Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Il Next Generation EU è una straordinaria occasione per riformare le nostre economie e mettere in campo gli investimenti necessari a renderle più eque, competitive, sostenibili. L’Italia è consapevole di questa sfida.   

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione dell’incontro con la Prima Ministra della Repubblica di Finlandia. 

 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Pnrr, infrastrutture e giovani, è l’ora di un grande Sud 

Il premier Draghi in occasione del convegno di Sorrento ha eletto il Sud a locomotrice d’Italia, sancendo la destinazione del 40% del Pnrr al Meridione. A pensarla così è anche il Presidente degli industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci che, durante l’evento, ha sottolineato che l’Italia senza il Mezzogiorno, non va molto lontano. “In passato – ha spiegato il Presidente durante un’intervista a Le formiche – sono stati commessi tanti errori con i fondi europei, ora serve investire in competenze e buona amministrazione. In questo scenario, bisogna recuperare una politica industriale che, per il Sud, prorogando la decontribuzione Sud, in scadenza il prossimo 30 giugno.  L’auspicio è che venga realizzato innanzitutto quanto previsto nel Pnrr, dal potenziamento delle infrastrutture del Sud, a cominciare dai trasporti, dalla logistica e dall’intermodalità. Vanno completate le piattaforme tecnologiche, digitalizzata la Pa, vanno finalmente fatte decollare le Zone economiche speciali. Ma soprattutto, vi è inoltre una infrastruttura’ particolare, che va sostenuta con determinazione: il capitale umano. Qui per approfondire.

 

Studi, ricerche e numeri 

 

ABI: online la guida dedicata all’economia circolare 

Quali vantaggi derivano dall’economia circolare? Come contribuire alla sua diffusione? A partire da queste domande si sviluppa la guida “Economia circolare, di cosa si tratta e come sostenerla in banca”. Attraverso questo nuovo vademecum è quindi possibile orientarsi nel mondo della finanza sostenibile e nelle nuove modalità di consumo e di produzione sostenibili, sempre più rispettose dell’ambiente e delle persone. Realizzata dall’ABI, l’Associazione bancaria italiana, in collaborazione con le banche e con le Associazioni dei consumatori, l’iniziativa rientra nell’impegno comune di promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda globale 2030 delle Nazioni Unite, offrendo un pratico strumento di conoscenza ai cittadini anche meno esperti. La guida è in formato digitale accessibile ed è disponibile online - anche in versione dinamica - sul sito dell’Associazione bancaria. Qui per approfondire.  

Eurostat: registrazioni di imprese e fallimenti in calo nel primo trimestre 2022 

Nel primo trimestre del 2022, rispetto al trimestre precedente, nell'UE sono diminuite sia le registrazioni di nuove imprese che i fallimenti, sebbene i fallimenti in misura minore. Le immatricolazioni di nuove imprese sono diminuite del 2,3% e i fallimenti dello 0,8%. Lo comunica l’Eurostat. Nel primo trimestre del 2022 il numero di registrazioni di imprese è stato dell'1% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia, mentre il numero di dichiarazioni di fallimento è diminuito del 23% nello stesso periodo. In termini di iscrizioni, all'inizio del 2022, le iscrizioni di imprese nell'informazione e nella comunicazione rispetto a prima del periodo di crisi Covid erano nettamente superiori (+17%) rispetto al primo trimestre 2019. Il numero di dichiarazioni di fallimento, all'inizio del 2022, era inferiore rispetto a prima del periodo di crisi della pandemia in tutte le attività, ad eccezione dei servizi di alloggio e ristorazione, per i quali i fallimenti sono aumentati dell'11% rispetto al primo trimestre del 2019. Qui un approfondimento.  

Forum Ambrosetti: verso Sud, la strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo 

Nell'ambito del Forum 'Verso Sud' a Sorrento, è stato presentato un Libro bianco, con l'intenzione di inquadrare il Sud Italia nelle regioni di riferimento del Mediterraneo e valutarne la performance in termini di attrattività e competitività. L'analisi socioeconomica è stata realizzata da The European House - Ambrosetti, su impulso del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Sono stati esaminati quattro domini (economico, sociale, energetico e dell'innovazione), elaborando 22 indicatori per 42 Paesi e 20 Regioni su un orizzonte di dieci anni. Nel complesso, la classifica restituisce un'immagine significativamente più approfondita e attrattiva del Sud Italia di quella generalmente conosciuta e diffusa. A partire dall'analisi realizzata, emergono nel Libro bianco dieci punti chiave, che racchiudono le proposte per migliorare ancor di più le performance del Mezzogiorno nel medio-lungo termine. Qui per approfondire.  

