Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

A fronte delle sfide molto impegnative che si presentano davanti a noi la tutela e la valorizzazione del risparmio assumono un significato particolare

Dal messaggio del Presidente Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio. 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: la stima preliminare del Pil nel terzo trimestre del 2022 

L’economia italiana fa registrare una crescita dello 0,5% in termini congiunturali e del 2,6% in termini tendenziali nel terzo trimestre del 2022. La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,9%. 
Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Eurostat: le entrate fiscali e contributive dell'UE in aumento nel 2021 

Nel 2021, le entrate derivanti da tasse e contributi sociali nell'UE sono aumentate di 520 miliardi di euro rispetto al 2020, attestandosi a 6.058 miliardi di euro. Queste informazioni provengono dai dati sulla tassazione pubblicati da Eurostat. Il rapporto fiscale/PIL complessivo, ovvero la somma delle tasse e dei contributi sociali netti in percentuale del prodotto interno lordo (PIL), si è attestato al 41,7% nell'UE nel 2021, in aumento rispetto al 2020 (41,1%). Qui per approfondire. 

 

Istat: i conti economici delle imprese e dei gruppi di impresa 

L’anno di riferimento è il 2020: nel primo anno di pandemia crolla il valore aggiunto delle imprese dell’industria e dei servizi. Nel 2020 le imprese industriali e dei servizi sono 4,3 milioni (+1,1%) e generano un valore aggiunto di 739 miliardi, in diminuzione del 10,5% sul 2019 (-12,4% nei servizi, -8,8% nell’industria in senso stretto e -3,4% nelle costruzioni). Il margine operativo lordo segna un calo del 13,0%, il fatturato dell’11,3%, il costo del lavoro dell’8,3%. Le imprese organizzate in gruppi, che generano il 57,3% del valore aggiunto e il 63,0% del fatturato totale, registrano una riduzione del valore aggiunto inferiore alla media (- 9,5%). Qui la Nota dell’Istat.  
 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confartigianato: l’edilizia italiana leader in Europa per la ripresa 

Nel corso della ripresa post-pandemica l’edilizia in Italia ha fatto da traino all’economia come viene rilevato nel report dell’Ufficio Studi ‘Edilizia che sarà presentato il prossimo 5 novembre. Nel report si evidenzia che nel secondo trimestre del 2022 gli investimenti in costruzioni trainano la crescita di quelli totali su base annua ed ancor di più sul pre-crisi. In un anno crescono del 13,7%, combinazione del +13,9% delle abitazioni e del +13,5% di fabbricati non residenziali e altre opere, a fronte del +10,8% del totale degli investimenti di cui rappresentano il 59,1% dell’aumento in termini assoluti; l’Italia quindi primeggia superando il +4,4% della Spagna, il +2,2% dell’Unione europea, il +0,3% della Francia e soprattutto il calo del 4,1% della Germania. Rispetto al quarto trimestre 2019, precedente allo scoppio della pandemia, l’aumento in Italia sale al +26,4%, con le abitazioni a +30,1% e le altre opere a +22,8%. Qui per approfondire.  

 

Sostenibilità e piccole imprese: il report di CNA 

Il rapporto di ricerca elaborato da CNA si basa sui risultati di un’indagine condotta presso le aziende del “Sistema CNA” nel mese di settembre 2022. Sono stati coinvolti diversi settori d’impresa con una partecipazione di più di mille imprese alle prese con la crisi energetica che non consente di formulare previsioni sull’andamento economico. In questo contesto la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale rappresentano un percorso “inevitabile ed auspicabile” non solo per assicurare la salubrità del pianeta ma anche per governare le attuali criticità. Queste le premesse cha hanno portato CNA a realizzare un’indagine sulla sostenibilità rivolta a una platea di più di più di mille imprese. I risultati ottenuti presentano un quadro complessivo in via di definizione come tipicamente accade per i fenomeni in fase evolutiva. Qui per approfondire 

 

Confcommercio e Nomisma: in Europa le imprese italiane pagano il conto più alto a causa del caro energia 

Il confronto con gli altri paesi europei è stato oggetto di uno studio comparativo realizzato dalla collaborazione tra Confcommercio e Nomisma Energia. Secondo l’analisi comparativa confrontando la spesa teorica annuale delle bollette elettriche del mercato libero delle imprese del commercio, del turismo e della ristorazione italiane con quelle pagate dalle medesime tipologie di imprese in Francia e Spagna, emerge che l’Italia, che aveva già il triste primato di avere i prezzi di elettricità e gas più alti d’Europa, con l’ultima crisi vede ribadita questa debolezza e per molti aspetti peggiorata. In estrema sintesi i risultati sono i seguenti: spesa elettrica più alta del 27% rispetto alla Spagna e del 70% rispetto alla Francia. Qui per approfondire.

