbe monitorato il raggiungimento dei milestone e dei target semestrali da cui dipende l’erogazione delle rispettive rate. Poi bisognerebbe capire in quali aree di intervento si concentrano le maggiorie criticità e quindi i ritardi. Qui per un approfondimento.

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Ucimu: il trend positivo del 2022 proseguirà anche nel 2023 

Incrementi a doppia cifra per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che chiude il 2022 con numeri molto positivi per quasi tutti i principali indicatori economici. Anche nel 2023 si prospetta molto favorevole, sebbene con tassi di crescita più contenuti. Questo è emerso dai dati divulgati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu. Secondo l’analisi nel 2022, la produzione si è attestata a 7.255 milioni di euro, segnando un incremento del 14,6% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato dall’ottimo andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute, del 27%, a 3.980 milioni di euro, e dal positivo riscontro delle esportazioni che si sono attestate a 3.275 milioni di euro, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente. La domanda italiana di macchine utensili, robot e automazione è risultata – anche nel 2022, così come era accaduto l’anno precedente, decisamente vivace. Qui per approfondire.  

Istat: i dati dal Censimento permanente del 2021 

Dal Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021 emerge che la popolazione in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 individui). Il decremento di popolazione interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord ovest che per il Nord est), è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3mila unità in meno). Ancora elevato è l’impatto del numero di morti da Covid-19 sulla dinamica demografica nel 2021: il totale dei decessi (701.346), sebbene in diminuzione rispetto all’anno precedente (quasi 39mila decessi in meno), rimane significativamente superiore alla media 2015-2019 (+8,6%). Il calo di popolazione non è dovuto solo al saldo naturale negativo ma è da attribuire in parte alla diminuzione della popolazione straniera. Gli stranieri censiti sono 5.030.716 (-141.178 rispetto al 2020), con un’incidenza sulla popolazione totale di 8,5 stranieri ogni 100 censiti. Roma è il comune più grande con 2.749.031 residenti, mentre Morterone (in provincia di Lecco) quello più piccolo, con appena 31 abitanti. Scopo del Censimento è il conteggio della popolazione italiana e delle sue caratteristiche socio-economiche e strutturali, che rappresenta la base informativa ufficiale pubblica e legale utilizzata nelle decisioni politiche e nei confronti internazionali. Qui la Nota di Istat. 

Nomisma e Cirfood: il welfare aziendale è uno strumento sempre più prezioso per lavoratori e imprese 

Otto lavoratori su dieci scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale offerti e ben 9 occupati su 10, tra coloro che non usufruiscono di piani di welfare in azienda, vorrebbero avere questa possibilità. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Il Welfare di Domani” condotta da Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT con l’obiettivo di fotografare lo stato attuale del welfare aziendale, conoscere le nuove esigenze dei lavoratori e la capacità delle imprese di soddisfarle. Un’indagine da cui emerge come questo servizio giochi un ruolo di primo piano per le aziende italiane, soprattutto in seguito alla pandemia e allo scenario attuale della società. Anche le imprese hanno ormai preso consapevolezza dei cambiamenti dei paradigmi di ingaggio dei propri dipendenti e mosse dalla volontà di dare priorità alla cura, all’inclusione e all’ascolto delle proprie persone – sono sempre più consapevoli del valore di questo strumento: l’87%, infatti, considera il welfare aziendale uno strumento fondamentale per migliorare la vita dei dipendenti e il 78% per potenziare l’immagine e la reputazione dell’azienda. L’indagine si è rivolta, da un lato, a più di 1.000 dipendenti e, dall’altro, agli executive di 150 imprese, in modo da ricostruire un quadro sul welfare che tenesse conto sia delle esigenze e delle opinioni dei lavoratori che del punto di vista delle figure coinvolte nelle scelte di acquisto di questo tipo di servizi. Qui per approfondire.  

