Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Dobbiamo affrontare i temi della rivoluzione tecnologica, i cambiamenti profondi che vi sono in economia; siamo convinti che tutto questo rafforzerà la nostra presenza nell’Unione e le prospettive delle nuove generazioni.  

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della visita istituzionale in Francia. 

 

 Il Dibattito delle Idee 

 

Educhiamo i giovani a gestire bene denaro e ambiente 

Quale è l’attitudine verso il denaro e la sensibilità ambientale da parte delle generazioni più giovani?  Al giorno d’oggi, il tema risulta cruciale ed è sempre più al centro dell’agenda politica, perché l’educazione alla sostenibilità deve includere anche un’attenzione specifica all’educazione economico-finanziaria. Al riguardo, uno studio sostiene che l’educazione economico-finanziaria potrebbe allora diventare uno strumento di educazione alla sostenibilità. Qui per approfondire. 

 

 Studi, ricerche e numeri 

 

Economia globale: presentato il XXV Rapporto Intesa san Paolo e Centro Einaudi 

Equilibri e rapporti di forza economica e politica sono stati profondamente trasformati dalla pandemia e il XXV Rapporto targato Intesa San Paolo e Centro Einaudi delinea le tendenze economiche post pandemia. Il Rapporto, presentato a Torino giovedì 8 luglio, analizza quanto accaduto nei mesi passati con l’obiettivo di cogliere le tendenze future e indagare le nuove opportunità.  Qui per approfondire. 

 

Eurostat: le esportazioni extra-UE sostengono 37 milioni di posti di lavoro nell'UE  

L’Eurostat stima che nel 2019, l'occupazione di 37 milioni di persone è stata sostenuta dalle esportazioni verso i paesi terzi. In percentuale dell'occupazione totale, l'occupazione in ciascuno degli Stati membri dell'UE che è stata sostenuta dalle esportazioni verso paesi terzi variava da circa una persona su otto occupata in Grecia (12,2 %) e Portogallo (12,5%) a quasi tre persone su otto. su dieci in Lussemburgo (29,1 %) e in Irlanda (29,4 %). L’istituto di statistica europeo, spiega che in termini relativi, questa occupazione sostenuta dalle esportazioni rappresentava, nel 2019, il 17,9 % dell'occupazione totale (209 milioni), equivalente a poco più di una persona su sei occupata nell'UE. Qui la sezione comunicati dell’Eurostat. 

 

UE, nell'anno del Covid il reddito da lavoro cala del 7% e in Italia aumenta il rischio povertà 

La pandemia nel 2000 ha portato in Europa ad una riduzione del reddito medio da lavoro del 7% rispetto al 2019. È quanto emerge nei dati diffusi da Eurostat, evidenziando che il reddito medio familiare disponibile e il tasso di rischio di povertà sono rimasti stabili a livello europeo, pur con tendenze diverse tra i Paesi. E tra i 27 Paesi dell'Unione è l'Italia ad avere registrato proprio l'incremento maggiore del tasso di rischio povertà. Le perdite che riguardano il reddito da lavoro, spiega la nota dell'Eurostat, sono in gran parte dovute all'aumento senza precedenti del numero di lavoratori assenti dal lavoro o a orari ridotti. Qui la sezione comunicati dell’Eurostat. 

 

Ihs Markit Italia, il Pmi dei servizi sale ancora a giugno 

L'indice Markit Pmi dei servizi in Italia sale a 56,7 punti a giugno dai 53,1 di maggio, registrando il secondo incremento mensile consecutivo dell'attività terziaria. L'attività economica è aumentata al tasso più rapido da gennaio 2018. L'Indice composito della Produzione ha registrato a giugno 58.3, segnando un aumento rispetto a 55.7 di maggio e segnalando il più rapido rialzo della produzione del settore privato italiano da gennaio 2018. Qui per approfondire. 

 

Prometeia: PIL Italia, crescita più sostenuta delle attese, +5,3% nel 2021 

La crescita del Pil italiano quest'anno raggiungerà il +5,3%, dato rivisto al rialzo rispetto al +4,7% delle previsioni di marzo e nettamente al di sopra del tasso di crescita atteso per l'eurozona nel suo complesso che è del 4,3%. È quanto prevedono gli esperti di Prometeia secondo cui si apre un periodo con grandi potenzialità per l'Italia: “dopo il recupero dei livelli pre-crisi, l’anno prossimo l’economia potrebbe tornare a crescere nei due anni successivi in media a oltre il 2% l’anno, ritmi doppi a quelli prevalenti nei 10 anni precedenti». In prospettiva, sostiene Prometeia, a dare la spinta decisiva al paese, saranno i 205 miliardi del Pnrr a cui vanno aggiunti i 30 del fondo complementare. “Una manovra rilevante, soprattutto per la durata del piano e per la tipologia della spesa che coinvolge, destinata per oltre l’80% a investimenti pubblici e al sostegno degli investimenti privati”, sostiene il rapporto. Qui per un approfondimento. 

 

Ihs Markit: continua a giugno la ripresa del settore edile italiano 

Secondo gli ultimi dati PMI comunicati da IHS Markit, alla fine del secondo trimestre il settore edile italiano è rimasto sulla via della ripresa, raggiungendo a giugno quota 57,9 punti, il valore più alto mai osservato dal secondo trimestre del 2001. L’attività totale è aumentata a causa della crescita quasi record dei nuovi ordini. Le aziende edili, nel corso del mese di giugno, infatti, hanno di conseguenza assunto personale aggiuntivo. A causa della diffusa carenza di materiale edile, le interruzioni sulla fornitura sono di nuovo peggiorate e di conseguenza le pressioni inflazionistiche. Qui per un approfondimento. 

 

Eurostat: commercio al dettaglio in aumento del 4,6% sia nell'area dell'euro che nell'UE 

A maggio 2021, secondo l'Eurostat, le vendite sono salite del 4,6% su base mensile dopo il -3,9% di aprile (dato rivisto da -3,1%). Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano un aumento del 4,4%. Su base annua, le vendite registrano un incremento del 9% dopo il +23,3% del mese precedente (rivisto da +23,9%), inferiore al consensus (+8,2%). Le vendite nell'Europa dei 27 sono cresciute del 4,6% su base mensile, mentre su base annua hanno segnato un +9,2%. Qui la sezione Comunicati di Eurostat. 

 

Ocse: allarme su disoccupazione giovanile Italia 

In Italia "il tasso di disoccupazione giovanile è salito ulteriormente da un livello già molto alto di 28,7%, raggiungendo il 33,8% nel gennaio 2021". Lo afferma l’Ocse, nel report sulle prospettive occupazionali. L’Ocse evidenzia che l’Italia è uno dei pochi paesi in cui il tasso di disoccupazione giovanile è rimasto vicino al suo livello massimo per tutta la primavera del 2021. A livello Ocse, invece, il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dall'11,4% fino ad un picco del 19%, per poi scendere al 15% ad aprile 2021. In Italia, sostiene l’Ocse, il tasso di occupazione ritornerà ai livelli antecedenti la crisi legata al coronavirus solo nel terzo quadrimestre del 2022. Qui la Nota dell’Ocse. 

 

UE: Pil Italia, +5% nel 2021 e +4,2% nel 2022 

La Commissione Ue ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell'Italia: il Pil nel 2021 sale a +5% e nel 2022 al 4,2%. Ciò è dovuto, secondo la UE, alla consistente risposta dell'attività economica, più forte del previsto, dopo l'allentamento delle restrizioni e della mobilità. In primavera la Commissione aveva previsto per l'Italia una crescita di +4,2% nel 2021 e +4,4% nel 2022. "Il miglioramento della situazione sanitaria pone le basi per un'espansione solida e sostenuta e gli investimenti pubblici e privati, incentivati dalla diminuzione dell'incertezza delle imprese circa le prospettive della domanda e dall'attuazione del Pnrr, sono destinati a rimanere il principale motore di crescita", scrive la Commissione Ue nelle previsioni sul Pil dell'Italia. Qui per approfondire. 

 

Istat, a maggio vendite dettaglio +0,2% mese, +13,3% anno 

A maggio 2021, l'Istat stima una crescita rispetto al mese precedente, per le vendite al dettaglio (+0,2% in valore e +0,4% in volume), precisando che su base annua le vendite al dettaglio aumentano del 13,3% in valore e del 14,1% in volume, grazie alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28,0% in volume). Le vendite dei beni alimentari risultano, invece, in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume). Tra i beni non alimentari gli aumenti maggiori riguardano abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%), mentre tra i canali distributivi, si segnalano in crescita la grande distribuzione (+8,3%), le imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e il commercio elettronico (+7,2%). Qui la Nota dell’Istat. 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confartigianato: congiuntura ancora debole per 859 mila MPI di manifattura e costruzioni  

Gli ultimi segnali congiunturali evidenziano condizioni di debolezza della ripresa per 859 mila micro e piccole imprese della manifattura e delle costruzioni, che danno lavoro a 3,1 milioni di addetti pari al 28,2% dell’occupazione del totale delle imprese. Lo comunica il Centro Studi di Confartigianato, che ha elaborato i recenti dati pubblicati dall’Istat. Per il comparto manifatturiero a dicembre 2020 l’export scende del 3,8% rispetto a novembre mentre la produzione manifatturiera ristagna (-0,2%). Si evidenziano anche spunti positivi del fatturato (+0,5% rispetto a novembre) e degli ordinativi (in aumento dell’1,7% rispetto a novembre). Qui la Nota del Centro Studi di Confartigianato. 

 

Confartigianato: il made in Italy risale a +3,6% rispetto pre Covid-19 

Il focus sul quale si è concentrato il Centro Studi di Confartiginato è su export food e bevande. I segnali congiunturali sono positivi, in un contesto caratterizzato dal miglioramento delle condizioni sanitarie, grazie anche alla camapgna vaccinale. 

Gli investimenti e il comparto delle costruzioni trainano la ripresa mentre il dinamismo della produzione manifatturiera sostiene le esportazioni che, nei primi quattro mesi del 2021, risultano superiore del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno precedente allo scoppio del Covid-19. Qui per un approfondimento. 

 

Innovazione  

 

Pmi alla prova del Covid, come innovare i business model col digitale 

Le piccole e medie imprese (PMI) hanno da sempre dimostrato una grande flessibilità e capacità di adattamento rispetto ai cambiamenti dello scenario competitivo, in grado di sostenere la propria vivibilità nei mercati del made in Italy. Ma è stato proprio durante la pandemia, che ha compresso le catene di fornitura e l’organizzazione della produzione, ma soprattutto dal punto di vista dei rapporti con clienti, vicini e lontani, che le Pmi hanno dato particolare attenzione alle potenzialità di connessione delle tecnologie digitali, in grado di sostenere nuovi modi di lavorare e di vendere. Qui per approfondire. 

 

Enti locali 

 

Il reddito? Si capisce dal Cap 

Per la prima volta, sono stati pubblicati i dati sui redditi delle città, corrispondenti ai vari codici di avviamento postale. Le informazioni si riferiscono ai soli redditi assoggettati a Irpef percepiti nel 2019 e dichiarati nel 2020 (sono quindi esclusi quelli tassati con imposte sostitutive). Questi dati, suddivisi in base ai diversi quartieri, hanno permesso di monitorare l’andamento delle disparità. È emerso che più il centro abitato è grande, più aumentano le disparità. I risultati sono interessanti e possono aiutare le amministrazioni a monitorare l’andamento delle disuguaglianze territoriali. Qui l’approfondimento de La Voce.

 

Enti Locali: il 62,8% dell’imposta di soggiorno va al Nord 

Il Centro Studi Enti Locali, attraverso i dati comunicati nel Rapporto 2019 dell’Osservatorio sulla fiscalità Locale di Federalberghi, ha pubblicato un dossier su una delle imposte locali meno conosciute: l’imposta di soggiorno. Tale dossier, nasce dall’esigenza di capire come quest’imposta è presente sul territorio, come si applica e chi è tenuto al suo pagamento. Dall’analisi, emerge che tra i 1.041 comuni che la applicano, la regina di incassi risulta essere la cittadina di Corvara in Badia, con un gettito pro capite di 982 euro, ma, soprattutto, che il 62,8% delle entrate complessive generate dall’imposta di soggiorno a livello nazionale, è stato destinato alle Regioni del Nord. Qui per un approfondimento. 

 

Mondo MEF 

 

MEF: entrate tributarie, nei primi cinque mesi dell’anno gettito pari 169,6 miliardi 

Il Mef annuncia che nel periodo gennaio-maggio 2021, le entrate tributarie ammontano a 169.667 milioni di euro, segnando un incremento di 19.936 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,3%). Il Mef precisa che il confronto tra i primi cinque mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità dovuto alle conseguenti misure economiche adottate per effetto del lockdown. Nello stesso periodo le imposte indirette sono salite a 78.895 milioni di euro, in aumento di 13.262 milioni di euro (+20,2%), per effetto prevalentemente del gettito Iva (+10.709 milioni di euro +26,6%) e, in particolare, dell'Iva sugli scambi interni (+9.583 milioni di euro). Qui il Comunicato Stampa del Mef. 

 

MEF-CDP, operativo Patrimonio Rilancio 

Il Mef comunica che è operativo Patrimonio Rilancio, lo strumento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestito da Cassa Depositi e Prestiti, volto a sostenere le società per azioni italiane, anche non quotate, con fatturato superiore a 50 milioni di euro. Patrimonio Rilancio, spiega nella nota il Mef, ha l’obiettivo di supportare la patrimonializzazione delle imprese medio-grandi colpite dall’emergenza Covid-19 e prevede una gamma di soluzioni finanziarie per il rafforzamento patrimoniale, adottando processi innovativi di richiesta e di valutazione, integralmente digitali così da risultare semplici e veloci. Qui il Comunicato stampa del Mef. 

 

MEF: per il mese dell'educazione finanziaria al via le selezioni 

Al via le candidature per #OttobreEdufin2021, la quarta edizione del Mese dell’educazione finanziaria, promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, che si terrà dall’1 al 31 ottobre. Potranno aderire le Pubbliche Amministrazioni centrali e periferiche, le Istituzioni senza fini di lucro e le Organizzazioni e aziende private, candidando iniziative come, ad esempio: programmi di formazione dedicati a specifiche fasce della popolazione; conferenze, seminari, eventi, giornate/settimane per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale; iniziative culturali. Qui per un approfondimento.