Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

La sfida forse più importante è quella di rendere la crescita equa e sostenibile e duratura, strutturale, a tassi di crescita più alti di quelli precedenti la pandemia, che erano molto bassi, ed erano la causa della crisi continua, durata tanti anni.  

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa in seguito all’approvazione della Nota di aggiornamento al DEF. 

 

 Il Dibattito delle Idee 

 

Prometeia: nel Rapporto di Previsione di settembre 2021 ragioni di ottimismo e banchi di prova per l'economia italiana 

Dopo il risultato di crescita del Pil italiano nel secondo trimestre (+2,7% sul precedente) e la performance degli indicatori congiunturali durante l'estate, “l'ipotesi che il nostro Paese possa crescere a un tasso prossimo o superiore al 6% quest'anno e, per una volta, superare i nostri principali partner europei, sta diventando realtà”. Lo sostiene il centro studi Prometeia nel suo rapporto di previsione di settembre. Secondo il report positiva la scelta di puntare sulla campagna di vaccinazione; la tenuta dell'export della manifattura italiana e dei conti pubblici. Qui per approfondire. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat, saldo commerciale in calo a 1.583 milioni 

L’Istat rende noto che ad agosto 2021 le esportazioni extra Ue sono diminuite del 5% rispetto a luglio mentre sono aumentate del 15,7% su agosto 2020. Le importazioni sono aumentate del 6,5% sul mese e del 39,9% su agosto 2020. La stima del saldo commerciale ad agosto 2021 è pari a +1.583 milioni, in calo rispetto ad agosto 2020 (+3.581). Diminuisce anche l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici (da +5.231 milioni per agosto 2020 a +4.719 milioni per agosto 2021). Su base tendenziale l'export di energia cresce dell'80,6% mentre l'importo di energia segna un +88,5%. L'Istat spiega che la flessione congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue, ad agosto, è condizionata dalle operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) registrate il mese precedente; al netto di queste, si stima un incremento su base mensile delle esportazioni pari a +5,5%. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Banca d’Italia: turismo, fatturato giù del 40%, presenze in calo di oltre il 50%, stranieri a -70% 

Nel 2020 la pandemia ha determinato un'intensa diminuzione dei flussi turistici in tutto il territorio nazionale. Le presenze si sono contratte del 52,3% e la flessione ha interessato sia la componente nazionale (-33,8%) sia, in misura più marcata, quella estera (-70,3%), che nel 2019 rappresentava la metà delle presenze. Il turismo si conferma tra i settori maggiormente colpiti dalle conseguenze economiche dell’epidemia. Secondo i dati forniti da Banca d’Italia a livello nazionale, con la Nota “Il settore turistico e la pandemia di Covid-19”, infatti, le ripercussioni sanitarie sull’attività del comparto turistico si sono riflesse in un drastico calo del fatturato e della redditività. Dal report emerge che il fatturato delle società di capitali operanti nei comparti dell’alloggio, della ristorazione e dell’intrattenimento si sarebbe contratto del 40% nel 2020, circa quattro volte la riduzione registrata per la media delle imprese (11%). Qui per un approfondimento. 

 

Istat, prezzi produzione in aumento ad agosto 

I prezzi alla produzione dell’industria crescono ad agosto (+0,5%), spinti in particolare dai rialzi dei beni intermedi. Lo rileva l'Istat evidenziando che, su base annua, i prezzi si confermano in accelerazione (+11,6%, da +11,2% di luglio), con incrementi diffusi a quasi tutti i settori economici sia sul mercato interno che su quello estero. Sul mercato interno, spiega l’Istat, i prezzi aumentano dello 0,4% rispetto a luglio e del 13,8% su base annua. Sul mercato estero i prezzi aumentano su base mensile dello 0,6% (+0,7% area euro, +0,6% area non euro) e segnano un incremento su base annua del 6,4% (+7,1% area euro, +5,8% area non euro). Qui la Nota dell’Istat. 

