Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Viviamo in una congiuntura economica difficile, ma ci sono spiragli positivi. Il PNRR rappresenta un cambio di paradigma per l’Ue, che sosterrà la crescita: l’Italia è il maggiore beneficiario e l’implementazione del piano rappresenta una sfida importante. 

Il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, durante l’evento annuale sul PNRR che si è svolto a Roma.

Il Dibattito delle Idee 

 

StatisticAll: l’ottava edizione a Treviso dal 2 al 4 dicembre 

Ha inizio oggi, 2 dicembre il Festival della Statistica e della Demografia, promosso dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), dalla Società italiana di Statistica (SIS) e dalla Società Statistica ‘Corrado Gini’. Quest’anno per la manifestazione si è scelto come tema il rapporto tra generazioni nei suoi riflessi sulla società, sul lavoro, sugli equilibri demografici, sull’economia, sulla cultura. I relatori di StatisticAll, com’è ormai tradizione, sono statistici, filosofi, sociologi, giornalisti, data scientist, comunicatori, amministratori pubblici, rappresentanti d’istituzioni. Fulcro degli incontri è, come scritto, la questione demografica. La società italiana è una delle più anziane e longeve del mondo e da ormai un ventennio registra un calo costante delle nascite. Mentre secondo le stime Onu la popolazione mondiale supera gli 8 miliardi di persone, le previsioni Istat per i prossimi 40 anni ci dicono che quella italiana di età tra i 20 e 60 anni andrà verso un ridimensionamento di circa 11 milioni. Tutto ciò provoca, e provocherà sempre più in futuro, profondi cambiamenti riguardo l’obsolescenza delle competenze e l’erosione della capacità produttiva delle persone. Qui per approfondire e accedere al programma degli incontri fruibili anche online. 

 

Studi, ricerche e numeri 

Istat: i dati del fatturato dell’industria a settembre 2022 

L’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria registra una diminuzione su base mensile. Nella media del terzo trimestre 2022, la dinamica congiunturale resta positiva sebbene in decelerazione rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto tendenziale su dati corretti per i giorni lavorativi, si osserva un marcato incremento del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente ampi per il settore energetico. La crescita in volume, relativa al solo comparto manifatturiero, risulta decisamente più contenuta. Si segnala che in occasione del presente comunicato, come da politica di revisione dell’indagine, sono pubblicate le serie storiche degli indici riviste da gennaio 2015. Qui la Nota di Istat.  

Road map: il focus di Confindustria sullo smart working 

Lo smart working sta prendendo piede nelle aziende manifatturiere. Se nel 2019 un’azienda associata in Confindustria su 10 aveva introdotto forme di smart working, nel 2020 si è toccata quota 66,8% (praticamente due imprese su tre), coinvolgendo quasi il 40% dei dipendenti. Più di un terzo del campione allora intervistato (2021) ha dichiarato che avrebbe mantenuto la modalità di lavoro agile. E le cose sono andate esattamente così, come emerge da un nuovo focus del Centro Studi di Confindustria. Oggi il 20,3% delle aziende associate a Confindustria, cioè una su cinque, ha continuato a utilizzare il lavoro da remoto, o ha dichiaro che lo farà nei prossimi mesi, in linea con le innovazioni contenute nel protocollo siglato dalle parti sociali nel dicembre 2021, e implementato da una prima operazione di semplificazione procedurale avviata dal ministero del Lavoro (invio digitale, e massivo, degli accordi individuali). Qui per un approfondimento.  

Istat: occupati e disoccupati 

A ottobre 2022 prosegue la crescita dell’occupazione registrata a settembre, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti. Rispetto a ottobre 2021, l’incremento è pari a quasi 500mila occupati ed è determinato dall’aumento dei dipendenti che ammontano a circa 18 milioni 250mila. 
Rispetto al mese precedente, a ottobre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,5%, quelli di disoccupazione e inattività scendono al 7,8% e al 34,3% rispettivamente. Qui la Nota dell’Istat.  

Centro Studi Tagliacarne: più di un’impresa manifatturiera su 5 investirà nella transizione ecologica entro il 2024 

Più di un’impresa su 5 investirà nella transizione ecologica entro il 2024. A spingere sempre di più le aziende su questa strada è la volontà di trovare risposte sostenibili ai rincari energetici per arginare le crescenti difficoltà. Nel contesto attuale investire in sostenibilità permetterebbe alle aziende di recuperare una buona parte del terreno perso perché le scelte ecologiche si traducono in un aumento della produttività pari almeno all’8%. Un incremento che arriva al 17% quando alla transizione ecologica si affiancano anche investimenti in digitale e risorse umane. Qui per saperne di più.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Il trend del mercato del credito nel report di Confartigianato  

