Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

"Inizia una nuova era per l'Europa che può sfruttare al meglio la sua ripresa pandemica, perseguire la crescita sostenibile e promuovere la stabilità globale."

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante il suo intervento alla Annual Research Conference 2022.  

Il Dibattito delle Idee


Investimenti: un supporto strategico arriva dall’intelligenza artificiale 

Il sistema delle “indicazioni geografiche” istituito dall’Unione europea ha l’obiettivo di tutelare le denominazioni di alcuni prodotti autoctoni le cui unicità risultano intrinsecamente connesse all’origine geografica e alle competenze delle comunità residenti. L’attenzione al legame tra prodotti agroalimentari, qualità e territorio di provenienza è cresciuta negli ultimi anni e ha portato a questo importante risultato. Attraverso innovative tecniche di machine learning si possono prevedere le aree che entreranno in tale sistema e quindi individuare i fattori sui quali investire. Questo sistema rappresenta l’eccellenza dell’agroalimentare italiano. Sostenendo la competitività e salvaguardando l’unicità dei prodotti, il sistema si è dimostrato un valido strumento di supporto per lo sviluppo sostenibile dei territori. Oggi, gli algoritmi di machine learning applicati a dati comunali possono aiutare a individuare quali saranno le aree più orientate ad ottenere il riconoscimento e a identificare i fattori territoriali su cui investire nei prossimi anni. Qui per approfondire.  
 

Studi, ricerche e numeri


Cerved: in tema di sostenibilità l’Italia è al 15°posto in Europa su 29 Paesi 

Sostenibilità e crescita sono le due sfide che attendono l’Italia nel post-pandemia, ma secondo il Rapporto Cerved Italia Sostenibile 2022 il nostro Paese ricopre il 15°posto su 29 Paesi i Europa. Una posizione al di sotto della media, soprattutto a causa delle cattive performance economiche e sociali, mentre è al 9°posto per sostenibilità ambientale. Il ruolo delle Pmi è ancora marginale, ma il potenziale è ampio e per raggiungere gli obiettivi prefissati sarà essenziale un efficace utilizzo dei fondi del PNRR. Il nostro Paese è chiamato ad attuare riforme e investimenti non solo per accelerare la ripresa ma anche per affrontare i nodi strutturali, gli squilibri sociali e le criticità ambientali che bloccano la crescita e ne minacciano il futuro. Dalle scelte che farà l’Italia dipenderà il nostro futuro nel lungo periodo. La sostenibilità è un obiettivo centrale di questo sforzo: in quest’ottica anche le istituzioni finanziarie cominciano a considerare nelle valutazioni di credito, il rispetto delle tematiche ESG. Qui per approfondire. 

 

Istat: l’occupazione nel secondo trimestre 2022 

Nel secondo trimestre 2022 l’input di lavoro è aumentato in termini congiunturali (+1,2% rispetto al primo trimestre 2022) e su base annua (+4,9% rispetto al secondo trimestre 2021). L’occupazione, a sua volta, aumenta rispetto sia al trimestre precedente sia al secondo trimestre 2021. Le informazioni provenienti dalle diverse fonti evidenziano che su base congiunturale, la crescita dei dipendenti si osserva in termini sia di occupati sia di posizioni lavorative del settore privato extra-agricolo, nell’industria, nelle costruzioni e nei servizi.  Nel secondo trimestre 2022 le attivazioni di rapporti di lavoro alle dipendenze sono state 2 milioni 806 mila (+3,6% in tre mesi) e le cessazioni 2 milioni 647 mila (+4,6%). L’occupazione dipendente è in aumento anche su base tendenziale, in termini di occupati e di posizioni lavorative dei settori dell’industria e dei servizi. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat: su ricerca e sviluppo si rileva un deciso calo della spesa nel 2020 

Nel 2020 le imprese hanno investito in ricerca e sviluppo 25mld di euro, il 4,7% in meno dell’anno precedente. La spesa sostenuta dalle imprese diminuisce del 6,8% rispetto al 2019: tiene la grande impresa (+2,2%), in marcata flessione le PMI. In calo anche la spesa delle Università (-2,0%) mentre aumenta quella delle istituzioni private non profit (+2,2%) e resta stabile la spesa delle istituzioni pubbliche. I dati preliminari segnalano un’importante ripresa della spesa in R&S delle imprese per il 2021, il 5,2% in più rispetto al 2020, e per il 2022 (+3,9% sul 2021). Qui la Nota dell’Istat. 

