Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

Per tre giorni, dal 7 al 9 novembre, Roma ha ospitato Analytics Experience 2016. E' un evento organizzato da SAS nel quale professionisti IT, figure accademiche, business user ed executive da tutto il mondo si riuniscono con l'obiettivo di approfondire lo stato dell'arte degli analytics, attraverso corsi di formazione e occasioni di networking. Questo è uno dei motivi per il quale all'evento hanno partecipato tre statistici di SOSE (Susanna Beghelli, Alessia Cuminetti, Laura Limosani e Claudio Pirolli). Abbiamo perciò deciso di intervistarli per sapere come è stata strutturata la manifestazione, quali tematiche sono state affrontate, quali possono essere quelle di interesse per SOSE e, infine, il loro punto di vista.

Buongiorno, qual è il clima che avete trovato in queste tre giornate?

E' stata un'esperienza molto positiva poiché ci siamo trovati immersi in un contesto internazionale dove i partecipanti italiani erano in netta minoranza. Infatti, per tre giorni abbiamo ascoltato e parlato inglese, respirando un clima davvero internazionale. Abbiamo percepito le nuove tendenze verso l'innovazione che, come è stato più volte ribadito, è un mix di leadership, apprendimento, competenze tecniche, statistiche e informatiche e, non ultime, capacità di relazione e di team working.

Quali tematiche sono state affrontate e quali quelle che sono state più di vostro interesse?

Il primo giorno abbiamo seguito il corso Fraud detection using supervised, unsupervised and Social Network Analytics. Durante questa formazione sono state esposte tecniche di analisi per individuare frodi in una vasta gamma di aree fra cui credito, assicurazioni e, per i nostri ambiti di azione, evasione fiscale. In particolare sono state illustrate analisi predittive (parametriche e non parametriche), analisi descrittive e social network analytics con diversi casi di studio.

Negli altri due giorni il convegno si è aperto con sessioni plenarie in cui sono stati affrontati i temi della gestione del cambiamento che non può prescindere dal capitale umano coinvolto e "curioso". Circa le tecnologie si è parlato dell'integrazione del codice proprietario con il mondo open source, con l'intervento del direttore esecutivo della Linux Foundation; di "Internet Of Things" con i suoi aspetti critici; di machine learning (sistemi di riconoscimento vocale, di immagini, etc). Si pensi alla enorme quantità di dati elaborabili da Amazon in grado di promuovere e personalizzare l'offerta. Infine, è stato trattato il tema dell'effetto farfalla nella teoria del caos e di come potrebbe essere possibile utilizzare i big data per prevedere risultati futuri rendendo prevedibile l'imprevedibile. Dopo le sessioni plenarie si sono tenute le singole breakout sessions.

Quali sono state le breakout sessions più rilevanti per la vostra attività?

Sono state tantissime in realtà. Tra queste ci sono la regressione quantilica e l'introduzione del concetto di percentile nei modelli lineari; aspetti innovativi in SAS Text analytics; Data analytics nell'Agenzia dell'Entrate spagnola; l'Open data con SAS; l'integrazione dell'Enterprise miner di SAS con linguaggio open source in particolare R e Python; Big data, self-selection, biased buisiness data: when the use no-statistical approches is very dangerous, in cui vengono affrontati le tematiche relative all'utilizzo dei big data e i problemi di bias legati all'analisi di grandi quantità di dati.

In conclusione è emersa l'importanza della figura del data scientist che deve possedere competenze statistiche, economiche/sociali e informatiche, in grado di estrarre valore dai big data evitando le insidie della distorsione dovuta all'analisi di enormi quantità di dati che rendono non corretta l'applicazione delle classiche tecniche statistiche di stima.

Il panorama degli analytics sta cambiando e bisogna avvicinarsi rapidamente verso le nuove frontiere, è necessario aggiornare costantemente strumenti, strategie e competenze con l'introduzione di nuovi profili professionali e modelli organizzativi. Solo così, l'analytics culture potrà realmente trainare la business transformation. In questo contesto si può sicuramente dire che la partecipazione di SOSE all'evento può essere utile e vantaggiosa per il futuro dell'azienda.