Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Spazio alla politica monetaria green nella BCE

Nella zona euro la politica monetaria sostenibili inizia il suo percorso supportata da una chiara strategia dell’Unione europea che assegna alla finanza un ruolo importante verso un’economia più green e quindi più sostenibile. E la BCE si adegua, vediamo come! La Banca Centrale Europea, già nel 2021 ha lanciato il suo climate-related action plan: un piano di azione che contiene criteri di sostenibilità nella gestione della politica monetaria nell’area euro. Nel 2022, il Consiglio direttivo ha reso questo piano ancora più incisivo e ha tradotto operativamente le linee guide fornendo una direzione sia per la composizione degli acquisti di obbligazioni societarie, nell’ambito delle operazioni di politica monetaria, sia per i criteri di selezione delle attività finanziarie. Nel complesso, le novità introdotte dalla Bce vanno, opportunamente, nella direzione di allineare la sua politica all’orientamento generale della Ue, che mira a incanalare i flussi finanziari, sia privati sia pubblici, verso destinazioni che perseguano la sostenibilità ambientale.  Qui per approfondire.  

L’evasione in Italia tra pagamenti in contanti e elettronici 

L’approfondimento proposto riguarda l’analisi da parte di un ricercatore dell’Istat, Emiliano Mandrone, che partendo dalle dimensioni dei fenomeni evasivi certificate anche dalla Relazione sull’Economia non osservata pubblicata lo scorso 5 novembre, fornisce le sue considerazioni sul nesso che c’è tra economia irregolare e denaro circolante.  Nel 2020 il valore dell’economia non osservata è stato di 174,6 miliardi euro. L’economia sommersa si attesta a poco più di 157 miliardi di euro mentre le attività illegali superano di poco i 17 miliardi. Rispetto al 2019, il valore dell’economia non osservata è sceso complessivamente di quasi 30 miliardi e così pure le unità di lavoro equivalenti (Ula) sono scese a 2 milioni 926 mila, con un calo di circa 660 mila. Sono proprio le dimensioni che rendono l’evasione una questione così importante in Italia. Per trovare una soluzione, secondo Mandrone, dovrebbe aprirsi un confronto sul costo del sistema dei pagamenti elettronici, in quanto le prerogative del denaro elettronico devono ricalcare le caratteristiche del contante, in particolare l’utilizzo non deve rappresentare un costo. Infatti, se usiamo una banconota da 100 euro, questa varrà ancora 100 euro dopo essere passata di mano cento volte. Invece, se a ogni transazione fosse applicata una commissione dell’1% dopo cento passaggi rimarrebbero solo 37€. Le risorse Le risorse per sostenere il costo industriale del sistema dei pagamenti elettronici – azzerando di fatto le commissioni – si possono ottenere dal maggior gettito fiscale ricavato e dai costi non più sostenuti nella gestione del circolante (stampa, distribuzione, custodia, trasporto, indennità, assicurazioni). Qui per approfondire.  

Cerved: Osservaitalia 2022 per analizzare lo stato delle PMI  

Osservitalia – Rapporto Cerved Pmi 2022 è il documento che analizza lo stato delle piccole e medie imprese italiane nell’ultimo anno. Fra i vari aspetti del Rapporto viene analizzato come l’immobilismo verso la crisi climatica metta a rischio le attività economiche. Un dato svelato nel rapporto è esemplificativo. Chi non interverrà sui rischi fisici legati alla crisi climatica avrà nel 2050 il 25% in più di probabilità di default rispetto a oggi e il 44% in più rispetto a chi investe. Affinchè ciò non si verifichi sarebbero necessari, da parte delle PMI, investimenti pari a circa 135 miliardi di euro entro il 2030. Dal rapporto emerge anche l’ottimo andamento economico-finanziario delle PMI nel 2021, purtroppo capovolto dal nuovo scenario causato dal conflitto in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica: nello scenario peggiore, nel biennio 2022-23 aumenterà la rischiosità delle imprese e i fatturati si contrarranno, generando nel 2023 una dinamica recessiva (-1%) con effetti molto più pronunciati nei settori ad alta dipendenza dal gas e dall’energia. Qui per approfondire.  