Banca d’Italia e la rilevazione sull'IT nel settore bancario italiano  

La Rilevazione sull'IT nel settore bancario italiano - Profili economici e organizzativi - esercizio 2021 è stata pubblicata sul sito CIPA (Convenzione Interbancaria per l'Automazione). La “Rilevazione sull’IT nel settore bancario italiano”, curata annualmente da CIPA (Convenzione Interbancaria per l’Automazione) e ABI (Associazione Bancaria Italiana), offre un contributo di analisi sugli aspetti economici, organizzativi e tecnologici dell’Information and Communication Technology nel settore bancario, con particolare riguardo all'andamento e alla ripartizione dei costi IT, alle principali finalità della spesa informatica, agli assetti organizzativi e al personale IT, agli ambiti e livelli di utilizzo di alcune tecnologie emergenti. Hanno partecipato alla Rilevazione 21 gruppi bancari e 34 banche. Il campione "gruppi" rappresenta il 93% dell'insieme dei gruppi bancari italiani in termini di totale attivo. Prosegue, anche nel 2021, il trend in aumento dei costi IT iniziato nel 2014. L'andamento del Total Cost of Ownership - TCO (spese correnti più ammortamenti) complessivo, con riferimento a un campione costante di 17 gruppi, registra un incremento, rispetto al 2020, del 9%. Qui per approfondire.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Misery Index Confcommercio: in aumento sul mese precedente 

Il MIC di ottobre 2022 si è attestato su un valore stimato di 17,6, in aumento di tre decimi di punto sul mese precedente. In linea con quanto registrato nell’ultimo anno l’incremento è attribuibile alla dinamica dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, che ad ottobre hanno registrato una variazione, su base annua, dell’8,9% a fronte dell’8,4% di settembre. Dinamiche che sono state solo in parte mitigate, in termini di disagio sociale, dai miglioramenti registrati sul versante dell’occupazione. A ottobre 2022 il mercato del lavoro ha mostrato ulteriori progressi. Il numero di occupati è cresciuto per il secondo mese consecutivo (+82mila unità su settembre). Il numero di persone in cerca di lavoro ha registrato una contenuta riduzione (-8mila unità in termini congiunturali). Queste dinamiche hanno comportato una contenuta riduzione del tasso di disoccupazione ufficiale (7,8%). A questa evoluzione si è associata, una riduzione degli inattivi (-62mila unità su settembre). Qui per approfondire. 

Manifattura: nel 2022 cresce la produzione dello 0,9% con un performante settore Moda  

Il 2022 è stato l’anno del recupero della moda che dopo il trend negativo del post pandemia, registra un aumento di produzione del +9,0%, rimanendo comunque il settore che ha più sofferto gli effetti recessivi causati dal Covi, con la produzione del 2022 che rimane ancora inferiore del 14,9% al livello del 2019.  L’analisi dei dati sulla produzione industriale evidenza ad ottobre una flessione congiunturale dell’1,0% dell’indice destagionalizzato della produzione manifatturiera, mentre rimane in territorio positivo (+0,9%) l’andamento congiunturale nella media degli ultimi tre mesi. Più di metà dell’occupazione del made in Italy in micro e piccole imprese – Nel comparto manifatturiero sono attive 356.873 micro e piccole imprese (MPI) che danno lavoro a 1.897.189 addetti, pari al 51,2% dell’occupazione totale del settore. Alta vocazione artigiana nella produzione del made in Italy, con 229.658 imprese artigiane manifatturiere e 847.029 addetti, quasi la metà (44,6%) dell’occupazione nelle MPI e pari poco meno di un quarto (22,9%) degli addetto totali del comparto. Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Diritti digitali, ecco la dichiarazione Ue: sostenibilità e uguaglianza al centro 

Consiglio, Parlamento e Commissione firmano il documento che sancisce i principi del mondo online: si punta a favorire una trasformazione sicura e protetta che metta al centro le persone, in linea con i valori dell’Europa. Una trasformazione digitale “inclusiva, equa, sicura e sostenibile che metta le persone al centro”. È questo il “cuore” della dichiarazione europea sui diritti e i principi per il decennio digitale firmata da Consiglio, Parlamento e Commissione della Ue. Gli organi europei attraverso questo accordo si impegnano nel perseguire una trasformazione digitale inclusiva per preservare i valori fondamentali dell’UE online così come avviene nel mondo reale. La dichiarazione sarà un punto di riferimento per i responsabili politici, le imprese e altri soggetti che si occupano dello sviluppo e della diffusione di nuove tecnologie. Qui per approfondire.  