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato che ha presentato il Report “Credito alle imprese, fiducia nel Paese” a novembre 2022 le micro e piccole imprese manifatturiere registrano un indice di incertezza di 8,7 punti superiore al livello di febbraio di quest’anno, e ben 11,7 punti superiore alla media.  Il report esamina i fattori che influiscono sulla domanda di prestiti, tra la ripresa del 2022 e la crisi energetica che ha raggiunto il suo apice nella scorsa estate, con un pesante ribaltamento sui prezzi al consumo, che segnano tassi di crescita senza precedenti nella storia dell’euro. Ad ottobre 2022 l’inflazione dell’Eurozona supera la barriera della doppia cifra, pari al 10,6% (era 9,9% a settembre), con l’Italia che registra un tasso superiore di 2 punti percentuali e pari al 12,6% (era 9,4% a settembre) e la Germania a 11,6% (già a settembre arrivava al 10,9%) mentre il tasso si ferma al 7,1% in Francia (era 6,2% a settembre). Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Anitec-Assinform: il 2022 lascia un segno importante sul mercato digitale 

Il mercato del digitale si conferma anche nel 2022 un segmento dell’economia italiana molto dinamico. Il comparto chiuderà l’anno ancora in crescita (+2,1%) e l’attuale scenario competitivo, normativo e politico potrebbe dare vita a un nuovo ciclo positivo per il settore. È quanto emerge dalla pubblicazione Anitec-Assinform sull’andamento del digitale in Italia, condotta in collaborazione con NetConsulting cube. Nei primi sei mesi del 2022, il mercato digitale ha fatto registrare un valore di 37.163 milioni di euro, con una crescita del 3% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Ad avere la crescita percentuale più sostenuta sono stati i settori dei Servizi ICT (+7,2%), spinti soprattutto dal mercato Cloud (+25,5%), e dei Contenuti e pubblicità digitale (+7,1%). Le dinamiche economiche generali della seconda metà del 2022, influenzate da una flessione dei consumi delle famiglie e da un rallentamento del PIL, porteranno il mercato digitale a crescere a fine anno del 2,1%, per un valore complessivo di 76.836 milioni di euro. Qui per un approfondimento. 

La trasformazione digitale racchiude un potenziale di crescita di quasi 46 miliardi di euro 

L’automazione dei processi rappresenta un fattore strategico in un’ottica di sviluppo e di produttività nel mondo delle PMI. Secondo una nuova ricerca pubblicata da Ricoh Europe, una diffusione più ampia della digital transformation potrebbe far aumentare il PIL italiano del 2,5% nei prossimi cinque anni, innescando quindi una crescita pari a 45,9 miliardi di euro. Lo studio è stato condotto su un campione di 1.000 lavoratori e 250 responsabili decisionali in tutta Italia. I business leader riconoscono che processi lenti e manuali rallentano la produttività e generano un impatto negativo sul morale dei dipendenti. Il 78% dei manager coinvolti sta quindi automatizzando i workflow nell’ambito delle strategie per la trasformazione digitale. Qui per approfondire.  

 

Gender equity  

 

Forum nazionale di Terziario Donna: le imprenditrici orientate al futuro chiedono pari opportunità 

Si è svolto nei giorni scorsi il Forum nazionale di Terziario Donna “Donne, imprese, futuro. Un patto fra generi e generazioni”. Le imprenditrici di Confcommercio hanno fatto il punto su PNRR e manovra economica, gender gap e demografia, cultura di impresa e finanziamenti, tematiche molto complesse soprattutto se parliamo del modo dell’imprenditoria femminile. Tutte diverse sfaccettature di uno scenario che richiede interventi mirati per rimuovere gli ostacoli che le donne incontrano nella loro vita sociale, professionale e familiare. Nel corso del convegno sono stati presentati i dati sull’universo rappresentato dalle imprese femminili elaborati da Terziario Donna in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”.  È stato anche illustrato un “identikit” della oltre 13.000 donne che nel 2022 hanno fatto richiesta dei Fondi per l’imprenditoria femminile Qui per approfondire.

 

Mondo MEF 

 

Prevenzione dell’usura: dal MEF oltre 33 milioni di euro in garanzie statali 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha messo a disposizione 33,68 milioni di euro da erogare attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura - istituito presso il Dipartimento del Tesoro dalla legge 108 del 1996 e operativo dal 1998 - con cui vengono concesse, attraverso Confidi, Associazioni e Fondazioni, garanzie statali per facilitare l’accesso al credito a imprese e cittadini a rischio usura. Il Fondo come ogni anno viene rifinanziato con i proventi delle sanzioni amministrative per le violazioni della normativa antiriciclaggio e valutaria. Le risorse andranno a famiglie e imprese grazie al supporto di Confidi, Consorzi e Associazioni e Fondazioni impegnate nella lotta all’usura. Qui per approfondire.  

Mef: migliora il fabbisogno finanziario a novembre migliora di 8,4 miliardi  

Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che nel mese di novembre 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 1,4 miliardi, in miglioramento di circa 8,4 miliardi rispetto al corrispondente valore di novembre 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di circa 9,7 miliardi. Il fabbisogno del periodo da gennaio a novembre dell’anno in corso è invece pari a circa 63,5 miliardi, in miglioramento di circa 39,5 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno (circa 103 miliardi). Continua inoltre la crescita degli incassi fiscali, conseguenza della dinamica positiva dei contributi e dell’IVA. Qui per approfondire.