Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

[…] Insieme, che significa non che si abbandonino le proprie idee, prospettive e opinioni, ma che si confrontino costruttivamente. E confrontarsi è ben diverso che agitarle come motivi di contrapposizione insuperabile.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di apertura dell'Anno Accademico 2020-2021 dell'Università di Brescia. 

Il Dibattito delle Idee 

Sussidi ai bassi salari per aumentare l’occupazione e sostenere i working poor 

Sussidi pubblici potrebbero aumentare il tasso di occupazione italiano (tra i più bassi del mondo industrializzato), sostenere il reddito di molte famiglie a rischio di povertà, ridurre la disuguaglianza e contribuire alla ripresa della natalità. L’analisi di Luigi Bonatti, docente all’Università di Trento e membro del gruppo dei 20. Qui per un approfondimento. 

Studi, ricerche e numeri 

 

Censis: Pnrr, i timori degli italiani su come verranno spesi i soldi dell’Europa 

No sprechi, no corruzione: le preoccupazioni degli italiani sul Pnrr. Come devono essere usati i soldi del Recovery fund? Il 75,5% degli italiani teme che dalla pressione a spendere in fretta possa derivare una riduzione dei controlli, spianando la strada all’illegalità. Il 56,4% sostiene che le risorse vanno spese velocemente, ma con meccanismi affidabili di verifica del rispetto di norme e regole. Per il 30,4% servono controlli ferrei da parte dello Stato, anche a costo di rallentamenti. Mentre per il 6,5% bisogna azzerare del tutto i controlli per spendere le risorse con la massima celerità. Questi sono alcuni dei principali risultati dello studio «La certificazione accreditata al servizio del Recovery plan» realizzato dal Censis in collaborazione con Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento. Qui per approfondire. 

 

Bankitalia: il debito pubblico sale ancora, a marzo arriva a quota 2.650,9 mld 

Il debito pubblico sale ancora. Nel mese di marzo quello delle Amministrazioni è aumentato di 6,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.650,9 miliardi. Lo ha reso noto la Banca d’Italia che ha diffuso la pubblicazione statistica Finanza pubblica: fabbisogno e debito. Sempre nello stesso periodo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,1 miliardi di euro, in aumento del 9,8% (2,7 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2020. Qui per approfondire. 

 

Istat, benchmark di riferimento tra le PA 

Istat è stato riconosciuto come benchmark di riferimento tra le PA nella prima indagine condotta dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla qualità del lavoro agile. Infatti, secondo la prima indagine sulla qualità dei piani organizzativi del lavoro agile (Pola) 2021-2023 del Ministero per la Pubblica Amministrazione, che ha esaminato un campione di 34 amministrazioni, Istat è l’ente con la più alta qualità programmatica complessiva del Pola (90%), seguito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (89%) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (88%), a fronte di un livello di qualità media complessiva del 67%. Qui la nota dell’Istat 

 

73.200 imprese a rischio chiusura, 1 su 2 si trova nel Centro-Sud  

Su 73.200 imprese italiane a rischio, il 15% del totale, più della metà è al Centro Sud. Più precisamente 19.900 sono nel Mezzogiorno e 17.500 nel Centro Italia. Sono soprattutto le imprese dei servizi (17%), rispetto alla manifattura (9%) a mostrare forti difficoltà a “resistere” alla selezione operata dal Covid. E quanto evidenzia la ricerca congiunta SVIMEZ e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne-Unioncamere, condotta su un campione di 4mila imprese manifatturiere e dei servizi tra 5 e 499 addetti. Qui  per approfondire.

 

Istat: posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi 

L’Istat rende disponibili on line le stime preliminari del tasso di posti vacanti in tutte le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi. Nel primo trimestre 2021, il tasso di posti vacanti destagionalizzato, per il totale delle imprese con dipendenti, si attesta all’1,0% nel complesso delle attività economiche, all’ 1,2% nell’industria e all’1,1% nei servizi. Il confronto con il trimestre precedente mostra un quadro di sostanziale stabilità, sintesi di un incremento più marcato nell’industria (+0,3 punti percentuali) e più debole nei servizi (+0,1 punti percentuali). Per le imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti è pari all’1% e aumenta solo nel comparto dell’industria (+0,2 punti percentuali). Qui  la nota dell’Istat.

 

Ricchezza sempre più concentrata anche in Italia 

Dalla metà degli anni ’90, anche in Italia, è in atto una vera e propria inversione delle fortune: lo 0,1% più ricco ha visto raddoppiare la sua ricchezza netta media reale facendo raddoppiare la sua quota dal 5,5 al 9,3%. Al contrario, il 50% più povero controllava l’11,7% della ricchezza totale nel 1995, e il 3,5% nel 2016. Un nuovo lavoro, svolto in collaborazione tra l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Salerno e l’Università Bocconi di Milano, mostra come il nostro paese sia stato investito da una vera e propria inversione di tendenza a partire dalla metà degli anni 90 e fino al 2016. Qui  per approfondire. 

