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Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

Data Corner è il nuovo podcast di SOSE che propone degli approfondimenti periodici relativi ai dati, analisi, studi e ricerche e report sui temi economici, fiscali e di finanza locale. In questo secondo appuntamento ci occupiamo dell’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori pubblicato da Istat.

Testo Podcast

Buongiorno a tutti e bentrovati, io sono Gabriele Carones e questo è Data Corner il nostro appuntamento periodico che ci vede impegnati nel commentare un dato, uno studio o un rapporto tra quelli più importanti pubblicati in questo periodo, e che hanno a che fare con i temi di cui SOSE si occupa, vale a dire economia, fisco ed enti locali. 

Questo perché i dati sono il nostro lavoro e vogliamo condividere anche all’esterno le riflessioni e gli aggiornamenti che servono per seguire i nostri temi.  

In questo appuntamento settimanale mi accompagna Giancarlo Ferrara, statistico-economico di formazione e Responsabile del nostro Centro Studi.  

Allora Giancarlo bentrovato

 

D A ottobre Istat ha pubblicato l’aggiornamento annuale degli indicatori BES ovvero di Benessere Equo e Sostenibile dei territori, che, ricordiamolo, sono indicatori che entrano anche nel DEF, ovvero nel principale documento di programmazione economica del governo italiano. Ecco, Giancarlo quali sono i principali risultati che emergono da questo aggiornamento?  

Misurare il benessere equo e sostenibile (BES appunto) si fonda sull’obiettivo di analizzare il progresso di una società non soltanto come avviene in modo più standard dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale integrando quindi le informazioni sulle attività economiche con misure relative alle diseguaglianze e alla sostenibilità. 

Lo stato di maggiore arretratezza del Mezzogiorno e il dualismo nord-sud continuano ad essere chiavi di lettura appropriate per diverse componenti del Bes. Come delineato nel rapporto, a fronte delle diverse dinamiche osservate nella congiuntura negativa da Covid-19, nei domini Salute, Istruzione, Lavoro e Benessere economico le distanze tra appunto nord e sud permangono osservando un peggioramento in particolare per la speranza di vita e il reddito dei lavoratori dipendenti, indicatori appunto che tra il pre e il post pandemia evidenziano una riduzione dei livelli di benessere per le province del Mezzogiorno con il conseguente accrescimento del divario con il Centro-nord. 

Ti segnalo in particolare che nell’anno scolastico 2021/2022, analizzando le competenze degli studenti che frequentano la classe III della scuola secondaria di primo grado, il 43,6% presenta una competenza numerica non adeguata. Se andiamo ad approfondire il dettaglio territoriale tale valore si attesta al 35,8% al Nord, 40% al Centro e 60% nel Mezzogiorno 

 

D - Gli indicatori BES sono particolarmente importanti anche per il lavoro di SOSE. Ci spieghi perché e come li usiamo? 

L’analisi dettagliata degli indicatori mira a rendere il Paese maggiormente consapevole dei propri punti di forza e delle difficoltà da superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ponendo tale concetto alla base delle politiche pubbliche e delle scelte individuali. 

Oltre al dettaglio nazionale, i dati sono disponibili appunto con riferimento alle province e alle città metropolitane italiane fornendo uno strumento per conoscere i territori. 

Sia nel campo dell’analisi delle piccole e medie imprese che dal lato della finanza pubblica risulta fondamentale avere informazioni territoriali aggiornate che permettono di misurare il contesto ove le stesse operano, come detto non solo dal punto di vista economico… quindi conoscere quei fattori esogeni che possono influenzare da un lato i risultati economici delle imprese e dall’altro lo stato dei servizi offerti dai comuni, province e regioni. 

In tal modo risulta possibile fornire una valutazione tecnica quanto più esaustiva al policy maker nella fase quindi di supporto alle decisioni.   

 

D – Strettamente correlati ai BES ci sono poi gli indicatori di sviluppo sostenibile sviluppati nel contesto dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e integrati a livello nazionale da Istat. E proprio su questi dati c’è da segnalare un interessantissimo progetto di collaborazione tra Istat e RGS che ha portato alla pubblicazione di una dashboard per il monitoraggio del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ecco, che tipo di informazioni è possibile reperire con questa dashboard?  

Il sistema informativo dell’Istat prevede già un parallelismo tra gli indicatori del Bes (Benessere equo e sostenibile) con quelli SDGs (i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite) ora anche integrato anche con le sei missioni previste dal PNRR. 

In tal modo è possibile realizzare un attento monitoraggio delle misure previste dal Piano attraverso appunto gli indicatori di sviluppo sostenibile. 

Praticamente, per l’attribuzione dei relativi finanziamenti, ad ogni misura prevista dal PNRR  viene associato uno specifico indicatore e, quindi, obiettivo. Questo approccio nasce con l’obiettivo di fornire uno strumento diretto e anche semplice di valutazione dei risultati, ma ovviamente non può sempre permettere di cogliere la natura multidimensionale delle misure stesse, ove presente. Se pensiamo Ad esempio, ad un intervento volto a migliorare l’offerta educativa faremo riferimento all’SDG 4 sull’Istruzione, ma la stessa misura potrà avere benefici anche sulle questioni di genere (SDG 5), le disuguaglianze (SDG 10) e l’innovazione (SDG 9) e quindi per certi versi potremmo sottostimarne l’effetto. 

Come evidenziato dall’Istat, rispetto all’edizione precedente metà delle misure è in miglioramento, mentre il 27% segnala un peggioramento. I miglioramenti maggiori si osservano per il Goal 17 (Partnership per gli obiettivi), trainata dagli indicatori che riguardano l’uso dell’ICT, in forte incremento durante la fase pandemica, e per il Goal 12 (Consumo e produzione responsabili), caratterizzato dagli avanzamenti nella gestione dei rifiuti. Nei Goal 6 (Acqua) e 9 (Infrastrutture) si registra invece il numero più alto di indicatori in peggioramento 

Bene allora grazie Giancarlo

Ringraziamo Giancarlo Ferrara che è il Responsabile del nostro Centro Studi e ci diamo appuntamento alla prossima intervista.