Neet tra disuguaglianze e divari: i dati nel Report di ActionAid e CGIL 

L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di Neet, giovani dai 15 ai 34 anni che non lavorano, né studiano e nel 2020 sono risultati più di 3 milioni, con una prevalenza femminile di 1,7 milioni. L’incidenza dei Neet raddoppia nel Sud rispetto al Nord, è maggiore tra i giovani con tendenza migratoria e tra le donne, nelle due fasce d’età più adulta. Nel Sud Italia i giovani che non studiano, non lavorano e non si formano sono il 39% rispetto al 23% del Centro Italia, al 20% del Nord-Ovest e al 18% del Nord-Est.  I dati emergono dal Rapporto realizzato da Cgil e ActionAid “Neet tra disuguaglianze e divari. Alla ricerca di nuove politiche pubbliche”. Qui per approfondire.  

Prometeia Brief – i dati sull’economia globale di novembre  

La stima flash del PIL italiano nel terzo trimestre del 2022 conferma che è in corso una decelerazione (+1,1% nel secondo trimestre), anche se l'economia italiana continua a crescere a un ritmo superiore alle attese. Sebbene i contributi al PIL non siano ancora noti, questo risultato indica un contributo positivo dei servizi , dovuto a una certa ripresa delle attività legate al tempo libero e alla spinta all'attività economica fornita dal turismo. La previsione di Prometeia per il 2023 è rivista solo marginalmente al rialzo (+0,3% dal +0,1% del Brief di ottobre). Qui per approfondire.  

INAPP: dal rapporto 2022 emerge ancora la fase emergenziale del mondo del lavoro 

Terminata l’emergenza Covid-19 il mercato del lavoro appare ancora intrappolato nella precarietà: dei nuovi contratti attivati nel 2021 sette su dieci sono a tempo determinato, il part time involontario coinvolge l’11,3% dei lavoratori (contro una media OCSE del 3,2%), solo il 35-40% dei lavoratori atipici passa nell’arco di tre anni ad impieghi stabili, i lavoratori poveri rappresentano ormai il 10,8% del totale. Il nostro poi è l’unico Paese dell’area OCSE nel quale, dal 1990 al 2020, il salario medio annuale è diminuito (-2,9%), mentre in Germania è cresciuto del 33,7% e in Francia del 31,1% e dove le politiche in tema di sostenibilità sono state adottate appena dall’8,6% delle imprese, di queste la gran parte solo per il miglioramento nella gestione dei rifiuti, dove invece resta una chimera la creazione di filiere ecosostenibili (appena 1,2%) e per la produzione/consumo di energie da fonti rinnovabili (3,1%). È quanto emerge dal “Rapporto Inapp 2022 – Lavoro e formazione, l’Italia di fronte alle sfide del futuro” presentato alla Camera dei Deputati. Qui per approfondire.  

Osservatorio Ripresa e resilienza nel Sud: crescono le imprese investitrici 

La quota di imprese investitrici nel Sud è cresciuta dal 34% del 2021 al 49% del 2022, mentre in Italia sono passate dal 36% al 41%. SRM, il Centro studi collegato a Intesa Sanpaolo, ha analizzato 700 aziende (con più di 10 dipendenti) di cui 300 meridionali e ha rilevato la crescita della quota di quelle che investono. Inoltre, le imprese del Mezzogiorno sono informate sulle opportunità offerte dal Pnrr, ma anche maggiormente coinvolte in progetti già avviati (si parla del 15% contro 11% della media italiana). Emerge quindi un Mezzogiorno resiliente dall’ Osservatorio Ripresa e Resilienza nel Mezzogiorno: sfide e opportunità per le imprese manifatturiere di cui è stata appena realizzata la seconda edizione. L’obiettivo del report era di cogliere le tendenze e i segnali di cambiamento verso un modello di sviluppo coerente con i nuovi indirizzi internazionali di politica economica. In diretto riferimento al Piano Nazionale di ripresa e resilienza, sono stati analizzati la propensione agli investimenti innovativi e all’internazionalizzazione, sia in termini di esportazioni che di rapporti di fornitura, con risultati significativi non solo per l’area nel suo insieme ma anche per tre delle sue principali regioni: Campania, Puglia e Sicilia. Qui per approfondire e scaricare il Report.