 

SACE: l'export italiano volano dell’economia 

L'export italiano si conferma prezioso traino per l'economia italiana ma diventa sempre più costoso a causa delle tensioni internazionali e del rincari energetici che stanno travolgendo tutti i comparti. Alessandra Ricci, Amministratrice delegata di Sace, in occasione della presentazione dell'ultimo rapporto export, sottolinea come l'accesso agli strumenti, alle risorse e alle competenze rappresentano per l'Italia un'opportunità per affrontare le sfide globali. Nel 2022 si prevede infatti che le vendite dei prodotti italiani all'estero cresceranno del 10,3% in valore, ma solo del 2,6% in volumi. Per l'anno successivo i trend legati a valori e volumi dell'export convergeranno con una crescita rispettivamente del 5 e del 4%. Qui per un approfondimento. 

 

Eurostat: i lavoratori autonomi più a rischio povertà o esclusione sociale  

Nel 2021, quasi un quarto (23,6%) di tutti i lavoratori autonomi di età pari o superiore a 18 anni nell’UE era a rischio di povertà ed esclusione sociale. Rispetto al 2020 e guardando allo stato delle attività, questa è stata l'unica categoria che ha subito un peggioramento della situazione di povertà, passando dal 22,6% al 23,6%.  Qui la Nota di Eurostat. 
 

La Voce degli Stakeholder


Nel biennio 2022-2023 ripresa a rischio nella congiuntura di Confindustria 

Il Rapporto Regionale PMI 2022, realizzato da Confindustria e Cerved, analizza gli andamenti e le prospettive delle 160 mila società italiane che rientrano nella definizione europea di piccola e media impresa e generano un valore aggiunto complessivo pari a 204 miliardi di euro. Parliamo di società con un numero di addetti tra 10 e 249 e con un giro d’affari tra 2 e 50 milioni di euro. Lo studio tiene conto della situazione geopolitica complessa e persistente che sta portando continui rincari energetiche e delle materie prime e della delicata situazione legata a rischi climatici e ambientali. La diffusione della pandemia ha interrotto la lenta ripresa delle PMI italiane che nel 2020 hanno visto calare i loro fatturati dell’8,6%. La diversa intensità degli impatti della pandemia riflette la profonda eterogeneità del nostro tessuto produttivo e le differenti esposizioni delle economie locali. In base alle previsioni, il processo di recupero delle PMI italiane potrebbe subire un rallentamento nel prossimo biennio. Nello scenario “base”, i livelli pre-Covid saranno recuperati in tutte le aree già a partire dal 2022, nonostante una decelerazione su base annua del tasso di crescita dei ricavi (+2,4% nel 2022 e +2,0% nel 2023). Al termine del periodo di previsione, l’area che crescerà maggiormente rispetto ai livelli pre-Covid è il Mezzogiorno (+3,8%), mentre il Nord-Ovest farà registrare il rimbalzo più contenuto (+2,4%). Qui per approfondire. 

 

Confartigianato: pubblicato il 21°report ‘Imprese in trincea nella guerra dell’energia’   

Le forti turbolenze sui mercati energetici, causate dal conflitto russo-ucraino, sono al centro della 21° edizione del Report curato dall’Ufficio studi di Confartigianato. Nonostante l’intensificarsi degli impulsi recessivi, le imprese e l’economia italiana manifestano, almeno per ora, segnali di resilienza. Per combattere l’inflazione si è avviato un ciclo di politica monetaria restrittiva mentre sul fronte della politica fiscale la frenata del ciclo economico rende più tortuoso il sentiero di rientro del debito pubblico. Nonostante la guerra nel II trimestre 2022 ci sono segnali congiunturali positivi per spesa famiglie e investimenti: l’Italia è al 4° posto nel G20 per crescita facendo inoltre registrare tra i maggiori paesi Ue il migliore recupero rispetto al pre-pandemia e la miglior performance sia per produzione manifatturiera che per esportazioni. Qui per un approfondimento. 
 