 

Innovazione  

 

Green economy: servono skill mirate, la tecnologia non basta 

Per affrontare i cambiamenti climatici la tecnologia da sola non basta più, ma servono professionisti specializzati, in grado di dare una svolta alle aziende che stanno affrontando gli obiettivi di sostenibilità. Lo sostiene il presidente di Microsoft commentando il report effettuato dalla società Boston Consulting Group, secondo cui il 68% delle imprese rischia di fallire gli obiettivi di sostenibilità a causa della carenza di personale qualificato. E’ necessario prevedere percorsi formativi altamente specializzati per affrotnare le sfide del climate change. Qui per approfondire.  

 

Il mercato del cloud in Italia in continua crescita

Nel 2022 il mercato cloud tricolore continua a crescere, nonostante il fattore geopolitico che crea instabilità e la conseguente crisi energetica che gonfia l’inflazione. Secondo l’indagine degli Osservatori Cloud Transformation, giunto alla dodicesima edizione e promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano, il mercato cloud in Italia, infatti, vale 4,56 miliardi di euro. Il mercato cloud in Italia sfiora i 4,6 miliardi di euro nel 2022 e cresce a doppia cifra. Secondo gli Osservatori Cloud Transformation del Politecnico di Milano, oltre metà delle PMI utilizza almeno un servizio sulla nuvola. Cresce al ritmo del +18% rispetto al 2021. La crescita organica è +15%, in continuità con gli anni scorsi, mentre +3% è da attribuire all’impatto delle stime di rialzo. Qui per approfondire.  

 

Gender equity  

 

Gender equality index 2022: i progressi proseguono a rilento 

L’Indice sull’uguaglianza di genere 2022 (Gender Equality Index 2022), recentemente pubblicato dall’European Institute for Gender Equality (Eige) e aggiornato per monitorare lo stato dell’uguaglianza di genere in Europa, evidenzia gli effetti negativi che la pandemia ha generato sulla condizione delle donne. Il COVID-19 ha creato, inoltre, una pressione senza precedenti sul settore sanitario, e la parità di genere si è ridotta anche nello stato di salute e nell’accesso ai servizi sanitari. Ma non solo. Per la prima volta dalla sua istituzione, l’indice sull’uguaglianza di genere ha registrato una diminuzione dei punteggi in diversi settori: la partecipazione al mercato del lavoro, per esempio, indica che è sempre più probabile che le donne trascorrano meno anni di vita nel mondo del lavoro, il che ostacola le prospettive di carriera e pensionistiche. Inoltre, nel 2020 un numero inferiore di donne rispetto agli uomini ha partecipato ad attività di istruzione formale e informale. L’indice sull’uguaglianza di genere 2022 si concentra per la prima volta principalmente sui dati del primo anno di pandemia 2020: i punteggi presentano forti segnali di allarme in un contesto di perdurante incertezza e turbolenze. L’Italia non si distacca da questo quadro complessivo. Con un punteggio di 65 punti su 100, il nostro paese si colloca al quattordicesimo posto nell’Unione europea, con 3,6 punti in meno rispetto alla media dell’Ue. Qui e qui per approfondire.

 

Enti locali 

 

Il Fondo di solidarietà comunale a supporto dei servizi sociali, asili nido e trasporto alunni con disabilità 

Con le leggi di bilancio del 2021 e del 2022 sono state stanziate risorse aggiuntive sul Fondo di Solidarietà Comunale finalizzate al miglioramento di alcuni servizi di particolare importanza: i servizi sociali, gli asili nido e il trasporto degli studenti con disabilità. A queste risorse sono associati dei livelli obiettivo da raggiungere nell’offerta dei servizi, ovvero i Livelli Essenziali delle Prestazioni - LEP e gli obiettivi di servizio, e un meccanismo di monitoraggio dei risultati e di rendicontazione delle risorse. La gestione della piattaforma digitale per il monitoraggio e la rendicontazione di tali risorse è affidata a Sose S.p.A. Sul sito del Ministero dell’Interno è stato pubblicato un comunicato per fornire agli enti interessati un quadro di insieme, organicamente strutturato per servizio, delle risorse disponibili e delle relative modalità di impiego, monitoraggio e rendicontazione. Qui per approfondire.  

 

Mondo MEF 

 

MEF: migliora il fabbisogno del settore statale 

Nel mese di ottobre 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 7.250 milioni, in lieve miglioramento rispetto al corrispondente valore di ottobre 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di 7.506 milioni. Il fabbisogno dei primi dieci mesi dell’anno in corso è pari a circa 56.500 milioni, in miglioramento di circa 36.800 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno (93.299 milioni). Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di settembre 2022. Qui il Comunicato stampa del MEF.