UE: tagliate le stime del PIL dell’Italia per la guerra in Ucraina, +2,4% in 2022 

La Commissione europea taglia le stime di crescita dell'Italia: il Pil dovrebbe scendere al 2,4% nel 2022 e rallentare all'1,9% nel 2023, rispetto al 4,1% e al 2,3% previsti a febbraio, a causa dell'impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina che pesa su catene di approvvigionamento e prezzi. Nelle previsioni di primavera Bruxelles segnala che "la maggior parte della crescita dell'Italia" per il 2022 è "attribuibile a un effetto di trascinamento" legato alla "rapida ripresa" registrata nel 2021. Le previsioni vedono inoltre al rialzo l’inflazione che toccherà quota 6,1% a dispetto del 3,5% inizialmente previsto. Il deficit italiano, dal 7,2% dell'anno scorso, nel 2022 si attesterà al 5,5% per scendere al 4,3% l'anno successivo. Il debito pubblico, dal 150,8% del 2021, secondo le previsioni europee, calerà al 147,9% quest'anno e al 146,8% nel 2023. Qui per un approfondimento. 

ISTAT: cresce l’export, +22,9% a marzo su base annua 

L’Istat stima a marzo una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+1,7%) che per le importazioni (+1,3%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree, UE (+1,3%) ed extra UE (+2,1%). Su base annua invece l’export cresce del 22,9%, con un forte aumento delle vendite sia verso l’area UE (+23,5%) sia verso i mercati extra UE (+22,2%). L’import registra un incremento tendenziale del 38,8%, che coinvolge sia l’area UE (+23,7%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra UE (+61,0%). Nel primo trimestre del 2022, rispetto al precedente, l’export cresce del 7,7%, l’import del 9,8%. Qui per approfondire.  

UE: approvato il regime quadro italiano da 1,2 mld € a sostegno dell'agricoltura  

La Commissione europea ha approvato il regime italiano da 1,2 miliardi di euro a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto della guerra. “Continuiamo a restare al fianco dell’Ucraina e del suo popolo. Allo stesso tempo proseguiamo la stretta collaborazione con gli Stati membri per garantire che le misure nazionali di sostegno possano essere attuate in modo tempestivo, coordinato ed efficace, tutelando allo stesso tempo la parità di condizioni nel mercato unico”, ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione e responsabile per la Concorrenza. Gli aiuti saranno in sovvenzioni dirette; agevolazioni fiscali o di pagamento; anticipi rimborsabili; o in riduzione; o infine in esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Saranno accessibili alle imprese di tutte le dimensioni attive nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei mangimi e dei carburanti causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni. Gli aiuti non supereranno i 35 000 euro per i beneficiari attivi nella produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura e i 400.000 euro per imprese operanti in tutti gli altri settori. Qui per approfondire.  

 ISTAT: rivista al ribasso la stima dei  prezzi al consumo di aprile, +6% anno 

L’Istat rivede l’inflazione al ribasso ad aprile, stimando infatti che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, abbia registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile (rispetto al +1% del mese precedente e al +0,2% della stima preliminare) e un aumento del 6% su base annua, sempre meno rispetto al +6,5% del mese precedente ed al +6,2% della stima preliminare. Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +39,5%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,4% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%. Qui la Nota dell’Istat. 

 Banca d’Italia: il debito a quota 2.755 miliardi, a marzo +19 miliardi 

Il debito pubblico italiano si è attestato a marzo a 2.755,4 miliardi in crescita di 18,9 miliardi rispetto al mese precedente. Lo comunica Banca d’Italia sottolineando che l'aumento è dovuto al fabbisogno (22,8 miliardi), che ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (6,4 miliardi, a 95,6); l'effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha incrementato il debito per 2,4 miliardi. In aumento le entrate tributarie pari a 33,2 miliardi, in crescita del 10,2% (3,1 miliardi) su marzo 2021. Alla fine di marzo la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia era pari al 25,5 % (invariata rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,6 anni. Nel primo trimestre dell'anno le entrate tributarie sono state pari a 108,9 miliardi, in crescita del 13,5 % (13,0 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Qui per approfondire.  