 

UE: sentiment economico stabile nell'UE e nell'area dell'euro  

A settembre 2021, l'Economic Sentiment Indicator (ESI) è rimasto invariato nell'UE (a 116,6) e sostanzialmente stabile anche nell'area dell'euro (+0,2 punti a 117,8). Il dato è reso noto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN). Per quanto riguarda le componenti dell'indice per l'Eurozona, la fiducia dei consumatori migliora a -5,2 da -6,3, il clima nell'industria è stabile a +12,1 punti, nei servizi peggiora a +15,4 da +16,8 punti, così come nel commercio al dettaglio che si porta a +2,3 da +5,1 punti e nell'ambito dei servizi finanziari scende a +25,3. Nelle costruzioni la fiducia raggiunge + 5,5 da 3,7 punti. Qui per approfondire. 

 

Istat: ad agosto calano occupati, ma +430 mila da gennaio; disoccupazione agosto stabile al 9,3%, per giovani al 27,3% 

Ad agosto gli occupati sono diminuiti di 80mila unità su luglio, pur restando in forte rialzo (+162mila) sull'agosto 2020. Rimane comunque ampiamente positivo da inizio anno il saldo del mercato del lavoro con 430mila occupati in più tra agosto e gennaio, ma rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020) il numero di occupati è ancora inferiore di oltre 390 mila unità. Lo rende noto l’Istat, evidenziando come il calo mensile riguarda anche gli uomini ma si spiega "in misura più accentuata per le donne" e coinvolge dipendenti, autonomi e tutte le classi d'età. Per ciò che concerne i disoccupati, prosegue l’Istat, il dato di agosto è rimasto stabile con un tasso di disoccupazione al 9,3%, in linea con luglio e in calo di 0,7 punti su agosto 2020. Anche il tasso di disoccupazione tra i giovani (27,3%) è stabile su luglio. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Censis Confcooperative: “Mismatch” imprese, all'appello mancano oltre 233mila profili 

L'economia è in ripresa, le aziende vogliono assumere, ma mancano all'appello oltre 233mila profili professionali adeguati alla richiesta. Il mancato incontro tra offerta e domanda di lavoro costa all'Italia oltre 21 miliardi, pari all'1,2% del Pil. Sono i dati che emergono dal focus Censis-Confcooperative "Mismatch, il grande gap da sanare. La ripresa c'è, i lavoratori no". Se le imprese fossero riuscite ad assumere tutto il personale di cui hanno bisogno, sottolinea il rapporto, la crescita del Pil nel 2021 sarebbe salita dal 5,9% al 7,1%. Qui per un approfondire. 

 

Istat, a settembre inflazione annua a +2,6% 

Nel mese di settembre 2021 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento del 2,6% su base annua (da 2,0% del mese precedente). L'inflazione continua ad accelerare e si porta così ad un livello che non si registrava da ottobre 2012. Lo rileva l'Istat sulla base delle stime preliminari sull'inflazione evidenziando che "anche i prezzi del carrello della spesa accelerano nuovamente, registrando un aumento che rimane però inferiore alla metà di quello riferito all’intero paniere”. Infatti, i dati dell’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, crescono entrambe rispettivamente da +0,6% a +1,1% e da +0,5% a +1,2%. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Banca d'Italia €-coin in calo a settembre 

La Banca d'Italia ha reso noto che €-coin è diminuito in settembre (a 0,75 da 0,98 in agosto). L'andamento dell'indicatore riflette prevalentemente l’attenuazione della fiducia delle imprese, che resta comunque su livelli elevati, spiega la Banca d'Italia nel suo aggiornamento mensile. €-coin, sviluppato dalla Banca d’Italia, fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro, esprimendo tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del Pil depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). Qui la Nota della Banca d’Italia. 

 

Sempre meno contanti e più carte di credito: merito anche del commercio online 

L’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di Crif, ha rilevato nel 1° semestre 2021, rispetto allo stesso periodo pre-Covid, una ripresa (+6.3%) del numero di transazioni complessivamente effettuate con le carte opzione/rateali (utilizzate prevalentemente a saldo). Al contrario, invece, i “flussi” non recuperano i livelli registrati nel 2019 (-9.6%). Tra le tendenze messe in evidenza dall’Osservatorio, risultano ancora in calo i volumi rateizzati (-16.7% nel 1° semestre 2021/19) con carta, per via della cautela a ricorrere al credito a seguito dell’incertezza sulla ripresa e la diffusione di strumenti digitali alternativi, in particolare a sostegno dell’eCommerce, che aumenta l’incidenza delle transazioni online che nei primi 6 mesi del 2021 arrivando a costituire il 22% delle operazioni complessive via carta opzione/rateale. Qui per approfondire. 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Unimpresa, nel primo semestre torna a crescere il fatturato di imprese e partite Iva +253 miliardi  