 

Eurostat: PIL in calo dello 0,6% e occupazione in calo dello 0,3% nell'area dell'euro 

Nel primo trimestre del 2021, il PIL destagionalizzato è diminuito dello 0,6% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'UE rispetto al trimestre precedente, secondo una stima rapida pubblicata da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Su base annua si registra un calo dell'1,8%, secondo la stima preliminare. Nell'intera Unione Europea, il PIL ha registrato un decremento dello 0,4% congiunturale e dell'1,7% tendenziale. Qui la sezione comunicati stampa dell’Eurostat. 

 

Pubblicato l’European Statistical Recovery Dashboard di maggio 

Eurostat ha pubblicato l'edizione di maggio della dashboard dedicata alla ripresa economica. La dashboard contiene indicatori mensili e trimestrali da una serie di aree statistiche rilevanti per monitorare la ripresa economica e sociale dalla crisi pandemica. In questa edizione sono stati inseriti due nuovi indicatori della demografia delle imprese: registrazioni delle imprese e dichiarazioni di fallimento. Qui per approfondire. 

 

Istat, produzione settore costruzioni sopra livelli prepandemici 

A marzo 2021 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del 3,6% rispetto a febbraio. Una dinamica congiunturale fortemente positiva si registra anche nella media del primo trimestre 2021, con un aumento del 5,4%. Lo rileva l'Istat aggiungendo che in termini tendenziali a marzo la produzione nelle costruzioni segna una variazione positiva record sia nella serie grezza (+78,9%), sia nella serie corretta per gli effetti di calendario (+74,5%), dovute al confronto con i livelli eccezionalmente bassi del corrispondente mese dello scorso anno, quando furono adottate le prime misure di chiusura per il contrasto dell’emergenza sanitaria. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Inps: dopo un anno di pandemia -124mila posti di lavoro nel settore privato 

Nel primo bimestre dell’anno le assunzioni riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state complessivamente 835.000 (-28%) e le cessazioni sono state 629.000 (-34%). Il saldo di un anno di pandemia: -124.000 posizioni di lavoro nel settore privato. La contrazione delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali e va da un minimo del -12% per i rapporti in somministrazione a un massimo del -46% per quelli intermittenti. Come per le assunzioni, anche per le cessazioni la dinamica di contrazione ha interessato tutte le tipologie contrattuali. Sono i dati comunicati dall’Inps – Osservatorio sul precariato e relativi a febbraio 2021. Qui la sezione comunicati stampa dell’Inps. 

 

Istat: Industria, il fatturato a marzo a livelli pre-Covid 

L’Istat a marzo stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registri un aumento congiunturale dell’1,6%, risultante da una crescita su entrambi i mercati (+2,0% quello interno e 0,6% quello estero). Nel primo trimestre l’indice complessivo segna un incremento del 3,5% rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (+3,3% sul mercato interno e +3,7% su quello estero). Il risultato deriva da un aumento più sostenuto sul mercato interno (+45,7%) rispetto a quello estero (+25,1%). Qui per approfondire.

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confcommercio-Censis, incertezza frena sulla ripresa, il 20% dice no alle vacanze 

L'Osservatorio Confcommercio Censis ha analizzato l'impatto della pandemia su fiducia, prospettive e consumi delle famiglie, registrando un crollo dei consumi pari a 1.831 euro a testa nel 2020.A fronte di un aumento del risparmio di 82 miliardi, è l'effetto dell'incertezza provocata dal covid che frena la ripresa: cresce la fiducia nel prossimo futuro ma i pessimisti continuano a prevalere sugli ottimisti. Per la metà degli italiani le priorità rimangono lavoro e fiducia. L’Osservatorio rileva che il 20% ha già deciso che non andrà in vacanza quest'estate e quasi la metà delle famiglie (il 47,4%) non ha ancora deciso cosà farà. Qui per approfondire. 

 

Confcommercio, Pil torna positivo a maggio: +3,7% 

Secondo i dati dell’Ufficio Studi della Confcommercio, è ancora lontano il recupero delle perdite del 2020 e, nel confronto con il 2019, in molti settori il crollo della domanda è andato anche oltre il 70% (servizi). L'ultimo numero della Congiuntura Confcommercio di maggio fotografa una situazione in evoluzione e certamente con una tendenza in miglioramento per quel che riguarda la ripresa della vita economica del Paese come testimonia anche la crescita del Pil al 3,7% rispetto al livello di aprile che segnava un -1,8%. Qui per approfondire. 

