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Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.
A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it.
L’ecosistema dell’emergenza, scelto come titolo del digital workshop #SOSEWest2021, ha riunito attorno ad un tavolo virtuale, studiosi istituzionali e accademici che hanno contribuito alla formazione e all’adozione di policy adatte a fronteggiare l’emergenza in atto. Prima di tutto sanitaria e poi, ovviamente, economico-sociale.
Le relazioni oggetto di #SOSEWEST si sono concentrate su tre filoni tematici:
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l'impatto della crisi sul tessuto economico delle imprese italiane a cura del Prof. Fabiano Schivardi
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le opportunità e le prospettive derivanti dal PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che punta alla ripartenza economica e sociale rilanciando i servizi pubblici locali a cura del Prof. Giampaolo Arachi, Presidente del CTFS e docente di Scienze delle Finanze all’Università del Salento;
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gli scenari futuri sull’andamento dell’economia con analisi predittive basate sui dati, cura di Guido Romano, Economista e Responsabile dell’Ufficio Studi e Relazioni Esterne di Cerved Group.
“A inizio 2020 – ha spiegato il Prof. Schivardi, Economista alla Luiss - con Guido Romano di Cerved abbiamo calcolato quante imprese diventavano illiquide: al picco quasi 250mila società di capitali avevano problemi di liquidità”. “Secondo le nostre simulazioni - ha continuato Schivardi - i provvedimenti adottati nel 2020 hanno evitato scenari ancora più drammatici di quelli in corso. Ora sono necessarie scelte precise - ha aggiunto Schivardi - puntando sulle risorse europee per uscire da un approccio emergenziale e aiutare le imprese economicamente sostenibili. Inoltre – ha concluso - diventa cruciale distinguere le aree di fallimento di mercato per orientare gli interventi”.
“L’approccio data-driven è parte della nostra strategia per crescere insieme al Paese” – ha introdotto la sua relazione Guido Romano, Economista, Responsabile dell’Ufficio Studi e Relazioni Esterne di Cerved Group che realizza previsioni settoriali sul rischio di credito per oltre 230 settori, in questo periodo particolarmente impattati dal Covid.
“Due sono gli scenari che abbiamo realizzato: un'ipotesi base e una worst. Le nostre previsioni sono molto granulari e coprono oltre 1600 codici Ateco. Cerved – ha spiegato Guido Romano – ha registrato una forte asimmetria degli impatti del Covid tra i settori. Molto colpito, ad esempio, il settore degli eventi e la gestione degli aeroporti, in forte crescita quello degli impianti fotovoltaici e l’ICT. Nel picco del lockdown abbiamo registrato una forte crescita dei mancati pagamenti che poi sono tornati ai livelli pre-Covid: dal 17,7% di inizio anno al 13,6 a fine 2020, in linea con il 13,3 del 2019”. “La percentuale di imprese a rischio di default è oggi al 21% e nello scenario base più del 50% vive una situazione di rischio o vulnerabilità. L'impatto potenziale sull'occupazione – ha concluso Guido Romano - è molto forte: quasi 2 milioni di lavoratori in meno e 65 mld di capitale perso nello scenario più severo”.
La crisi economica non ha avuto effetti evidenti solo sulle persone e sulle imprese: gli enti locali, allo stesso modo, hanno subito un vero e proprio shock fiscale che ha stravolto gli equilibri di cassa sia sul fronte delle entrate che delle uscite.
“Quale contributo può dare il PNRR per la realizzazione dei LEP?" Questa la domanda che ha posto idealmente alla platea il Prof. Giampaolo Arachi, docente di Scienze delle Finanze all’Università del Salento. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mira alla riduzione delle asimmetrie territoriali puntando sui livelli delle prestazioni che la nostra Costituzione prevede siano uniformi sul territorio”. “Il PNRR - ha continuato il Prof. Arachi - prevede interventi in molte delle funzioni espletate dagli enti: asili nido, scuole dell'infanzia, rifiuti, sociale e trasporti. Le risorse previste dal Piano sono importanti - ha sottolineato Arachi - ad esempio nell'istruzione, così come nel sociale e nei trasporti. Sono grandi le potenzialità del PNRR ma serve anche superare alcune criticità importanti: la scelta dei territori sui quali concentrare gli interventi, il coordinamento tra interventi infrastrutturali e finanziamento delle spese di gestione, e, infine, il coordinamento tra i livelli di governo”.
La conclusione dei lavori è stata affidata agli interventi del Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze, Prof.ssa Fabrizia Lapecorella e al Ragioniere Generale dello Stato, Dott. Biagio Mazzotta.
Il Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze, Prof.ssa Fabrizia Lapecorella ha ritenuto le “riflessioni emerse nella mattinata di lavori estremamente utili alla luce anche del lavoro svolto dal DF supportato, dal punto di vista tecnico e metodologico, da SOSE nelle analisi finalizzate alla valutazione delle misure messe in campo per arginare l’emergenza economica e sociale”.
“Analisi - ha concluso la Prof.ssa Lapecorella - che sostanziano altre riflessioni sulle politiche a sostegno dei comparti produttivi del Paese che purtroppo vive ancora una fase estremamente emergenziale”.
Nelle fasi finali del Workshop è intervenuto anche il Ragioniere Generale dello Stato, Biagio Mazzotta. “Tra il 2020 e 2021 abbiamo realizzato interventi per oltre 250mld di euro a favore delle imprese – ha introdotto Il Ragioniere Generale - abbiamo messo a disposizione risorse per oltre 140 mld, in buona parte usate per le garanzie a sostegno di liquidità e patrimonializzazione. Le riforme sono il presupposto necessario per avere le risorse da investire negli ambiti previsti dal Next Generation EU nell’arco dei prossimi 5 anni. Il PNRR - ha continuato Mazzotta - è una opportunità unica per il rilancio del Paese che deve continuare ad accelerare su innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità. Anche gli enti territoriali saranno fortemente coinvolti in un piano di potenziamento dei servizi pubblici locali e sarà necessario continuare nel rafforzamento del meccanismo di perequazione avviato con il Fondo di Solidarietà Comunale”.
Il Prof. Vincenzo Atella, AD e Direttore Generale di SOSE, ha ringraziato tutti i relatori e gli utenti intervenuti ponendo l’enfasi sui dati come bussola per indirizzare le scelte di policy destinate sia al tessuto economico e produttivo del Paese, sia agli enti territoriali.
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