Contenuti digitali: la spesa degli italiani nel 2022 vale oltre 3,3 miliardi di euro  

La spesa dei consumatori in contenuti digitali d’informazione e intrattenimento in Italia nel 2022 supera i 3,3 miliardi di euro, registrando un tasso di crescita del 12% rispetto al 2021. Nonostante un calo del numero assoluto di utenti, aumenta il tempo medio dedicato alla fruizione dei contenuti e continua, seppur a ritmi più ridotti, la crescita del mercato PAID anche dopo i due anni di pandemia: nell’arco di 5 anni, il valore di spesa è infatti più che raddoppiato. Il Video Entertainment cresce con il ritmo più elevato e supera gli 1,3 miliardi di € (+33%). Il Gaming resta responsabile di quasi la metà della spesa totale dei consumatori con oltre 1,5 miliardi di €, ma registra per la prima volta negli ultimi anni una lieve contrazione (-1%). L’Audio raggiunge un totale di 277 milioni di € (+16%), mentre i contenuti News & eBook registrano una crescita più contenuta (+2%), arrivando a quota 164 milioni di €. Qui per approfondire.  

 

Gender equity  

 

Gender pay-gap: raggiunto un accordo su misure vincolanti di trasparenza salariale  

Le imprese dell'UE saranno tenute a divulgare informazioni sugli stipendi per esporre le attuali disparità retributive di genere. Secondo l'accordo raggiunto dai negoziatori del Parlamento europeo e dei paesi dell'UE, le aziende dell'UE saranno tenute a divulgare informazioni che rendono più facile confrontare i salari per coloro che lavorano per lo stesso datore di lavoro ed esporre l'attuale divario retributivo di genere. Le strutture retributive per confrontare i livelli retributivi dovrebbero essere basate su criteri neutri per genere e includere sistemi di valutazione e classificazione delle mansioni neutri per genere. Gli avvisi di posti vacanti e i titoli di lavoro dovranno essere neutri in base al genere e i processi di assunzione condotti in modo non discriminatorio. Se la rendicontazione delle retribuzioni mostra un divario retributivo di genere di almeno il 5%, i datori di lavoro dovranno condurre una valutazione salariale congiunta in collaborazione con i loro rappresentanti dei lavoratori. Gli Stati membri dovranno mettere in atto sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, come le multe, per i datori di lavoro che violano le regole. Per la prima volta, la discriminazione intersezionale e i diritti delle persone non binarie sono stati inclusi nel campo di applicazione delle nuove regole. Qui per approfondire.

 

Enti locali 

 

Online il nuovo portale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente 

Il nuovo portale ANPR oltre a permettere ai cittadini di accedere direttamente ai servizi anagrafici in maniera sicura e più agile e veloce, produrrà effetti positivi concreti anche per quanto riguarda l’assetto organizzativo dei comuni, i quali, con il crescente utilizzo dei servizi online, vedranno ridursi il numero delle richieste ad oggi gestite direttamente dal loro personale, che potrà quindi essere destinato ad altri settori amministrativi per potenziarne l’efficienza. Il nuovo approccio punta a offrire ai cittadini un sistema di ricerca dinamica per agevolare la fruizione dei contenuti, migliorare la navigazione e promuovere una comunicazione di facile comprensione, attraverso un linguaggio semplice e diretto. Qui e qui per approfondire. 

 

Mondo MEF 

 

MEF: entrate gennaio-ottobre cresciute del 9,9% 

Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-ottobre 2022 sono cresciute complessivamente di 56,7 miliardi di euro (56.721 milioni di euro), +9,9% rispetto all’analogo periodo del 2021. Lo comunica il MEF attraverso il Rapporto redatto mensilmente dal Dipartimento delle Finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Il dato tiene conto della variazione positiva delle entrate tributarie dell’11,5% (+43.692 milioni di euro) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive del 6,7% (+13.029 milioni di euro). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una crescita del gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+38.465 milioni di euro, +10,2%); le variazioni risultano positive anche per gli incassi da attività di accertamento e controllo (+3.568 milioni di euro, +57,3%) e per il gettito relativo alle entrate degli enti territoriali (+4.927 milioni di euro, +12,5%). Qui il Comunicato stampa del MEF.