 

CNA, tra artigiani e piccole imprese l’occupazione regge 

Il procedere della campagna vaccinale e il conseguente allentamento delle restrizioni sociali cominciano a far sentire il proprio effetto anche sull’occupazione. A rilevarlo l’Osservatorio lavoro CNA: a marzo di quest’anno l’occupazione tra i “piccoli” risulta in aumento in termini sia congiunturali (+0,4%) sia tendenziali (+0,8%). L’aumento dell’occupazione su base annua è frutto della crescita rispetto allo stesso mese del 2020 di assunzioni (+12,7%) e del crollo delle cessazioni (-24,6%). In particolare, gli incrementi hanno riguardato le posizioni a tempo determinato (+37,4%) e l’apprendistato (+39,8%) mentre, in un anno, sono calate addirittura del 22,2% le assunzioni a tempo indeterminato. Qui per approfondire. 

 

Confagricoltura: prezzi, il food raffredda l'inflazione 

Mentre l’inflazione totale cresce su base mensile dello 0,4% e su base annua dell’1,1% (aprile 21/aprile 2020), calano i prezzi al consumo dei prodotti alimentari, in particolare di quelli freschi (“non lavorati”). Degni di nota i cali dei prezzi della frutta (da +3,6% a -0,6% ad aprile 2021 su aprile 2020; -0,5% ad aprile rispetto a marzo) e di quelli dei vegetali diversi dalle patate (da +0,3% a -1,7%; +4,8% sul mese). Lo sottolinea Confagricoltura in base ai dati diffusi da Istat sui prezzi al consumo. Qui per approfondire. 

 

Fipe-Confcommercio, a causa della pandemia persi 514mila posti di lavoro 

A causa della pandemia, i settori economici "alloggio e ristorazione" hanno perso 514mila posti di lavoro, dopo averne creati 245mila tra il 2013 al 2019. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla ristorazione con il titolo “Prove di ripartenza” presentato dall’Ufficio Studi della Fipe, In particolare, il settore della ristorazione ha perso quasi 250 mila posti di lavoro molti dei quali a tempo indeterminato e soprattutto di giovani e donne, mentre in termini di consumi, la perdita è stata di 130 miliardi di cui 31 solo nella ristorazione. Nessuna ripresa è però prevista prima del 2022. Il 2020 si è caratterizzato inoltre per un numero eccezionalmente basso di nuove imprese avviate: 9.190 a fronte delle oltre 18 mila aperte nel 2010. Per contro, i dati Infocamere certificano la chiusura nell'anno della pandemia di 22.250 attività. Qui per un approfondimento. 

 

Coldiretti: per l’83% degli italiani il Paese riparte dall’agricoltura 

“L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese”. Oltre otto italiani su dieci (83%) considerano l’agricoltura importante per il rilancio dell’economia del Paese, con una percentuale di consensi che è balzata del 19% nel 2021, rispetto a prima della pandemia. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Notosondaggi diffusa in occasione dell’incontro “L’Italia torna contadina nel tempo del Covid” organizzato con Fondazione Univerde e Campagna Amica. Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Cybersecurity, imprese verso il record di investimenti di 150mld di dollari nel 2021 

La spesa mondiale in servizi di sicurezza informatica e tecnologie di gestione del rischio crescerà del 12,4% arrivando a 150,4 miliardi di dollari nel 2021, secondo le ultime previsioni di Gartner. Il mercato dei servizi di security and risk management era cresciuto del 6,4% nel 2020. Nella survey “2021 Cio Agenda”, la cybersecurity è risultata la priorità numero uno di spesa, con il 61% dei CIOintervistati, che stanno incrementando gli investimenti in sicurezza cyber e informatica. I servizi di security rappresentano la maggiore categoria di spesa nel 2021, per un valore di quasi 72,5 miliardi di dollari a livello globale. Qui per approfondire 

 

Kaspersky: aggiornamento dispositivi, il 50% degli italiani lo rimanda perché noioso 

Secondo quanto emerso da uno studio condotto da Kaspersky ad aprile 2021, per gli italiani aggiornare i dispositivi è un compito noioso che viene ignorato da quasi la metà degli intervistati: Il 34% ritiene di poterlo sfruttare per altre attività, anche se a discapito della produttività, mentre il 41% è contento di prendersi una pausa dalla tecnologia. La ricerca online sulle abitudini degli utenti in merito all’aggiornamento dei dispositivi è stata commissionata da Kaspersky e condotta ad aprile 2021 dalla società di ricerca indipendente Savanta su un campione totale di 15.000 persone. Qui per approfondire. 