 S&P: l’economia globale rischia una brusca frenata  

Il prolungamento della guerra in Ucraina e la salita dell’inflazione che non sembra volersi arrestare rappresentano una miscela preoccupante che potrebbe frenare la crescita dell’economia globale. A lanciare l’allarme è S&P Global nel suo Update sullo scenario macroeconomico. Ad incidere sulla frenata dell’economia globale sono il prolungamento della guerra e i picchi di inflazione. Il perdurare di questa “pericolosa” combinazione potrebbe rallentare la crescita nel 2022 degli Stati Uniti al +2,4%, 80 punti base (pb) in meno rispetto alle precedenti previsioni di S&P Global Economics. E per l’Eurozona al 2,7%, 60 punti base in meno della previsione del PIL per l'intero anno, e della Cina al 4,2%, 70 punti base in meno. Qui per approfondire.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Federalberghi: "C'è tanta voglia d'Italia fra i turisti" 

All’apertura dei lavori della 72esima assemblea generale di Federalberghi, il Presidente Bernabò Bocca si è dimostrato ottimista e fiducioso nei riguardi dei segnali di ripresa dimostrati dal settore.  “Siamo tornati insieme, felicemente in presenza. Rimetteremo a fuoco i nostri obiettivi dopo essere stati letteralmente travolti da due anni di pandemia e trovandoci di fronte oggi ad una nuova colossale difficoltà quale è il conflitto in Ucraina”. Il Residente ha sottolineato che sarà necessario ancora avere il supporto del Governo , attraverso la riduzione delle tasse sugli immobili che gravano sulle imprese, il sostegno agli investimenti con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive; il contrasto all’abusivismo dilagante in tema di locazioni brevi. Qui per approfondire.   

Confcommercio: Pil mensile in calo dello 0,4%, inflazione in aumento (+6,6% su base annua) 

Pil mensile in calo dello 0,4%, inflazione in aumento (+6,6% su base annua). Consumi in recupero ma ancora sotto del 10,4% rispetto a livelli pre-crisi. Lo afferma Congiuntura Confcommercio di maggio. L'atmosfera di incertezza continua a caratterizzare lo scenario economico anche a fronte di alcuni segnali di risveglio soprattutto nel comparto dei servizi, il turismo in particolare. Segnali che però come sottolinea Confcommercio, rischiano di essere depotenziati dall'alto livello dell'inflazione. "Allo stato attuale, le famiglie confermano l’orientamento al recupero di livelli di consumo e di stili di vita precedenti alla pandemia, con una parte della spesa sostenuta dai risparmi accumulati nel 2020 e, in parte, nel 2021", rileva la Confcommercio. Nel confronto con aprile 2021, l’ICC registra una variazione del +13,1%, sintesi di una crescita del 68,3% per i servizi e dello 0,7% per i beni. Rispetto allo stesso mese del 2019 la domanda, nel complesso, è ancora mediamente inferiore del 10,4% in termini reali, con i servizi legati al turismo che, pur in graduale recupero, segnalano una distanza significativa rispetto ai livelli pre-crisi. Qui per un approfondimento.  

 Unioncamere: sistema camerale, imprese e PNRR 

Secondo un’indagine diffusa da Unioncamere su dati elaborati dal Centro studi Guglielmo Tagliacarne, solo un'impresa su 3 è pronta a cogliere le potenzialità delle nuove risorse espressamente dedicate al sistema produttivo: più del 70% è ancora fermo al palo, senza, al momento, interessarsi alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo. “I dati confermano la necessità di lavorare per diffondere e far conoscere alle imprese, soprattutto quelle più piccole, le misure messe in campo dal Governo nel green e nel digitale. L’80% delle imprese di minori dimensioni non ha nemmeno in programma di avvalersi di queste risorse, contro il 50% delle aziende medio grandi”, ha evidenziato il presidente di Unioncamere. A tal fine, rende noto Unioncamere, il sistema camerale ha avviato da tempo attività di tipo formativo-informativo relative al PNRR, sia attraverso la propria rete territoriale che a livello nazionale. Qui per un approfondimento.  

