Il 67% della spesa della spesa corrente relativa alle sei funzioni fondamentali delle Province è monitorata con i fabbisogni standard. E' questo il risultato a cui si è giunti a quasi tre anni dalla pubblicazione in G.U. del D.Lgs. 216/2010 con il quale SOSE veniva identificata come partner istituzionale nella determinazione dei fabbisogni standard.
La Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) ha approvato, il 2 luglio scorso, le note metodologiche dei fabbisogni standard relative alle Funzioni di istruzione pubblica (questionario FP02U) e alle Funzioni riguardanti la gestione del territorio (questionario FP04U) delle Province.
Queste si aggiungono a quelle che erano già state approvate nel 2012 relative alle Funzioni generali di gestione, di amministrazione e di controllo (questionario FP01U) e alle Funzioni nel campo dello sviluppo economico (questionario FP06U).

Il processo di definizione dei fabbisogni standard per le Province si concluderà nel 2013 con l'analisi delle Funzioni nel campo dei trasporti (questionario FP03U), delle Funzioni nel campo della tutela ambientale (questionario FP05U) e dei Servizi di polizia provinciale (questionario FP07U).

Il passaggio dalla spesa storica ai fabbisogni standard costituisce la componente innovativa fondamentale della riforma del federalismo fiscale e rappresenta, anche per il patrimonio informativo che rende disponibile, un punto di riferimento essenziale per lo sforzo di riorganizzazione degli enti locali e di consolidamento dei conti pubblici.
Si tratta di un elemento decisivo di razionalizzazione ed equità nell'attribuzione delle risorse finanziarie che collocherà il nostro Paese in primissima fila tra quelli che fanno ricorso a metodologie di questo tipo, qualificate dall'OCSE come best practices nella progettazione dei sistemi di finanziamento dei governi locali.