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Confesercenti ISA

Il 24 ottobre presso la Sede di Confesercenti a Roma si è tenuto un incontro per presentare i nuovi ISA. Sono intervenuti per SOSE l'Ad, Vieri Ceriani, il Responsabile ISA, Danilo Ballanti insieme al Responsabile ufficio Studi di Settore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Variale, il Segretario Generale di Confesercenti, Mauro Bussoni e il Responsabile ufficio tributario Confesercenti, Marino Gabellini. L'evento è stato seguito in streaming da 44 sedi territoriali di Confesercenti.

Partendo dalla descrizione del passaggio dagli Studi di Settore agli ISA, sono state illustrate le principali novità della disciplina e i possibili effetti sulle imprese e i professionisti. La mattinata si è aperta con il saluto del Segretario Generale di Confesercenti, Mauro Bussoni il quale ha iniziato il suo intervento usando parole di apprezzamento verso il nuovo strumento ISA che sostituirà gli studi di settore: «nonostante gli studi di settore non siano sempre stati digeriti dai nostri imprenditori, hanno rappresentato certezza e organizzazione ma con i nuovi ISA andremo verso una maggiore semplificazione e equità in una fase evolutiva del rapporto».

Il responsabile dell'Ufficio Tributario di Confesercenti, Marino Gabellini, è intervenuto sottolineando che «l'introduzione degli ISA rappresenta un cambio di passo importantissimo per il fisco e per le imprese, perché si passa dalla logica dell'accertamento e della presunzione a quella della misurazione dell'affidabilità, aprendo le porte – finalmente – anche alla premialità. Si tratta dunque di un passaggio in qualche modo epocale per il fisco italiano – spiega ancora Gabellini - e, proprio per questo, servono azioni mirate a informare i contribuenti della novità. Un impegno che da un lato deve essere fatto proprio dalle associazioni di imprese, che devono divulgare sul territorio il nuovo strumento, rendendo il più possibile chiaro che si tratta di una novità e non di una riedizione dei vecchi studi di settore. Dall'altro serve la partecipazione delle direzioni provinciali dell'Agenzia delle Entrate, cui spetta garantire l'applicazione corretta degli ISA, che vanno utilizzati in maniera diversa rispetto ai vecchi studi di settore».

L'Ad di SOSE, Vieri Ceriani intervenendo ai lavori del Convegno ha confermato l'importanza del cambiamento radicale degli ISA spiegando che «Il nuovo sistema è in sintonia con la più ampia strategia di miglioramento del rapporto tra fisco e contribuente, volta a favorire la tax compliance, la trasparenza e il dialogo». Ceriani ha continuato il suo intervento chiarendo che «la stima complessiva del grado di affidabilità si basa su pluralità di indicatori elementari riferiti non solo agli imponibili dichiarati ma anche a indicatori di coerenza o di anomalia riferiti all'attività economica, e soprattutto consente ai contribuenti più affidabili di accedere al regime della premialità».

Un altro passo verso il cambiamento è rappresentato dai nuovi Report disponibili nel cassetto fiscale con l'obiettivo di fornire una serie di servizi informativi a supporto del contribuente. La condivisione delle informazioni è alla base del miglioramento del dialogo tra fisco e contribuenti.

Nel pomeriggio sono intervenuti Massimo Varriale e Enrico Polella che hanno approfondito aspetti tecnici legati alla normativa e all'applicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate. «Lo strumento ISA è diverso – ha spiegato Varriale. Diverso il fine, diversa la costruzione, diverso l'obiettivo che si pone. E' cambiato lo strumento ma  - ha concluso Varriale - abbiamo voluto approfondire ulteriormente la fase di confronto con le associazioni».

Danilo Ballanti, Responsabile ISA di SOSE, infine, ha posto l'accento sulle novità introdotte dal nuovo strumento. Tra le più importanti ha ricordato:

  • l'analisi  dei comportamenti dei contribuenti su 8 anni per cogliere ed interpretare gli andamenti ciclici settoriali ed individuali;
  • il confronto con altre banche dati istituzionali per ottenere una maggiore qualità dei dati;
  • la semplificazione del modello che prevede la riduzione delle informazioni richieste al contribuente.