Confcommercio: da inflazione e Pil “diversi punti di criticità” 

Ad aprile prezzi in calo dello 0,1% su base mensile e in aumento del 6% su base annua. Nel primo trimestre del 2022 il Pil è calato dello 0,2% rispetto agli ultimi tre mesi dell’anno precedente (su base annua crescita del 5,8%). Dopo nove mesi di aumento, rallenta ad aprile la crescita dell’inflazione che, secondo le stime definitive dell'Istat fa segnare una diminuzione dello 0,1% su base mensile e del 6% su base annua (era +6,5% a marzo). Lo segnala l’Ufficio Studi di Confcommercio, che quanto all’inflazione sottolinea che “il modesto rallentamento ad aprile, largamente atteso e legato a interventi di natura temporanea, non rassicura sulla prossima evoluzione dei prezzi. Allo stato attuale, infatti, non ci sono indicazioni di una significativa attenuazione delle tensioni a monte (materie prime e difficoltà negli approvvigionamenti) che si stanno lentamente trasmettendo all’intero sistema, come testimoniato dalla crescita dell’inflazione di fondo (+0,8% congiunturale)”. Qui per approfondire.  

 Unioncamere: dalla Blue economy quasi 9% entrate programmate nel 2021 per le imprese 

Nel 2021 sono state programmate 406.500 entrate dalle imprese dell’Economia del Mare, quasi il 9% del totale complessivo, in aumento del 22,6% rispetto al pre-Covid. Anche in questo ambito cresce la difficoltà di reperimento dei candidati che si attesta al 24,7% del totale delle richieste (+6 p.p. rispetto al 2019), ma nella cantieristica navale si arriva al 42,7%. È quanto emerge dal volume “Economia del Mare e Green Deal” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, realizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, dove si esaminano anche altri aspetti delle filiere blu, come l’importante fattore moltiplicatore delle attività legate all’economia del mare sul resto dell’economia, che è pari a 1,9 euro per ogni euro investito. Quasi il 78% degli ingressi programmati dalle imprese blu è concentrato nell’alloggio e ristorazione, che assorbe ben 315.010 entrate, seguito dai servizi turistici e di intrattenimento, con 47.360 entrate (11,7%). Qui per approfondire.  

  Ali-Confcommercio: migliora il clima di fiducia, ma crescono le spese 

A fine 2021 aumentano i ricavi ma crescono i costi di gestione e la situazione peggiorerà anche nel 2022. Lo afferma l' Osservatorio sulle librerie in Italia 2021, realizzata da Ali – Associazione Librai Italiani, in collaborazione con Format Research. L’andamento economico delle imprese migliora rispetto ai livelli pre-crisi, passando dai 38 punti del 2019 ai 50 di fine 2021. Le librerie in qualche caso hanno anche aumentato i propri organici e migliorato la capacità di far fronte al fabbisogno finanziario. In miglioramento anche i ricavi, seppure con una dinamica espansiva leggermente inferiore rispetto all’andamento economico dell’impresa. Nel corso del 2021 oltre il 50% delle librerie ha segnalato un aumento dei clienti entrati nei negozi e un aumento dei libri (anche in valore) acquistati, rispetto all’anno della pandemia. Tra tante note positive c'è purtroppo un dato che pesa in senso negativo, quello relativo al settore della scolastica. Il 52,2% delle librerie indipendenti distribuisce testi scolastici, di queste, quasi 9 su 10 si dicono insoddisfatte delle case editrici, il 65,9 riscontra molte difficoltà nell’approvvigionamento delle nuove edizioni e il 61,9% anche nell’approvvigionamento dei titoli di catalogo. Qui per approfondire.  

