Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

È la determinazione che dimostra anche la possibilità di non seguire la deriva della riduzione dei servizi ai cittadini ma, al contrario, di comprendere come la permanenza di questi servizi offre possibilità di ulteriore crescita sociale ed economica al nostro Paese.  

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla presentazione del progetto Polis di Poste Italiane. 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Dipartimenti di eccellenza: la seconda edizione dell’iniziativa del MIUR  

I Dipartimenti di eccellenza rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla legge di bilancio 2017 con l'obiettivo di individuare e finanziare, ogni 5 anni e nell'ambito delle 14 aree aree scientifico-disciplinari del Consiglio universitario nazionale, i migliori 180 Dipartimenti delle Università statali. Si tratta di Dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo, ai quali è destinato un budget annuale di 271 milioni di euro. Recentemente si è conclusa le seconda tornata di assegnazione dei finanziamenti. L’iniziativa rappresenta una significativa innovazione rispetto ad altri finanziamenti ministeriali, che in massima parte affluiscono agli atenei, mentre nel caso di questo programma i destinatari delle risorse sono i dipartimenti stessi. Qui e qui per approfondire.

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: le stime del quarto trimestre 2022 sul Pil 

L’economia italiana registra, dopo sette trimestri consecutivi di crescita, una lieve flessione congiunturale, mentre dal lato tendenziale continua, a ritmi meno sostenuti rispetto ai trimestri precedenti, il suo sviluppo. La stima preliminare provvisoria, riflette dal lato dell’offerta una contrazione dei settori dell’agricoltura e dell’industria, e una lieve crescita nel comparto dei servizi. Nel corso del 2022 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 3,9% rispetto al 2021. Al quarto trimestre 2022, la variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,4%. Qui la Nota dell’Istat.  

Unioncamere: nel 2022 48mila imprese in più 

Dopo più di due anni dall’inizio della pandemia, lo shock sulla natalità e mortalità delle imprese sembra essersi assorbito. Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale. Queste le principali evidenze sull’andamento della demografia delle imprese nel 2022 che emergono dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio. Qui per approfondire.  

Occupazione: nel 2022 sono stati creati 412mila posti di lavoro a tempo indeterminato  

Il 2022 si chiude con un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni (382mila unità), sebbene inferiore a quello del 2021 (602mila). Lo rileva la nota congiunta di gennaio sul mercato del lavoro, a cura di Ministero del lavoro, Banca d’Italia e Anpal. Il risultato può essere considerato soddisfacente, se confrontato con il dato del 2019 (308mila), prima cioè dell’emergenza sanitaria. La nota viene redatta sulla base delle comunicazioni obbligatorie e delle dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro. Qui per approfondire.  

Istat: L'inflazione scende dall'11,6 al 10,1%. Nel paniere massaggi e riparazioni  

La corsa dei prezzi a gennaio rallenta. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'inflazione registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua dal +11,6% del mese scorso. Livello che non si registrava da settembre 1984. La flessione si deve soprattutto all'inversione di tendenza su base annua dei prezzi dei beni energetici regolamentati, alle tariffe (da +70,2% a -10,9%) e al rallentamento degli energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%) degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%). Frena anche la corsa del «carrello della spesa», con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano un calo su base tendenziale da +12,6% a +12,2%. AI contrario, aumenta quella dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto da +8,5% a +9,0%. Il fatto che l'inflazione annuale sia in calo non significa che i prezzi stanno scendendo ma solo che l'aumento su base annua è meno intenso. Qui la Nota dell’Istat.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Le sfide del 2023, tra crisi energetica e guerra nel cuore d’Europa: il Report di Confartigianato 

Continua la ripresa dell’economia grazie in particolare al settore driver delle Costruzioni le cui imprese sono per il 6,4% femminili. Un contributo importante arriva anche dalla ripresa del turismo che mostra una crescita delle presenze trainata da quelle degli stranieri impattando positivamente soprattutto sulle imprese di Alloggio e ristorazione che contano 135.062 imprese femminili. Lo scenario economico continua a risentire però del clima di incertezza collegato all’invasione dell’Ucraina e della conseguente amplificazione della crisi energetica. Qui un approfondimento.  