È cresciuto di 253 miliardi di euro (+21%) il fatturato di aziende e partite Iva nel primo semestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2020. È quanto emerge da un'analisi del Centro Studi di Unimpresa, sui dati fiscali di imprese e professionisti, secondo la quale nel primo semestre 2021 le partite Iva hanno visto crescere il fatturato di 15,4 miliardi (+24%) e le aziende di 237,5 miliardi (+21%). L'aumento è trainato dalla ripresa delle attività manifatturiere (+31,1%) e soprattutto dalla spinta del mattone: le costruzioni (+36%) e le altre attività immobiliari (20%) sono tra i comparti che hanno registrato le variazioni più consistenti. A livello territoriale, gli incrementi più importanti si osservano in Friuli-Venezia Giulia (+31,9%), poi in Calabria e Sicilia (entrambe con +21,9%). Nel Lazio, unica regione col segno meno, si è assistito a una diminuzione (-0,8%). Qui per approfondire. 

 

Confesercenti, crollano nuove imprese: -75 mila in 18 mesi 

La pandemia ha fatto crollare la nascita di imprese. Secondo un’elaborazione di Confesercenti sulla base dei dati delle Camere di Commercio, tra il 2020 e i primi 6 mesi del 2021 le aperture di nuove attività sono calate del 13,3% rispetto al periodo pre-covid, per un totale di circa 75 mila imprese mai nate a causa della crisi. Un crollo che ha interessato tutti i settori d’attività economica ma con intensità differente: mancano 25 mila attività tra commercio all’ingrosso e al dettaglio, alloggio, ristorazione, e servizi di viaggio, tour operator e noleggio aiuto. Le attività manifatturiere perdono quasi 6 mila attività, le costruzioni tremila. A livello geografico, la diminuzione di nuove imprese interessa tutte le Regioni, ma l’impatto peggiore lo vivono la Liguria con il -18,4%, l’Umbria con il -17,3% e il Molise con il -16,4%. Qui per un approfondimento. 

  

Confcommercio Pil +5,9% nel 2021, +4,3% nel 2022 

La ripresa dell'economia italiana è più intensa delle attese, ma la spinta data dal rimbalzo post-pandemico, da sola, non è ancora sufficiente a garantire prospettive di crescita robusta, diffusa e duratura. Sulla crescita lenta di lungo periodo e sull'attuale fase di riavvio del ciclo espansivo pesano, infatti, anche le debolezze strutturali della nostra economia, in particolare gli eccessi di fisco e burocrazia e i deficit nelle infrastrutture, nell'istruzione e nella giustizia. In questo scenario, le previsioni macroeconomiche per il 2021 sono di un Pil a +5,9%, consumi +4,9% e occupati +1,3 milioni, mentre per il 2022 sono rispettivamente +4,3%, +3,5%, e +965mila. Sono alcuni dei passaggi delle “Note sulla condizione economica dell’Italia dopo la pandemia” diffuso da Confcommercio in occasione dell’assemblea annuale. Qui la Nota di Confcommercio. 

 

Confartigianato: alimentare, nel 2021 produzione al massimo storico, con apporto di 51 mila MPI. Pesa il caro-commodity (+29,8%) 

Nei primi sette mesi del 2021 la produzione manifatturiera sale del 19,4% rispetto all’anno precedente e si avvicina ai livelli pre-crisi, segnando un -2,2% rispetto ai primi sette mesi del 2019. Il recupero in Italia risulta più rapido rispetto a Francia (-6,5%) e Germania (-6,7%). Grazie allo spunto positivo registrato anche durante la pandemia, per la produzione alimentare e delle bevande si tratta della migliore performance dal 1990, inizio della serie storica. Il recupero dell’1,1% della produzione food in Italia è migliore di quello registrato in Francia (+0,5%), mentre il settore è in ritardo in Germania (-0,8%) e in Spagna (-3,5%). In parallelo, nei primi sei mesi del 2021 le esportazioni italiane salgono del 4,1% rispetto al corrispondente periodo del 2019, facendo meglio del +1,2% dell’export tedesco. Sono i dati dell’analisi settoriale realizzata da Confartigianato e contenuti nel Report “Dentro la ripresa, tra rimbalzi e incertezze. Prospettive d’autunno per le MPI”. Qui per un approfondimento. 