ADEPP: stabili i redditi dei professionisti nel primo anno di pandemia (2020) 

I redditi dei professionisti si caratterizzano per una sostanziale tenuta nel primo anno di pandemia: è questa la prima riflessione che emerge dall’analisi dei dati delle Casse di Previdenza relativi ai redditi prodotti nel corso del 2020 (dichiarati nel 2021), elaborata dal Centro Studi dell’AdEPP. Ed infatti, seppure con alcune differenze importanti tra le diverse professioni (dal -6% di Cassa Forense al +10% di Cassa Veterinari) il sistema ordinistico sembra aver comunque retto all’impatto del Coronavirus, riducendo di molto le previsioni catastrofiche che alcuni avevano a suo tempo ipotizzato. Dai dati emerge come abbiano maggiormente sofferto le professioni che, con tutta evidenza, sono state penalizzate dal prolungato lockdown di determinati settori economici (in particolari quelle del settore tecnico) ovvero dalla correlata riduzione di alcune attività di uffici pubblici (sintomatico il caso degli iscritti a Cassa Forense). Qui per approfondire.  

Osservatorio Confturismo-Confcommercio: estate 2022, il turismo riparte ai livelli pre-pandemia 

Secondo una rilevazione di fine aprile effettuata dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio, l’indice di propensione al viaggio torna allo stesso livello pre-pandemia a 67 punti (su scala da 0 a 100) e 23 milioni di italiani tra i 18 e i 74 sono intenzionati a partire nel periodo estivo, anche se in uno scenario caratterizzato da una certa “volatilità”. Infatti, di questi 23 milioni solo 4 su 10 hanno già prenotato un viaggio, mentre per i restanti rimane per ora solo l’intenzione che probabilmente si tradurrà in prenotazione tardiva, se non addirittura “last minute”. Da un lato, quindi, si assiste ad un vero e proprio nuovo stile di vacanza all’insegna della libertà di scelta e di cambiare idea, dall’altro, si avverte un segnale di forte cautela da parte della domanda, anche perché ben 6 italiani su 10 si dichiarano preoccupati per le conseguenze dell’inflazione e del caro energia. Qui per approfondire.  

 ANIMA: meccanica, ordini stabili ma carenza di materie prime per evaderli 

Secondo il sondaggio diffuso da Anima Confindustria tra le imprese associate, le aziende della meccanica prevedono una crescita del fatturato intorno al +5% nel primo semestre 2022 rispetto al primo semestre 2021, dovuto però all’aumento dei prezzi e non ad un incremento in termini di volume, dove la situazione è di stabilità. Da un lato, gli ordinativi sono rimasti pressoché stabili nei primi mesi dell’anno, ma la produzione industriale è rallentata principalmente a causa della carenza di materie prime e microchip. L’incertezza risiede dunque nell’impossibilità di evadere quanto previsto, stante le difficoltà di ottenere materiali ordinati e pianificati con consegna nel periodo, a fronte di un aumento dei costi non paragonabile all’aumento dei prezzi di vendita. Un aumento di fatturato che purtroppo non copre, in molti casi, l’aumento dei costi di produzione. 4 aziende su 5 soffrono un aumento generale dei costi di oltre il 20% rispetto al 2021, mentre il 54% delle aziende della meccanica si aspetta di chiudere la prima metà dell’anno con una riduzione della marginalità superiore al 10%. Qui per un approfondimento.  

Innovazione  

 

VMware: dati personali, chi li gestisce? Un italiano su due lo ignora 

Il 55% degli italiani non sa chi abbia accesso alle proprie informazioni digitali, secondo quanto emerge da un report di VMware per il quale questa “sfiducia” rischia di minare il cambiamento guidato dalla tecnologia. Se da un lato gli utenti guardano con diffidenza al mondo dei dati, dall’altro la maggioranza delle persone è ben disposta verso l’innovazione, con il 58% che crede che la tecnologia possa contribuire al progresso digitale del proprio Paese creando nuovi posti di lavoro e generando nuove entrate (il 61% in Italia), e con il 68% (dato identico in Europa e in Italia) che auspica investimenti nell’innovazione tecnologica per rendere il nostro mondo un posto migliore, rispetto al 6% (il 5% in Italia), per esempio, che vuole che si investa in attività come il turismo spaziale. Qui per approfondire.  