Confcommercio: i dati sull’inflazione meglio del previsto 

L’anno si apre con una crescita dei prezzi inferiore alle attese (0,2% contro la nostra stima di +0,6%), grazie a una forte riduzione dei prezzi dei beni energetici regolamentati, e con un tendenziale che risulta compresso a poco più del 10%. Nel confronto internazionale, l’indice armonizzato scende in Italia dell’1,3% e ciò conferma la presenza di un sistema produttivo-distributivo, ben funzionante: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio alle stime dell’inflazione a gennaio diffuse dall’Istat. Non mancano, però, fattori che inducono ancora alla massima cautela. Infatti - prosegue la Nota dell’Ufficio Studi - la core inflation è in crescita di mezzo punto percentuale e raggiunge il 6% su base annua. Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Data sharing nella PA: come trarre valore dalla condivisione dei dati 

La condivisione dei dati all’interno della PA può creare grandi vantaggi al settore pubblico in termini di engagement dei cittadini, di miglioramento della sostenibilità dei processi e di resilienza contro gli attacchi informatici. Ma per arrivare a questi risultati è necessario implementare 4 azioni chiave. E’ quanto emerge dal report “Connecting the dots: data sharing in the public sector”, realizzato dal Capgemini Research Institute. Il Report rileva che soltanto il 27% delle organizzazioni del settore pubblico in Italia ha avviato iniziative di collaborazione in questo campo, contro l’80% a livello globale.  Qui e qui per un approfondimento. 

Il 2022 per l’Articial Intelligence è stato un anno da record 

Nonostante il difficile contesto internazionale, per il comparto dell’Intelligenza Artificiale (AI) il 2022 è stato un anno da record. In Italia, il mercato dell’AI nel 2022 ha raggiunto 500 milioni di euro, con una crescita di ben il 32% in un solo anno, di cui il 73% commissionato da imprese italiane (365 milioni di euro) e il 27% rappresentato da export di progetti (135 milioni di euro). Lo rileva l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.  Qui per approfondire.

 

Gender equity  

 

Donne Impresa: la Convention al femminile di Confartigianato 

“Serve una svolta nelle politiche per il lavoro femminile. Basta con gli interventi-spot: il futuro del nostro Paese dipende anche da quanto e come investiremo, con misure strutturali e stabili, per favorire la piena e duratura partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Così la Presidente di Donne Impresa Confartigianato, Daniela Biolatto, alla Convention 2023 dal titolo ‘Femminile, impresa di valore’. La Convention di Donne Impresa ha messo a confronto le esponenti di tutti i gruppi politici in Parlamento sulle proposte che la Presidente ha illustrato chiedendo impegni concreti. Le imprenditrici, e in generale le donne italiane, troppo spesso devono fare i conti con la carenza di politiche a favore dell’occupazione femminile e con un welfare che non aiuta a conciliare lavoro e vita privata. Qui per approfondire.

 

Enti locali 

 

PNRR: i Comuni e Città Metropolitane riceveranno il supporto delle Ragionerie territoriali dello Stato 

Adempimenti in tema di monitoraggio, controllo e rendicontazione ai fini del corretto raggiungimento di Milestone e Target nelle tempistiche previste dal PNRR: saranno questi i punti sui quali le Ragionerie territoriali supporteranno i Comuni e le Città metropolitane in seguito ad un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno. Qui per approfondire.  

 

Mondo MEF 

 

Indici sintetici di affidabilità fiscale, pubblicati i dati rilevanti per il 2023  

Con il provvedimento del 30 gennaio 2023, l 'Agenzia delle Entrate ha approvato i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) per il periodo di imposta 2023, definendo inoltre il programma delle elaborazioni degli indicatori applicabili sempre a partire dall'annualità 2023. Con lo stesso provvedimento vengono individuate anche le modalità di acquisizione degli ulteriori dati (cosiddette «variabili precalcolate») necessari per l'applicazione degli Isa di cui al periodo d'imposta 2022. Rispetto allo scorso anno mancano all'appello i modelli Isa da allegare alla dichiarazione dei redditi (periodo d'imposta 2022). L'articolo del decreto legge n. 73/2022 ha disposto un mese in più (28 febbraio) per la pubblicazione dei modelli il cui termine di scadenza precedentemente era fissato al 31 gennaio dell'anno successivo a quello cui si riferisce la dichiarazione. Qui per approfondire.  

Mef, a gennaio 2023 fabbisogno di 7 miliardi 

Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che la stima del fabbisogno del settore statale nel mese di gennaio 2023 è pari a 7 miliardi di euro. Nel confronto con il corrispondente mese del 2022, che si era chiuso con un fabbisogno di 902 milioni, i pagamenti hanno fatto registrare un significativo aumento, ascrivibile ai maggiori esborsi delle Amministrazioni territoriali e all’aumento della spesa previdenziale, dovuto all’erogazione dell’assegno unico e alla rivalutazione delle pensioni. L’aumento è stato parzialmente compensato da minori versamenti al bilancio comunitario. Qui il Comunicato Stampa del Mef.