 

Confartigianato MPI driver della domanda di lavoro, con il 66,7% delle posizioni lavorative nel primo semestre 2021 

Nonostante persistano le difficoltà del lavoro autonomo, le micro e piccole imprese si confermano protagoniste della domanda di lavoro. È quanto emerge dall’analisi di Confartigianato sui dati dell’ultima Nota del Ministero del lavoro, Anpal, Istat, Inps e Inail, evidenziando che le micro e piccole imprese con meno di 50 dipendenti, nelle quali si concentra il 50,5% dei dipendenti, nel primo semestre del 2021 determinano il 66,7% delle posizioni lavorative dipendenti, dato dal saldo tra assunzioni e cessazioni. Questa tendenza, spiega Confartigianato, è ulteriormente confermata dall’analisi dei dati del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, laddove le entrate previste dalle imprese tra settembre e novembre 2021 sono per il 62,5% in micro e piccole imprese. Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Ossevatori.net: contenuti digitali in Italia +21% in un anno, mercato da 3 miliardi 

Continua a crescere in Italia il mercato della distribuzione B2c di contenuti digitali. Da un lato la spesa dei consumatori italiani per la fruizione dei contenuti, in abbonamento e/o in acquisto singolo, sfiora nel 2021 i 3 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto al 2020 (anno in cui la spesa era già cresciuta del +39%). Dall’altro lato, dopo la frenata provocata dalla pandemia (-2%), nel 2021 riprendono a crescere gli investimenti in advertising (+9%) sui contenuti e sulle piattaforme di distribuzione, che superano quota 1 miliardo di euro. Tutto questo emerge dal report “Digital News & Ebook”, realizzato dall’Osservatorio Digital Content della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo il report, la musica rappresenta il contenuto digitalmente più evoluto e supererà nel 2021, i 200 milioni di euro, in crescita del +31% rispetto al 2020, con il 76% di consumatori nel 2021, rispetto al 68% del 2020. Qui per approfondire. 

 

Il valore dell’open source per un’Europa digitale indipendente e competitiva 

La Commissione Europea ha pubblicato i risultati di un’analisi sull’impatto economico del software e dell’hardware open source sull’economia della UE. Secondo lo studio, le aziende dell’Unione hanno investito circa 1 miliardo di euro in software open source nel 2018, con un impatto positivo sull’economia stimato tra i 65 e i 95 miliardi di euro. Guardando al futuro l’analisi prevede che un aumento del 10% dei contributi al codice del software open source genererebbe annualmente un PIL aggiuntivo tra lo 0,4% e lo 0,6% e alla nascita di più di 600 startup europee nel settore ICT nell’UE. La Commissione Europea promuove le politiche pubbliche sull'open source e punta sulle iniziative strategiche, come Developers Italia, per favorire ulteriormente lo sviluppo industriale di questo settore e la diffusione di competenze nel settore pubblico. Qui e qui per approfondire. 

 

Ricerca Fid: per 3 italiani su 4 il digitale è opportunità

Per 3 italiani su 4 nella trasformazione digitale del Paese prevalgono le opportunità ai rischi. È uno dei passaggi chiave della ricerca della Fondazione Italia Digitale sui temi della digitalizzazione e dell’interazione tra Pa e cittadini. La ricerca afferma che ben il 74% degli over 55 ritiene l'uso del digitale una opportunità mentre appena il 13% degli italiani che hanno superato i 55 anni lo ritiene un rischio. Nella “classifica” fra i canali digitali maggiormente usati dagli italiani per fruire dei servizi pubblici, a conquistare il primo posto della ricerca sono i siti web e le app che sono scelti nel 61% dei casi. Qui per un approfondimento. 

