Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

 

Questo non è il momento di pensare a breve termine o ad un'austerità fiscale istintiva che esacerba le disuguaglianze e aumenta la sofferenza. Questi tempi senza precedenti richiedono azioni senza precedenti. 

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in occasione della presentazione del Rapporto World Economic Situation and Prospects (WESP) 2023 delle Nazioni Unite. 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

L’inflazione è la vera lotta di classe 

“L’inflazione ha conseguenze sociali molto importanti e diffuse” – sostiene Ben Bernanke, economista ed ex Presidente della Federal Reserve. Eppure, l’opinione pubblica e i politici, non solo italiani, da un lato si soffermano solo sull’aumento dei prezzi di pochi beni, come la benzina o i generi alimentari, dall’altro tendono a vedere con sospetto l’azione delle banche centrali volte a garantire la stabilità dei prezzi. Come se la paura di perdere punti di PIL fosse più grave dell’inflazione che ha un profondo impatto sociale e distorce profondamente la realtà perché provoca una sostanziale redistribuzione del reddito e della ricchezza tra moltissime categorie: poveri e ricchi, lavoratori dipendenti e autonomi. Il fenomeno assume dimensioni rilevanti ma molto spesso difficile da misurare. Qui per approfondire. 

La crisi demografica italiana: giovani e qualità del lavoro 

Un’Italia sempre più vecchia, fragile. Così appare il nostro Paese che non può più rimandare il problema demografico che rappresenta un fattore di squilibrio negativo rispetto ad altri Paesi. La demografia è un problema prima di tutto economico e se già il nostro sistema economico sconta alcuni gap di competitività rispetto ad altri europei ed extraeuropei, quello della demografia mette a rischio la tenuta strutturale del Paese. Di questo si è occupato Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano nel nuovo ‘quaderno’ tematico dal titolo ‘La crisi demografica italiana: giovani e qualità del lavoro – Idee, spunti, dati e scenari per affrontare gli squilibri che rischiano di compromettere lo sviluppo economico e la sostenibilità sociale del Paese. Qui per un approfondimento. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: il focus sui divari territoriali nel PNRR 

“Una componente significativa del territorio italiano è caratterizzata da divari rilevanti e persistenti. Il Mezzogiorno è il territorio arretrato più esteso dell'area euro, che ha sofferto in modo accentuato la Grande crisi del 2008 e, da ultimo, l'impatto della pandemia”. Lo rileva l’Istat nel focus I divari territoriali nel Pnrr: dieci obiettivi per il Mezzogiorno. Una fotografia che individua una serie di punti critici nei territori del Sud e sui quali è necessario agire grazie all’opportunità del PNRR.  Dalla ricchezza pro capite ai dati sull’istruzione, il Sud presenta uno scenario tanto radicato quanto complesso e i ritardi del Mezzogiorno si ripercuotono anche sul rischio di un eccessivo e non reversibile impoverimento demografico, fenomeno inedito per il Sud. Qui la Nota dell’istat.  

Crif: in forte ripresa il credito al consumo nel 2022 

La domanda di prestiti segna un +18,9% e i volumi complessivi risultano superiori a quelli pre pandemia. Il dato è rilevato da Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestite da Crif. Nel 2022 si è registrata una crescita del 22,9% per le richieste di finanziamento personali, e del +16,7% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi ma cala del 3,9%, rispetto al 2021, l’importo medio richiesto. Alla luce dell’attuale contesto, inevitabilmente incerto, nei prossimi mesi la domanda di prestiti potrà subire una flessione a causa del rallentamento dei consumi. Qui per un approfondimento.  

Banca d’Italia: le posizioni del Governatore Visco sulle sfide dell’economia italiana nel contesto europeo

“Per l’Italia stimiamo che, nonostante gli effetti fortemente negativi delle tensioni geopolitiche e del conflitto in Ucraina, la crescita del prodotto nel 2022 dovrebbe essere stata prossima al 4%. I livelli precedenti lo scoppio della pandemia sono stati pienamente recuperati (superandoli di quasi due punti alla fine del terzo trimestre) ma, rispetto al picco raggiunto all’inizio del 2008, il prodotto resta ancora inferiore di oltre tre punti percentuali (in termini sia totali sia pro capite)”. Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenuto al meeting sul tema organizzato dall’Ambrosetti Club. Le ripercussioni dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia continuano a gravare sull’economia globale, che da alcune settimane sta risentendo anche delle conseguenze del nuovo peggioramento della crisi sanitaria in Cina. A complicare una situazione già complessa, in Italia è necessario considerare la distribuzione dimensionale delle imprese, uno dei principali fattori di debolezza del nostro paese dal quale ne derivano molti altri che rappresentano un freno per la crescita. Qui la Nota di Banca d’Italia.  