Confartigianato: l’edilizia italiana leader in Europa per la ripresa 

Nel corso della ripresa post-pandemica l’edilizia in Italia ha fatto da traino all’economia come viene rilevato nel report dell’Ufficio Studi ‘Edilizia che sarà presentato il prossimo 5 novembre. Nel report si evidenzia che nel secondo trimestre del 2022 gli investimenti in costruzioni trainano la crescita di quelli totali su base annua ed ancor di più sul pre-crisi. In un anno crescono del 13,7%, combinazione del +13,9% delle abitazioni e del +13,5% di fabbricati non residenziali e altre opere, a fronte del +10,8% del totale degli investimenti di cui rappresentano il 59,1% dell’aumento in termini assoluti; l’Italia quindi primeggia superando il +4,4% della Spagna, il +2,2% dell’Unione europea, il +0,3% della Francia e soprattutto il calo del 4,1% della Germania. Rispetto al quarto trimestre 2019, precedente allo scoppio della pandemia, l’aumento in Italia sale al +26,4%, con le abitazioni a +30,1% e le altre opere a +22,8%. Qui per approfondire.  

Metaverso, cos'è e come funziona? Ipsos e Osservatorio Metaverso diffondono la prima ricerca 

Ipsos e Osservatorio Metaverso hanno realizzato la prima ricerca estesa per indagare la conoscenza e le opinioni degli italiani sul Metaverso e le tecnologie abilitanti. Un dato inaspettato è quello che emerge rispetto al target d’età di utilizzatori e conoscitori di Metaverso & Company. Il topic, infatti, ha attratto maggiormente gli over36 che si dichiarano non solo avvezzi a questo tipo di realtà, ma anche fruitori di esperienze all’interno dei mondi over internet. Esplorando la conoscenza degli italiani sul Metaverso, dalla ricerca Ipsos emerge come non tutti gli argomenti legati alla realtà immersiva siano conosciuti allo stesso modo. L'81% degli italiani ha sentito parlare del Metaverso, anche se la conoscenza è scarsa. Seguono le tematiche legate alla realtà virtuale e all'intelligenza artificiale, argomenti di cui si dichiara di avere più conoscenza, ma spesso molto superficiale. Qui e qui per approfondire. 

Green economy: servono skill mirate, la tecnologia non basta 

Per affrontare i cambiamenti climatici la tecnologia da sola non basta più, ma servono professionisti specializzati, in grado di dare una svolta alle aziende che stanno affrontando gli obiettivi di sostenibilità. Lo sostiene il presidente di Microsoft commentando il report effettuato dalla società Boston Consulting Group, secondo cui il 68% delle imprese rischia di fallire gli obiettivi di sostenibilità a causa della carenza di personale qualificato. E’ necessario prevedere percorsi formativi altamente specializzati per affrotnare le sfide del climate change. Qui per approfondire.  

