Avviso
Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.
A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it.
La crisi prodotta dalla pandemia ha generato un vero e proprio shock che ha colpito duramente la nostra economia. Per questo il decisore pubblico, a tutti i livelli, è stato chiamato a fare scelte il più possibile rapide ed efficaci per supportare in particolare le piccole e medie imprese, cuore pulsante del tessuto economico italiano.
In questo quadro, SOSE è stata scelta per collaborare con il Dipartimento delle Finanze nella realizzazione di un’indagine finalizzata sia a misurare in maniera analitica gli effetti della crisi sul fabbisogno di liquidità delle imprese in modo da costituire ex-ante una base informativa utile alla definizione degli interventi necessari, sia a valutare ex-post l’efficacia delle misure adottate per arginare il problema. In questo modo SOSE ha portato il suo contributo all’adozione di policy compiutamente data driven decise dal MEF.
Lo studio ha preso le mosse dalla metodologia proposta dal Prof. Schivardi per stimare le necessità delle società di capitali e ha esteso il perimetro di analisi anche alle società di persone in contabilità ordinaria, arrivando ad includere nell’analisi più di un milione di imprese. L’ampliamento della base informativa e il consolidamento metodologico apportato da SOSE hanno consentito l’elaborazione di stime solide che il MEF ho potuto utilizzare nella definizione degli interventi poi inclusi nel Decreto Rilancio, ovvero durante la fase più acuta della crisi.
Sul piano della valutazione ex-post, i dati hanno dimostrato che misure come la moratoria sui debiti, i contributi a sostegno delle strutture di costo e i trasferimenti a fondo perduto hanno portato un contribuito efficace in risposta alla crisi: i provvedimenti d’emergenza hanno ridotto di oltre il 60% il deficit potenziale delle imprese limitando il fabbisogno di liquidità a 38,5 miliardi e hanno quasi dimezzato la percentuale di imprese in crisi di liquidità alla fine del 2020 (dal 42,4% al 22,1%).
Includendo nell’analisi gli schemi di garanzia pubblica sui finanziamenti previsti dal Decreto “Liquidità”, il deficit si ridurrebbe a 8,8 miliardi di euro. Le misure hanno compensato le società di persone in contabilità ordinaria (per l’82% del deficit potenziale) più delle società di capitali (per il 61% del deficit potenziale). La misura principale di sostegno è stata la moratoria sui debiti, che ha assicurato alle imprese risorse per circa 63 miliardi (il 72,5% del totale).
Nel caso delle società di capitali, circa il 61% del deficit potenziale stimato è stato compensato dalle misure di sostegno pubblico, con un deficit residuo di 37 miliardi di euro, mentre per le società di persone in contabilità ordinaria circa l’82% del deficit potenziale stimato è stato soddisfatto grazie al sostegno economico fornito dal Governo.
In alcuni dei settori più colpiti dalle restrizioni, gli effetti della crisi sono stati contenuti in misura significativa dagli interventi: nel settore del Turismo e della Cultura, per esempio, il fabbisogno di liquidità è stato ridotto da 10,5 a 3,5 miliardi di euro, nel settore delle Costruzioni da 13,8 a 2,8 miliardi e nel settore del Commercio da 11,5 a 5,9 miliardi di euro.
Le informazioni utilizzate provengono principalmente dalla Banca Dati “BIGDF”, l’archivio dati del Dipartimento delle Finanze che accorpa le diverse fonti fiscali riguardanti le imprese oggetto di analisi, integrata con archivi messi a disposizione di SOSE tramite Agenzia delle Entrate e Infocamere: i bilanci depositati presso il sistema camerale, i modelli per la trasmissione delle comunicazioni periodiche IVA, i Modelli dichiarativi Redditi SC, Redditi SP, IRAP e ISA, i dati INPS e, infine, i dati settoriali di fatturato desunti dall’archivio della fatturazione elettronica. Il patrimonio informativo alla base di questa analisi è particolarmente ricco e rappresenta un valore aggiunto straordinario perché consente di cogliere la variabilità degli effetti su ogni tipologia di impresa.
Rispetto ad altre indagini condotte sul tema nel corso dell’anno, questo lavoro integra nel modello di analisi tutti i provvedimenti a sostegno delle imprese varati nel corso del 2020, garantendo in questo modo una prospettiva organica e esaustiva.
Le potenzialità dell’analisi fin qui elaborata non si esauriscono con questo lavoro: la metodologia sviluppata, infatti, costituisce un vero e proprio modello che può essere utilizzato in corso d’opera per monitorare i cambiamenti di scenario e offrire nuove informazioni per la valutazione ex-ante e ex-post delle politiche pubbliche in tema di liquidità delle imprese.