OCSE: l’impatto sulle entrate della riforma fiscale internazionale è migliore del previsto  

Secondo la nuova analisi dell'OCSE pubblicata recentemente, le entrate derivanti dall'attuazione di uno storico accordo di riforma del sistema fiscale internazionale saranno superiori a quanto previsto in precedenza. La soluzione a due pilastri per affrontare le sfide fiscali derivanti dalla digitalizzazione e dalla globalizzazione dell'economia porterà a ulteriori diritti di tassazione per le giurisdizioni di mercato e porrà un limite alla concorrenza fiscale attraverso la creazione di un'aliquota globale minima effettiva dell'imposta sul reddito delle società del 15%. Si prevede ora che la tassa minima globale proposta comporterà un aumento delle entrate globali annuali di circa 220 miliardi di dollari, ovvero il 9% delle entrate fiscali globali sul reddito delle società. Si tratta di un aumento significativo rispetto alla precedente stima dell'OCSE di 150 miliardi di dollari di entrate fiscali annuali. Le nuove stime riflettono un aumento significativo rispetto ai 125 miliardi di dollari di utili delle stime precedenti. L'analisi rileva che i paesi a basso e medio reddito dovrebbero guadagnare di più come quota delle entrate fiscali esistenti sul reddito delle società. Qui per un approfondimento.  

ONU: le crisi multiple scatenano risultati economici globali negativi, come non succedeva da decenni 

Sono necessarie misure fiscali più forti per rilanciare l'economia globale e sostenere l'agenda per lo sviluppo. Il Rapporto World Economic Situation and Prospects (WESP) 2023 delle Nazioni Unite non lascia dubbi: una serie di gravi shock che si rafforzano a vicenda - dalla pandemia di COVID-19 alla guerra in Ucraina - hanno colpito drasticamente l'economia mondiale nel 2022. In questo contesto, si prevede che la crescita della produzione mondiale rallenterà da una stima del 3,0% nel 2022 all'1,9% nel 2023, segnando uno dei tassi di crescita più bassi degli ultimi decenni. Il rapporto presenta una prospettiva economica cupa e incerta per il breve termine. Si prevede che la crescita globale aumenterà moderatamente fino al 2,7% nel 2024, poiché alcuni dei venti contrari inizieranno a diminuire. Tuttavia, ciò dipende fortemente dal ritmo e dalla sequenza di ulteriori inasprimenti monetari, dal corso e dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dalla possibilità di ulteriori interruzioni della catena di approvvigionamento. Le tiepide prospettive economiche globali minacciano anche il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), quando il Vertice SDG 2023 di settembre segna il punto centrale dell'attuazione dell'Agenda 2030. Qui per approfondire 

Istat: la fiducia dei consumatori e delle imprese  

Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il terzo mese consecutivo raggiungendo un livello superiore alla media del periodo gennaio-dicembre 2022. L’aumento dell’indice è trainato dal comparto dei servizi e da quello dell’industria. 
Il clima di fiducia dei consumatori torna a diminuire dopo due mesi consecutivi di crescita. Il ripiegamento dell’indice è dovuto soprattutto ad un’evoluzione negativa delle opinioni sulla situazione personale. Considerando le componenti di questi risultati, si rileva che nei servizi di mercato e nella manifattura tutte le variabili sono in miglioramento. Qui la Nota dell’Istat.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confindustria: congiuntura flash 

Nonostante il contesto di grande incertezza, l’economia italiana va meglio dell’atteso. Industria in flessione, costruzioni in difficoltà, ma i servizi restano stabili. Questo emerge dalla congiuntura flash targata Confindustria. Anche la forte stretta sui tassi impatta sulle imprese italiane per le quali il costo del credito ha continuato a salire: 3,37% per le PMI (1,74% a inizio 2022), 2,67% per le grandi (da 0,76%). Un ulteriore aggravio di costi, che avviene a seguito del rialzo dei tassi di riferimento. Questo rialzo toglie risorse a investimenti e consumi, colpiti anche dall’inflazione, in calo ma ancora elevata. Qui per approfondire.  