LinkedIn: in Italia boom di assunzioni nell’Ict & tech 

Nel 2021 i settori Tech e servizi It. hanno registrato il maggior numero di assunzioni di candidati entry-level. Lo rilevano i risultati del “Barometro del primo impiego 2022”, resi noti da LinkedIn. La ricerca pubblicata dalla redazione di LinkedIn Notizie e realizzata in collaborazione con il team Economic Graph, analizza i settori e le aree in cui si è registrato il maggior numero di assunzioni di candidati entry level nel corso del 2021, le posizioni lavorative che hanno guidato questa crescita, oltre a dare uno spaccato delle candidature per posizioni di lavoro da remoto nelle diverse fasce d’età. Dato, quest’ultimo, che mostra un notevole incremento tra il 2021 e il 2022. LinkedIn ha stilato inoltre la classifica dei 10 job title che nel 2021 hanno registrato il maggior numero complessivo di assunzioni di candidati ad inizio carriera. Al primo posto si posiziona la figura dell’addetto alle vendite, seguita dall’ingegnere software e dall’impiegato amministrativo, a seguire i ruoli di designer grafico e project manager, seguiti da farmacista e magazziniere. Qui per approfondire.  

Gender equity 

 

ISTAT: diversità Lgbt in ambito lavorativo, “il 26% degli omosessuali/bisessuali penalizzato sul lavoro” 

Una percentuale elevata (il 46,9%) delle persone in unione civile o già in unione, omosessuali o bisessuali, ha subito almeno un evento discriminatorio a scuola/università, non necessariamente in relazione al proprio orientamento sessuale. Il fenomeno è più diffuso tra i giovani (il 61,6% dei 18-34enni), a conferma della delicata fase di formazione che precede l’inserimento nel mondo del lavoro e i possibili effetti che questa può avere sui successivi percorsi di studio e lavoro. Lo dice l’Istat, che in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, propone alcuni risultati delle indagini finora condotte nell’ambito del progetto, tuttora in corso, svolto in collaborazione con Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), sul tema delle “Discriminazioni lavorative nei confronti delle persone Lgbt+ e le diversity policies attuate presso le imprese”. L’indagine, svolta tra il 2020 e il 2021, ha coinvolto oltre 21 mila individui. Qui la Nota dell’Istat.  

La decontribuzione femminile non porta ad una crescita dei salari per le donne 

Imposte e disuguaglianze di genere, l’Italia è uno dei paesi con il più basso tasso di occupazione femminile. Secondo le stime Ocse, la percentuale di donne attive nel mercato del lavoro è di circa il 40 per cento. Il divario occupazionale di genere è di 27,1 punti percentuali, secondo solo alla Grecia tra i paesi sviluppati. La decontribuzione femminile, introdotta dalla legge 92/2012 (la cosiddetta riforma Fornero), permette di far nuova luce sugli effetti della tassazione differenziata.  La decontribuzione femminile è dunque capace di promuovere la domanda di lavoro femminile e di ridurre parzialmente il divario occupazionale di genere. Tuttavia, le retribuzioni femminili non aumentano in maniera significativa. Qui per approfondire.  

 

Enti locali 

 

Istat-Finanza locale: entrate e spese dei bilanci consuntivi (comuni, province e città metropolitane) 

L'Istat ha pubblicato sul proprio portale internet le tavole sui dati finanziari definitivi relativi all'esercizio 2020, basati sui dati contenuti nei certificati del conto di bilancio (c.d. "armonizzati") che i comuni, le province e le città metropolitane hanno trasmesso al Ministero dell'Interno, ai sensi del d.lgs. 118/2011, così come modificato dal d.lgs. 126/2014. Si tratta di entrate accertate e riscosse per titolo, tipologia e categoria, e le spese impegnate e pagate per missione, programma, titolo e macroaggregato, per ciascun tipo di ente, sia a livello nazionale, sia per singola regione. Tali elaborazioni si inseriscono nel quadro delle statistiche sulle Amministrazioni pubbliche prodotte dall’Istat, in particolare, di quelle inerenti alla finanza locale. Le stime, disaggregate per regione, sottolinea l’Istat, rivestono carattere provvisorio in quanto elaborate sulla base dei dati di 7.584 comuni (quelli pervenuti e trasmessi all’Istat dal Ministero dell’economia e delle finanze nel mese di novembre 2021). Qui la Nota dell’Istat.  