 

Il CNEL e la CIU-Unionquadri alleati per la sicurezza digitale 

“Aumentare la resilienza dei soggetti pubblici e privati contro le minacce derivanti da attacchi cibernetici e fisici rappresenta un fattore indispensabile per dare una prospettiva di sicurezza a cittadini e imprese”. Dare concreta attuazione alla prima missione del PNRR, riguardante la digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza della PA, incentivando in particolar modo le sinergie e la collaborazione tra pubblico e privato in tema di cybersicurezza e resilienza dei soggetti critici. Va in questa direzione l’accordo tra il Cnel e la Ciu-Unionquadri che punta a lanciare una campagna di alfabetizzazione rivolta alle categorie professionali pubbliche e private. Qui per approfondire. 

 

Enti locali 

 

#OPENFSC: come si leggono i dati del Fondo di Solidarietà Comunale 

Nell’ambito della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2021 SOSE ha tenuto un webinar tutto dedicato alla spiegazione dei meccanismi che regolano il FSC. Il webinar è stato l’occasione per offrire agli utenti la navigazione guidata dei dati disponibili su www.opencivitas.it, che è il portale della finanza pubblica e dei fabbisogni standard realizzato da SOSE e dal MEF. Il webinar è stato trasmesso in streaming ed è a disposizione sul canale YouTube di SOSE. Le presentazioni in ppt sono consultabili su OpenCivitas.  Qui per approfondire.  

 

PNRR: in G.U. il Decreto che istituisce il “Fondo complementare” da 30,6 miliardi di euro per gli Enti Locali 

È stato pubblicato sulla G.U. n. 108 del 7 maggio 2021, il Dl. 6 maggio 2021, n. 59, recante “Misure urgenti relative al fondo complementare al ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’ e altre misure urgenti per gli investimenti”, che veicola disposizioni inerenti agli interventi del “Piano nazionale per gli Investimenti” ed è finalizzato a integrarlo con risorse nazionali. Nel “Fondo complementare”, che ammonta a 30 miliardi e 622,46 milioni di euro, sono confluiti quegli Investimenti per gli Enti Locali che non hanno trovato spazio nel “Pnrr”. Qui per un approfondimento. 

 

Istat, il punto sulla transizione digitale dei Comuni 

La rilevazione sull’utilizzo dell’ICT nelle Pubbliche Amministrazioni locali  (condotta dall’Istat ogni tre anni) offre un quadro molto dettagliato delle dotazioni tecnologiche e della gestione degli strumenti ICT nelle diverse amministrazioni. Rispetto alle dotazioni infrastrutturali, i principali indicatori raccolti dalla rilevazione individuano una situazione caratterizzata da un’alta percentuale di personale in servizio con accesso a Internet (l’85,9% dei dipendenti) e una presenza relativamente ampia di strumenti tecnologici di base come i dispositivi portatili (di cui dispone il 62% dei comuni). Tuttavia, tra i comuni, l’Istat registra una scarsa diffusione di strumenti tecnologici moderni, ovvero con età inferiore ai 5 anni (il 38% delle amministrazioni) e una bassa incidenza di portatili e dispositivi mobili rispetto al personale effettivo (10,4%). È invece molto diffuso il ricorso a società esterne: nel 2018, per la gestione delle funzioni ICT, il 94,1% dei Comuni ha dichiarato di utilizzare fornitori esterni privati, il 14,1% ha coinvolto quelli pubblici. Qui la Nota del’Istat. 

 

Mondo MEF 

 

MEF: nel primo trimestre 2,725mld di entrate in meno nelle casse dello stato  

Le entrate tributarie e contributive nei primi tre mesi del 2021 evidenziano nel complesso una diminuzione dell’1,7% (-2.725 milioni di euro) rispetto all’analogo periodo dell’anno 2020. Il dato tiene conto della variazione negativa dell’1,1% (-1.093 milioni di euro) delle entrate tributarie e della diminuzione delle entrate contributive del 2,7% (-1.623 milioni di euro). La flessione delle entrate tributarie, spiega il Mef, è conseguenza sia del peggioramento congiunturale sia dell'impatto delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Qui il Comunicato stampa del MEF 

MEF: ISA, pubblicato il decreto contenente i correttivi covid degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 2021, il decreto 30 aprile 2021 del ministero dell’Economia e delle Finanze, contenente le modifiche agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) approvati con i decreti ministeriali 24 dicembre 2019 e 2 febbraio 2021, applicabili al periodo d’imposta 2020. Le modifiche approvate, riguardano le integrazioni degli indici e contengono i correttivi per adeguare i risultati alla grave situazione economica provocata dall’emergenza epidemiologica nello scorso anno. Qui per approfondire. 

 

 MEF: credito e liquidità per famiglie e imprese 

Le moratorie tuttora attive riguardano prestiti del valore di circa 146 miliardi, a fronte di 1,4 milioni di sospensioni accordate; superano quota 168 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso 'Garanzia Italia' di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 23,6 miliardi di euro, su 2.048 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace. Qui il Comunicato stampa del MEF.