Innovazione


5G Experience Awards: Italia fuori dal podio 

Sono passati quasi tre anni e mezzo dal lancio delle prime reti 5G, ma l’Italia è la grande assente nella nuova classifica di Opensignal 5G Global awards 2022 con cui vengono misurati e premiati i progressi degli operatori mobili nell’esperienza d’uso dei loro servizi di rete 5G. I parametri della 5G mobile experience considerati sono: availability (disponibilità), reach (copertura), velocità di download e velocità di upload, esperienza video e esperienza gaming. Qui per approfondire. 
 

Enti locali


Rapporto CNEL: in Italia per i servizi sociali si spende lo 0,7% del pil 

Se a Bolzano per i servizi sociali si arriva a spendere 583 euro a Vibo Valentia solo 6. Nel 2019 la spesa per i servizi sociali in Italia è stata pari allo 0,42% del PIL arrivando allo 0,7% con le compartecipazioni degli utenti e del servizio sanitario nazionale (SSN). Il dato è soltanto un terzo di quanto impegnano i bilanci di altri Paesi europei, che in media impegnano circa il 2% del Pil. Le differenze territoriali sono notevoli, la regione più performante è la Sardegna con ben 4 province nelle prime 10 posizioni: Oristano (290), Cagliari (258), Sassari (254) e il Sud Sardegna (239). La peggiore è la Calabria con tutte le province nelle ultime 5 posizioni e una spesa pro-capite che non supera i 25 euro. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto “I servizi sociali territoriali: una analisi per territorio provinciale”, redatto dall’Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali del CNEL realizzato in collaborazione con ISTAT. 
Le prime analisi relative al 2019 confermano un trend di spesa sociale positivo al netto delle compartecipazioni, pari a +0,48%, passando così da 7,472 mld di euro a 7,508 mld di euro (+35,9 milioni). Si tratta di un valore inferiore al tasso di inflazione. È una spesa peraltro che, pur crescente, resta analoga a quella reale di 10 anni prima. Le aree di intervento che assorbono la maggior parte della spesa sociale sono tre: famiglia e minori, disabili e anziani.  Qui per approfondire. 

 

Conferenza Stato-città: nuovi contributi straordinari a favore degli enti locali 

Raggiunta l’intesa su 3 schemi di decreto per contributi straordinari a favore degli enti locali, di concerto con diverse istituzioni, tra i quali il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e quello per gli Affari Regionali e le autonomie. I contributi sono finalizzati a garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas. Oltre a questo, è stato disposto anche un “Fondo” per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’Imu e della tassa sui rifiuti. Un'altra ripartizione riguarda un Fondo a favore di province e città metropolitane che hanno subito riduzioni sul gettito di altre imposte (Rc Auto e Ipt). Qui e qui per approfondire. 
 

Mondo MEF


MEF: il rapporto trimestrale sul contenzioso tributario  

Tra aprile e giugno 2022 le pendenze complessive si attestano a poco meno di 268 mila unità, con una riduzione su base annua del 10%; il dato congiunturale del trimestre precedente registra invece una lieve ripresa dell’arretrato (+2,24%). I ricorsi pervenuti nel secondo trimestre mostrano un aumento tendenziale del 39%, mentre le definizioni sono diminuite del 15%. Si consolida l’utilizzo della redazione digitale delle sentenze, che si attesta al 79% dei provvedimenti depositati. Prosegue lo smaltimento delle controversie pendenti che, alla data del 30 giugno 2022, si attestano a 267.804 fascicoli, con una diminuzione tendenziale del 10% su base annua. Qui il comunicato stampa del MEF.