Congiuntura Confcommercio: bene il 2022 ma negli ultimi mesi rallentano Pil e consumi  

Prosegue la fase di “contraddizione” tra le evidenze emergenti dagli indicatori congiunturali. A una fiducia in forte risalita si contrappone l’azzeramento della crescita dei consumi nell’ultimo quarto del 2022. Produzione e occupazione sarebbero in riduzione tra novembre scorso e l’attuale mese di gennaio, eppure segnali molto favorevoli si riscontrano sul versante dell’inflazione, molto elevata ma probabilmente in significativa riduzione nei prossimi mesi. Nonostante l’erosione del potere d’acquisto l’ atteggiamento delle famiglie resta positivo e non si avvertono cambiamenti radicali nei comportamenti d’acquisto. Qui per approfondire.  

Confesercenti: situazione incerta e complessa quella causata da inflazione e caro energia 

I bilanci delle famiglie sono provati dal pesante impatto di inflazione e caro energia. A gennaio, come certifica l’Istat l’indice di fiducia dei consumatori torna a peggiorare, con un nuovo calo di 1,6 punti dopo due mesi consecutivi di crescita, con le valutazioni negative concentrate soprattutto sulla situazione personale. Qui per un approfondimento. 

 

Innovazione  

 

Innovazione, l’Italia al ventottesimo posto 

Misure deboli in materia di innovazione e l’Italia risulta al 28mo posto nella classifica che mappa le principali 50 economie mondiali, significativamente distaccata dai principali paesi europei ed in particolare Francia, Gran Bretagna e Germania. È questo il quadro sconfortante che emerge dal Global Innovation Index realizzato da Visual Capitalist, che mette a confronto 81 indicatori in 50 Paesi. Qui per un approfondimento.

 

Gender equity  

 

AgID fra i primi enti ad adottare il piano per la parità di genere 

Il Piano ha tra i suoi obiettivi quello di dare effettiva applicazione al principio della parità di genere nell’organizzazione e gestione dell’Agenzia che ha contestualmente adeguato e aggiornato anche il Codice di comportamento dei dipendenti. Con l’aggiornamento l’Agenzia dà attuazione alle nuove linee guida ANAC sui codici di comportamento delle amministrazioni pubbliche e si conforma alle più recenti disposizioni normative, con particolare riferimento a quelle relative al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici. Qui per approfondire.  

 

Enti locali 

 

PNRR, il dibattito dei sindaci nella giornata conclusiva della XI Conferenza Ifel 

“Investimenti: criticità da superare, nodi da sciogliere, sfide da sostenere” su questi temi si sono confrontati i sindaci intervenuti nella giornata conclusiva della XI Conferenza nazionale di Ifel sulla Finanza locale. Per garantire una concreta attuazione del Pnrr sui territori è necessario personale qualificato con norme chiare e semplificate. Questo è il punto che mette d’accordo moltissimi primi cittadini in questa fase così delicata, i quali chiedono di ascoltare e dare la parola alle amministrazioni locali per una collaborazione effettiva a tutti i livelli di governo. Solo così sarà possibile la ripresa del paese. Qui per approfondire. 

PNRR: in quali Comuni ci saranno maggiori difficoltà per realizzarlo 

“Perché il PNRR si possa realizzare, è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni, verso i comuni del Sud”. Sono le conclusioni del Rapporto “In quali Comuni italiani la realizzazione delle opere del PNRR incontrerà le maggiori difficoltà?”, che la Fondazione CON IL SUD ha commissionato a Gianfranco Viesti, professore ordinario di economia presso l’Università di Bari. Lo studio esamina le dinamiche d’insieme delle amministrazioni comunali italiane negli ultimi 15 anni, riprendendo in particolare alcune analisi della Banca d’Italia. Emerge che il personale dei Comuni italiani si è ridotto del 27% fra il 2007 e il 2020, con una dinamica decisamente peggiore al Sud. Qui per approfondire. 

 

Mondo MEF 

 

Lotta all’evasione: Intesa con Dogane e Monopoli per intesificare la collaborazione e lo scambio di informazioni 

La Direzione regionale della Toscana dell’Agenzia delle Entrate e la Direzione territoriale per la Toscana e l’Umbria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno siglato un accordo per potenziare l’attività di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Obiettivo dell’accordo è attuare una strategia comune che permetta un più incisivo contrasto all’evasione fiscale sul territorio toscano, definendo le linee guida per le attività da svolgere congiuntamente e individuando concrete procedure di collaborazione. Qui per approfondire.