 

Smart city, il “patto dell’Eur” per spingere l’innovazione in Italia 

Nuove idee per le smart city: dalle reti agli edifici, la svolta passa attraverso software e tecnologie salva-consumi. L’innovazione digitale non è una questione esclusivamente tecnologica, si tratta di creare una nuova idea di società di cui il digitale è uno dei pilastri fondamentali insieme allo sviluppo sostenibile e all’inclusione sociale e di genere. È in questa direzione che è stata realizzata “Sustainable Places”, una tre giorni che si è svolta a Roma ed alla quale hanno partecipato a dibattito 250 ricercatori, 1500 organizzazioni di ricerca e università di tutta Europa, coinvolti in oltre 150 progetti per un valore di 876 milioni nell’ambito di Horizon 2020. Qui per un approfondimento. 

 

Stime al rialzo per la robotica italiana, ma pesa la crisi dei chip 

Sono state riviste al rialzo le previsioni 2021 relative all'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione elaborate dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per produrre. In particolare, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione crescerà del 22% a 6,3 miliardi di euro. Tale risultato è frutto sia dell'ottimo andamento delle consegne dei costruttori italiani sia dell'export che raggiungerà il valore di 3,4 miliardi, il 19% in più rispetto al dato 2020. Secondo l'elaborazione di Ucimu su dati Istat, nei primi sei mesi del 2021 (ultimo dato disponibile), principali paesi di destinazione dell'offerta italiana di macchine utensili sono risultati: Germania (+64,4%), Stati Uniti (+8,7%), Cina (-16,5%), Polonia (+77,8%) e Francia (+1,6%). Qui per approfondire. 

 

Gender Equity 

 

Women's equality festival: la parità di genere al centro dell'agenda politica 

La parità di genere è il tema della prima manifestazione nazionale interamente dedicata all’empowerment femminile che si svolgerà a Lecce. “We –Women’s Equality Festival” è il titolo della kermesse in programma dal 1° al 3 ottobre presso il teatro Apollo che si propone come obiettivo quello di riportare il tema della parità di genere al centro del dibattito pubblico, dando risalto al lavoro sul campo di numerose associazioni e organizzazioni nazionali. Ampio spazio sarà dato ai temi del lavoro, dell’economia, della salute, della cultura e del sociale, che saranno affrontati da molteplici punti di vista grazie al contributo di imprese e associazioni che da sempre sono impegnate nella diversity & inclusion e nella gender equality.  Qui per un approfondimento. 

 

Enti locali 

 

PNRR: firmati sei decreti per 1,9 miliardi del Piano complementare 

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato sei decreti che consentono di utilizzare ulteriori 1,9 miliardi del Piano complementare al Pnrr. I decreti stanziano un miliardo di euro per rafforzare il monitoraggio tecnologico e la messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo), 720 milioni per favorire la navigazione green, 200 milioni per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie e del materiale rotabile per il trasporto merci. Con questi provvedimenti il 74% delle risorse assegnate al Mims, considerando le varie forme di finanziamento, sono già state ripartite e assegnate agli enti attuatori, per un importo complessivo pari a 45,4 miliardi. Qui il Comunicato stampa del MIT e qui gli aggiornamenti sul Giornale dei Comuni.

 

Mondo MEF 

 

PNRR, Mef online il documento guida per “Italia Domani” 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il documento guida per “Italia Domani”, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per offrire un quadro d’insieme sul pacchetto di riforme strutturali e investimenti approvati dal Governo con il placet della Commissione Europea, per dare impulso all’economia del Paese dopo la crisi pandemica e raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale. Dall’agenda alla governance, dalle procedure per l’attuazione al ruolo delle amministrazioni, il Mef ha illustrato obiettivi chiave e risorse destinate al nostro Paese nell’ambito dell’iniziativa “Next Generation Eu”, in modo da presentare una panoramica sulle sei missioni del Piano, ovvero i sei settori d’intervento prioritari, e sulle tipologie di riforme previste. Qui e qui per approfondire. 

 

OCSE, Tax Administration 2021: le amministrazioni fiscali continuano ad accelerare la loro trasformazione digitale 

Tax Administration 2021 è la nona edizione del Report OCSE all'interno della serie dedicata all’amministrazione fiscale. Fornisce dati comparativi a livello internazionale sugli aspetti dei sistemi fiscali e della loro amministrazione in 59 economie avanzate. Secondo l’ultima edizione le amministrazioni fiscali stanno investendo risorse significative nella trasformazione digitale per il miglioramento e la fornitura di servizi digitali rivelatasi preziosa durante la crisi pandemica causata dal Covid-19. Qui per approfondire.