Acquisti PA, Lazio in testa. Mepa a +33% in un anno 

È stata aggiornata al 31 marzo 2022 la mappa georeferenziata degli acquisti della PA, lo strumento interattivo messo a disposizione di amministrazioni, imprese e cittadini per consultare i principali dati sugli acquisti effettuati dalle PA sugli strumenti di e-procurement del Programma di razionalizzazione della spesa pubblica, gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e Finanze. Fra gli strumenti di e-procurement, Consip rileva che il più utilizzato è il Mercato elettronico della PA - Mepa che ha registrato nei primi tre mesi del 2022 un “erogato”, ovvero il valore degli acquisti secondo competenza economica, pari a 1,75 mld/€, con un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo del 2021. A livello territoriale, nel I trimestre 2022, il Lazio è la regione che ha fatto registrare il maggior valore degli acquisti delle PA del territorio su tutti gli strumenti di e-procurement. Qui per approfondire.  

 

Mondo MEF 

 

MEF: ISA 2022, per l’anno 2021 in decreto altre due cause di esclusione Covid 

Con il decreto 29 aprile 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 111 del 13 maggio 2022, sono state approvate le modifiche ai 175 indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), applicabili al periodo d’imposta 2021, come previsto sulla base del combinato disposto del comma 2 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017 e dell’articolo 148 del Dl n. 34/2020. In particolare, il decreto MEF aggiorna le cause d’esclusione dagli ISA 2022 e, in aggiunta rispetto a quanto già previsto dal decreto del 21 marzo scorso, esclude dall’applicazione le nuove partite IVA aperte dal 2019 e le attività maggiormente danneggiate dalla crisi da Covid-19. Resteranno quindi esclusi dagli ISA, a titolo esemplificativo, le attività di gestione di piscine, stadi, impianti sportivi polivalenti, palestre e parchi divertimento, così come discoteche, altre attività di intrattenimento e ancora quelle di trasporto con taxi o noleggio con conducente. Qui per approfondire.  

 MEF: entrate tributarie e contributive, nel I trimestre crescita di 19 miliardi (+11,9%) 

Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-marzo 2022 evidenziano nel complesso una crescita di 18.987 milioni di euro (+11,9%) rispetto all’analogo periodo del 2021. Il dato tiene conto della variazione positiva delle entrate tributarie del 15,4% (+15.471 milioni di euro) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive del 5,9% (+3.516 milioni di euro). L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive; quindi, integra il dato già diffuso con la nota del 5 maggio scorso. È quanto comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze evidenziando che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una crescita del gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+13.621 milioni di euro, +13,7%); le variazioni risultano positive anche per gli incassi da attività di accertamento e controllo (+1.501 milioni di euro, +84,2%) e per il gettito relativo alle entrate degli enti territoriali (+318 milioni di euro, +5%). Anche le entrate contributive registrano un aumento da ricondursi principalmente alla crescita delle entrate contributive del settore privato per effetto del trascinamento della ripresa economica registrata nel corso del 2021. Qui il Comunicato stampa del Mef.  

MEF: PMI, salgono a oltre 245,4 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari  

Ammonta ad oltre 245,4 miliardi il valore delle richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. È quanto emerge dalla rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Mef, Mise, Banca d’Italia, Abi, Mediocredito Centrale e Sace. In particolare, sono 2.707.509 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 17 maggio 2022 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti. Le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti Cura Italia e Liquidità sono 2.685.995 pari ad un importo di circa 243,4 miliardi di euro. Attraverso Garanzia Italia di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 35,2 miliardi di euro per un totale di 5.316 operazioni. Qui il Comunicato stampa del Mef. 

Agenzia delle Entrate-Abi: compravendite immobiliari in netta crescita nel 2021 

Nel 2021 il mercato residenziale ha registrato 748.523 transazioni. Si conferma così la tendenza positiva registrata a partire dal 2014, interrotto solo dal dato negativo registrato nel 2020 (-7,7%). L'incremento delle compravendite si è verificato in una misura molto simile in ogni area territoriale del Paese, superando ovunque il 30% rispetto al 2020 e il 20% rispetto al 2019. È quanto emerge dal Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi. In testa alla classifica per numero di transazione si posiziona la Lombardia con oltre 159.000 compravendite registrate nel corso dell'anno, ma è il Molise la Regione con il maggior incremento del numero di compravendite di abitazioni, con poco piú di 3mila scambi e una crescita dell'42,3%. Qui il Comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate.