Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

È possibile tenere insieme un commercio più libero in un mondo più libero? 

È quanto ci si deve chiedere, mentre si cercano soluzioni immediate necessariamente di breve periodo. Se lo dovrebbero chiedere i leader di Usa e Ue. Prima che sia troppo tardi e si torni alla frammentazione dell’economia internazionale. Il Consiglio economico e finanziario dell’Unione europea (Ecofin) nei giorni scorsi si è riunito per discutere delle relazioni inter-atlantiche e soprattutto cosa fare a fronte di norme Usa che ampliano a dismisura gli aiuti di Stato alle imprese nazionali. A Davos, questo è uno dei temi principali all’ordine del giorno. Ci sono anche riunioni tecniche tra delegazioni della Commissione europea e dell’amministrazione Usa. Qui per approfondire. 

L’inflazione è la vera lotta di classe 

“L’inflazione ha conseguenze sociali molto importanti e diffuse” – sostiene Ben Bernanke, economista ed ex Presidente della Federal Reserve. Eppure, l’opinione pubblica e i politici, non solo italiani, da un lato si soffermano solo sull’aumento dei prezzi di pochi beni, come la benzina o i generi alimentari, dall’altro tendono a vedere con sospetto l’azione delle banche centrali volte a garantire la stabilità dei prezzi. Come se la paura di perdere punti di PIL fosse più grave dell’inflazione che ha un profondo impatto sociale e distorce profondamente la realtà perché provoca una sostanziale redistribuzione del reddito e della ricchezza tra moltissime categorie: poveri e ricchi, lavoratori dipendenti e autonomi. Il fenomeno assume dimensioni rilevanti ma molto spesso difficile da misurare. Qui per approfondire. 

Istat: il focus sui divari territoriali nel PNRR 

“Una componente significativa del territorio italiano è caratterizzata da divari rilevanti e persistenti. Il Mezzogiorno è il territorio arretrato più esteso dell'area euro, che ha sofferto in modo accentuato la Grande crisi del 2008 e, da ultimo, l'impatto della pandemia”. Lo rileva l’Istat nel focus I divari territoriali nel Pnrr: dieci obiettivi per il Mezzogiorno. Una fotografia che individua una serie di punti critici nei territori del Sud e sui quali è necessario agire grazie all’opportunità del PNRR.  Dalla ricchezza pro capite ai dati sull’istruzione, il Sud presenta uno scenario tanto radicato quanto complesso e i ritardi del Mezzogiorno si ripercuotono anche sul rischio di un eccessivo e non reversibile impoverimento demografico, fenomeno inedito per il Sud. Qui la Nota dell’istat.  

Aran: in 10 anni il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici ha perso 7 punti 

Le retribuzioni contrattuali medie annue dei dipendenti pubblici sono cresciute tra il 2013 e fine settembre 2022 del 6,7% a fronte di un aumento dei prezzi nello stesso periodo del 13,8% e una crescita dei salari del privato esclusi i dirigenti dell'11,6%: è quanto emerge dal Rapporto Aran sui rinnovi contrattuali nel pubblico impiego secondo il quale sono oltre sette i punti percentuali persi per il potere d'acquisto dei salari. L'andamento peggiore, secondo le elaborazioni sui dati Istat fino fine settembre scorso, si è rilevato nel 2022, con l'inflazione acquisita al 7,1% a fronte di un aumento delle retribuzioni pubbliche dello 0,9%. L'Aran ricorda che fino al 2016 c'è stato il blocco delle retribuzioni nel pubblico impiego e sottolinea che mentre le retribuzioni dei dirigenti pubblici hanno tenuto meglio rispetto all'aumento dei prezzi (+9,9% tra il 2013 e il 2022 con una perdita di potere d'acquisto inferiore a quattro punti) per il personale non dirigente rappresentato dall'Aran quale parte datoriale la perdita di potere d'acquisto ha sfiorato i 9 punti. Qui per approfondire. 

Mediobanca: le medie imprese italiane al top Ue per produttività  

Le Mid Cap italiane, ovvero le aziende manifatturiere di medie dimensioni, per lo più a gestione familiare, si confermano anche in questo periodo di turbolenze economiche e geopolitiche i campioni nascosti dell’economia nazionale. Così le ha definite Lorenzo Astolfi, Head of Mid Corporate di Mediobanca, durante la Mid Cap Conference 2023. Un patrimonio da preservare e valorizzare dato che nell’attuale contesto in cui molti Paesi stanno deindustrializzando, l’Italia può ancora contare su una filiera corta manifatturiera che ha pochi paragoni. Secondo gli analisti di Mediobanca Securties, “in un quadro di rallentamento economico, maggiore sarà l’attenzione su società e settori che poggiano su solidi trend secolari come la Trasformazione Digitale, la Transizione Ecologica e l’Efficienza Energetica. Questi megatrend sono destinati a confermarsi come validi motori di crescita e rappresentano anche le principali priorità del PNRR, la cui implementazione può dare un ulteriore supporto, in particolare per le società più esposte al mercato domestico.” In particolare, le aziende a proprietà familiare di media dimensione potranno avere interessanti opportunità di crescita nel 2023.  Qui per un approfondimento. 

Congiuntura Confcommercio: bene il 2022 ma negli ultimi mesi rallentano Pil e consumi  

Prosegue la fase di “contraddizione” tra le evidenze emergenti dagli indicatori congiunturali. A una fiducia in forte risalita si contrappone l’azzeramento della crescita dei consumi nell’ultimo quarto del 2022. Produzione e occupazione sarebbero in riduzione tra novembre scorso e l’attuale mese di gennaio, eppure segnali molto favorevoli si riscontrano sul versante dell’inflazione, molto elevata ma probabilmente in significativa riduzione nei prossimi mesi. Nonostante l’erosione del potere d’acquisto l’ atteggiamento delle famiglie resta positivo e non si avvertono cambiamenti radicali nei comportamenti d’acquisto. Qui per approfondire.  

Confartigianato: nel 2023 PIL sopra livelli pre-Covid in 9 regioni ma pesa il caro-energia  

Il report “Inizio 2023: prospettive e criticità per le imprese – Evidenze regionali” realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, propone, attraverso i principali dati a livello regionale un bilancio del 2022, tra resilienza, inflazione, con un approfondimento su elettricità, gas e altri combustibili (anche con dati provinciali) che stanno generando un oneroso caro bollette per famiglie ed imprese; vengono illustrate le prospettive per il 2023 ed il posizionamento rispetto al pre-pandemia evidenziando in particolare il ruolo di alcuni settori trainanti. Rispetto al 2019, anno pre-pandemia, nel 2023 si rileva un recupero con il PIL che è superiore dell’1,3% grazie al Centro-Nord che cresce dell’1,8% mentre il Mezzogiorno è in ritardo mostrando un calo dello 0,7%. Crescite doppie rispetto alla media per Lombardia (+4,4%), Emilia-Romagna (+4,1%) e Trentino-Alto Adige (+3,6%) seguite da Friuli-Venezia Giulia (+2,4%) e Marche (+2,0%). Per le altre maggiori regioni si rileva una crescita dell’1,7% per il Veneto e dell’1,4% per il Piemonte mentre il Lazio diminuisce dello 0,3%. Ma uno dei fenomeni che più sta contribuendo a raffreddare la ripresa è una crescita dei prezzi al consumo, che presenta una intensità mai vista dalla nascita della moneta comune europea. Qui per approfondire.  

Innovazione, l’Italia al ventottesimo posto 

Misure deboli in materia di innovazione e l’Italia risulta al 28mo posto nella classifica che mappa le principali 50 economie mondiali, significativamente distaccata dai principali paesi europei ed in particolare Francia, Gran Bretagna e Germania “. È questo il quadro sconfortante che emerge dal Global Innovation Index realizzato da Visual Capitalist, frutto della messa a confronto di 81 indicatori in 50 Paesi.  Qui per un approfondimento.  

UE: entro il 2030 la svolta digitale  

Al centro del programma strategico per il decennio digitale 2030 dell’Unione europea c’è una collaborazione multinazionale che, attraverso meccanismi di monitoraggio e cooperazione, porterà i Paesi dell’UE a conseguire obiettivi comuni per la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030. Competenze digitali, infrastrutture, connettività, digitalizzazione delle imprese e PA digitale costituiscono gli obiettivi che sono stati congiuntamente definiti dal Parlamento europeo, dagli Stati membri e dalla Commissione UE in linea con la dichiarazione sui diritti e i principi digitali europei negoziata lo scorso novembre dalle stesse istituzioni. Di qui al 2030 gli Stati membri dell’Ue, in collaborazione con il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione, definiranno le loro politiche digitali per conseguire traguardi nei 4 settori strategici. Qui per un approfondimento.   

Cosa ci ha insegnato la pandemia per ridurre la disuguaglianza di genere sul lavoro? 

Il COVID-19 ha fatto compiere passi indietro rispetto alla parità di genere sul posto di lavoro, ma questa disuguaglianza può essere affrontata attraverso sistemi di tutoraggio, infrastrutture di assistenza e alfabetizzazione finanziaria. Le donne di tutto il mondo continuano a sentire l'impatto della pandemia sulla loro vita professionale e finanziaria. La pandemia ha avuto un impatto negativo sulle donne molto più degli uomini: le donne costituivano circa il 39% della forza lavoro globale e hanno subito il 54% delle perdite di posti di lavoro. Anche in ambito famigliare, per esempio, nell’assistenza all’infanzia, sono state e sono investite da una responsabilità maggiore rispetto agli uomini. Uno studio dell'Università dell'Arkansas sull'impatto della pandemia negli Stati Uniti ha rilevato che una madre lavoratrice su tre in famiglie con due genitori si prendeva cura esclusivamente dei propri figli, rispetto a un padre lavoratore su dieci.  Un'indagine della Harward Business Review su oltre 2.550 genitori che lavorano ha rilevato che il 20% di questi ha dovuto abbandonare o ridurre l'orario di lavoro perché non aveva accesso all'assistenza all'infanzia. Inoltre, il 33% degli intervistati ha affermato che la decisione su quale genitore avrebbe lasciato o avrebbe lavorato meno ore dipendeva da "chi era più bravo", non da altri criteri oggettivi in termini di stabilità del lavoro, reddito o ore lavorate. Ciò ha portato gli autori a concludere che "i ruoli di genere incombono ancora nel processo decisionale domestico". Lo stesso studio ha rilevato che il 26% delle donne che ha smesso di lavorare lo ha fatto perché non aveva assistenza all'infanzia. Qui per un approfondimento. 

PNRR: in quali Comuni ci saranno maggiori difficoltà per realizzarlo 

“Perché il PNRR si possa realizzare, è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni, verso i comuni del Sud”. Sono le conclusioni del Rapporto “In quali Comuni italiani la realizzazione delle opere del PNRR incontrerà le maggiori difficoltà?”, che la Fondazione CON IL SUD ha commissionato a Gianfranco Viesti, professore ordinario di economia applicata presso l’Università di Bari “Aldo Moro”. Lo studio esamina le dinamiche d’insieme delle amministrazioni comunali italiane negli ultimi 15 anni, riprendendo in particolare alcune analisi della Banca d’Italia. Emerge che il personale dei Comuni italiani si è ridotto del 27% fra il 2007 e il 2020, con una dinamica decisamente peggiore al Sud. Qui per approfondire. 

Agenzia del Demanio: un piano industriale da 5 miliardi in 10 anni  

Quello che l’Agenzia del Demanio ha appena elaborato è il primo Piano strategico industriale di un ente pubblico economico. Un lavoro che seguirà tre direttrici: sostenibilità, innovazione e centralità dell’utente. E che sarà sviluppato in un dialogo intenso con i territori grazie alla Struttura per la progettazione che è ora pienamente operativa. Questo si legge tra le Note dell’Agenzia del Demanio all’indomani della riconferma del Direttore Alessandra dal Verme alla guida dell’Agenzia. Sostenibilità, innovazione e digitalizzazione sono i binari su cui si muove l’azione dell’Agenzia del Demanio, orientata a implementare un nuovo modello di logistica della PA, che manutiene i propri immobili in una modalità smart, efficiente, predittiva, attraverso l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche avanzate.  Qui per approfondire.