Gender equality index 2022: i progressi proseguono a rilento 

L’Indice sull’uguaglianza di genere 2022 (Gender Equality Index 2022), recentemente pubblicato dall’European Institute for Gender Equality (Eige) e aggiornato per monitorare lo stato dell’uguaglianza di genere in Europa, evidenzia gli effetti negativi che la pandemia ha generato sulla condizione delle donne. Il COVID-19 ha creato, inoltre, una pressione senza precedenti sul settore sanitario, e la parità di genere si è ridotta anche nello stato di salute e nell’accesso ai servizi sanitari. Ma non solo. Per la prima volta dalla sua istituzione, l’indice sull’uguaglianza di genere ha registrato una diminuzione dei punteggi in diversi settori:  la partecipazione al mercato del lavoro, per esempio, indica che è sempre più probabile che le donne trascorrano meno anni di vita nel mondo del lavoro, il che ostacola le prospettive di carriera e pensionistiche. Inoltre, nel 2020 un numero inferiore di donne rispetto agli uomini ha partecipato ad attività di istruzione formale e informale. L’indice sull’uguaglianza di genere 2022 si concentra per la prima volta principalmente sui dati del primo anno di pandemia 2020: i punteggi presentano forti segnali di allarme in un contesto di perdurante incertezza e turbolenze. L’Italia non si distacca da questo quadro complessivo. Con un punteggio di 65 punti su 100, il nostro paese si colloca al quattordicesimo posto nell’Unione europea, con 3,6 punti in meno rispetto alla media dell’Ue. Qui e qui per approfondire. 

Il Fondo di solidarietà comunale a supporto dei servizi sociali, asili nido e trasporto alunni con disabilità 

Con le leggi di bilancio del 2021 e del 2022 sono state stanziate risorse aggiuntive sul Fondo di Solidarietà Comunale finalizzate al miglioramento di alcuni servizi di particolare importanza: i servizi sociali, gli asili nido e il trasporto degli studenti con disabilità. A queste risorse sono associati dei livelli obiettivo da raggiungere nell’offerta dei servizi, ovvero i Livelli Essenziali delle Prestazioni - LEP e gli obiettivi di servizio, e un meccanismo di monitoraggio dei risultati e di rendicontazione delle risorse. La gestione della piattaforma digitale per il monitoraggio e la rendicontazione di tali risorse è affidata a Sose S.p.A. Sul sito del Ministero dell’Interno è stato pubblicato un comunicato per fornire agli enti interessati un quadro di insieme, organicamente strutturato per servizio, delle risorse disponibili e delle relative modalità di impiego, monitoraggio e rendicontazione. Qui per approfondire.  

Finanza locale: Istat pubblica le entrate e le spese die bilanci consuntivi  

Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza e di cassa conseguiti dalle amministrazioni comunali nell’esercizio 2020. Le entrate accertate dai comuni sono aumentate del 4,8% (90.750 milioni di euro nel 2020, contro 86.590 nel 2019), di cui il 74,5% è rappresentato dalle entrate correnti (+5,1% rispetto al 2019), il 13,4% dalle entrate in conto capitale, lo 0,7% dalle entrate da riduzione di attività finanziarie, mentre la parte rimanente è rappresentata dalle entrate derivanti da accensioni di prestiti. Le riscossioni ammontano a 80.946 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2019), di cui il 76% è rappresentato da entrate correnti (+5,7% rispetto al 2019), il 10,8% da entrate in conto capitale e lo 0,6% da entrate da riduzione di attività finanziarie. La capacità di riscossione è pari al 73,9% in aumento rispetto al 2019 (72,7%). Qui la Nota dell’Istat per approfondire.

PNRR: Commissione Ue versa seconda rata all’Italia da 21 miliardi 

La Commissione europea ha versato all’Italia la seconda rata da 21 miliardi di euro per il raggiungimento di 45 traguardi e obiettivi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Il pagamento di questa rata, che segue il prefinanziamento di oltre 24 miliardi avvenuto nel mese di agosto 2021 e il versamento della prima rata di 21 miliardi lo scorso aprile, rappresenta un ulteriore rilevante passo in avanti nel percorso di attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR. I 45 traguardi e obiettivi, di cui è stato riconosciuto il conseguimento, sono relativi, tra gli altri, all’avvio delle riforme della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della professione di docente, dell'amministrazione fiscale e dell'assistenza sanitaria territoriale. A questi si aggiungono gli investimenti in settori strategici chiave, tra cui la banda ultralarga e il 5G, la ricerca e l'innovazione, il turismo e la cultura, lo sviluppo dell’idrogeno, la riqualificazione urbana e la digitalizzazione delle scuole e per l'arretrato giudiziario. Qui il Comunicato stampa del Mef.