Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

È il lavoro che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il nostro Paese in Europa e nel mondo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Giornata Internazionale dei Lavoratori. 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

I costi della burocrazia: una zavorra per la crescita 

Un articolo pubblicato su LaVoce.info mette in fila alcune informazioni e analizza un annoso problema per il paese: i costi della burocrazia, da tempo ritenuti i principali responsabili della difficoltà nel fare impresa in Italia. Il sistema produttivo e il welfare nazionale ne risentono pesantemente perché gli oneri e gli adempimenti burocratici sono sempre a carico di cittadini e imprese. Mentre il Rapporto Doing business della Banca mondiale sostiene che l’efficienza burocratica costituisce uno dei principali fattori di competitività dei sistemi produttivi nazionali e locali, anche più importante dei livelli di tassazione, alcuni studi stimano che il costo per gestire i rapporti con la PA in Italia si attesta sui 150 mld. Alcuni passi avanti sono stati fatti supportati da norme nazionali e regionali che impongono elevati standard di qualità dei servizi e delle prestazioni pubbliche, semplificazione degli adempimenti, riforma del sistema del governo locale e regionale. Per approfondire visita LaVoce.info 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: l’aggiornamento sui numeri di occupati e disoccupati 

A marzo 2023 la crescita dell’occupazione rispetto al mese precedente (+22 mila) porta gli occupati a 23milioni 349mila. Rispetto allo stesso periodo del 2022 il numero è superiore di 297mila unità. Su base mensile, il tasso di occupazione e di inattività sono stabili – 60,9% e 33,8% rispettivamente – mentre quello di disoccupazione cala al 7,8%. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%. Questo stabilità del numero di inattivi – tra i 15 e i 64 anni – è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Per approfondire leggi la Nota dell’Istat.  

Barometro CRIF: domanda di prestiti in aumento ma con richieste più moderate 

L’ultimo aggiornamento del barometro Crif rileva una dinamica positiva per le richieste dei finanziamenti personali pari al +7,2%. Diminuiscono però gli importi richiesti per via della propensione delle famiglie verso crediti rateali moderati. La fascia d’età coinvolta nella dinamica positiva risulta essere quella tra i 45 e i 54 anni. Le finalità sono legate soprattutto a viaggi, acquisto di mezzi di trasporto ecologici e polizze assicurative. Per approfondire visita la pagina Crif dedicata. 

Banca d’Italia e la cultura finanziaria: un ciclo di incontri ne promuove la consocenza 

“In viaggio con la Banca d’Italia”, così l’iniziativa dell’Istituto di via XX Settembre per promuovere la cultura finanziaria. Un ciclo di incontri per raccontare la banca centrale e aprire un dialogo diretto con persone, imprese e istituzioni. Il progetto a tappe, orientato a coinvolgere i territori e le comunità locali, nei prossimi mesi toccherà altre 12 città: oltre a Bari, città che ha inaugurato il ciclo, saranno coinvolte anche Genova, Trieste, Cagliari, Palermo, Napoli, Firenze, Torino, Bologna, Venezia, Ancona, Milano e Roma. Qui la pagina curata dalla Banca d’Italia dedicata all’iniziativa. 

Eurostat: nel 2022 il 7% degli occupati UE ha lavorato per un numero maggiore di ore 

Nella Giornata Internazionale dei Lavoratori l’Unione Europea ha pubblicato delle statistiche sulla modalità e quantità di lavoro nell'UE. I dati rilevano che, nel 2022 il 7% degli occupati ha lavorato per un numero maggiore di ore (in media 49 ore o più a settimana). I lavoratori autonomi risultano coloro che hanno trascorso più ore lavorando (30% del totale dei lavoratori autonomi) rispetto ai dipendenti (4% del totale dei dipendenti). Inoltre, gli orari di lavoro lunghi erano più comuni tra i lavoratori qualificati dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca (28% del totale dei lavoratori qualificati dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca) e dei dirigenti (24%) rispetto a qualsiasi altro gruppo professionale principale. Qui per approfondire i dati di Eurostat.

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confartigianato: nonostante la crisi energetica il PIL in Italia cresce più dell’Eurozona  

Nel mese di aprile si è assistito alla risalita dell’inflazione energetica: +16,7% (+10,8% a marzo) a fronte del +2,5% in Eurozona. Tuttavia segnali di resilienza vengono registrati sulla dinamica del PIL. Nel primo trimestre 2023 il PIL in Italia cresce dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2022, a fronte del +0,1% di Eurozona, del +0,2% della Francia e della crescita zero della Germania. Performance particolarmente rilevante se si pensa alla crescita dei prezzi energetici che ha avuto ed ha ricadute su famiglie e imprese. Altri segnali positivi riguardano gli investimenti e l’occupazione a sottolineare la solidità del sistema produttivo italiano: nel 2022 gli investimenti sono saliti del 9,4%, un ritmo più che doppio del +4,0% dell’Ue a 27; Dinamica positiva anche per la domanda di lavoro, in modo particolare per quello stabile. A febbraio 2023 gli occupati salgono di 352mila unità in 12 mesi. Sulla pagina dell’Ufficio Studi di Confartigianato è possibile approfondire i contenuti dello studio.   

Confcommercio: la partecipazione maschile e femminile al mondo del lavoro 

Partendo dai dati Eurostat, l’Ufficio studi di Confcommercio, nella settimana della Festa del Lavoro, è intervenuto nel dibattito su lavoro e occupazione, in particolare sul tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nei confronti di altre realtà internazionali, l’Italia risulta un po' fanalino di coda. Guardando i dati del 2019 infatti, ancor prima della crisi pandemica, si può rilevare che l’Italia risulta sostanzialmente allineato per ciò che riguarda la partecipazione maschile al mondo del lavoro, mentre la distanza è ampia se guardiamo alla componente femminile. Per quanto concerne gli uomini, se in Europa poco più del 69% della popolazione maschile tra i 15 e i 74 anni era presente nel mondo del lavoro, in Italia questa quota si collocava, nel 2019, al 66,3%. La distanza tra UE e Italia invece si modifica pesantemente e in maniera peggiorativa se si prende in esame la componente femminile. In Italia solo il 49% delle donne tra i 15 ed i 74 anni partecipava, sempre nel 2019, al mondo del lavoro a fronte di una media del 58,3% nella UE27. Qui per approfondire sul sito di Confcommercio. 

 

Innovazione 

 

Consip: dall’ e-procurement dati in crescita nel primo trimetre 2023  

Valgono 6,7 miliardi di euro gli acquisti effettuati nel primo trimestre del 2023 dalle Pa sui diversi strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione da Consip. L’e-procurement rappresenta una leva essenziale per la crescita dell’economia, la modernizzazione dei processi amministrativi e la riduzione della spesa pubblica. Nella PA si assiste ad una dinamica vivace rispetto allo strumento che registra un aumento dl 22% rispetto allo scorso anno. “Tra gli strumenti più utilizzati – si legge sul sito di Consip - si segnalano i contratti su Convenzioni/Accordi quadro (in particolar modo del settore ICT) - con un valore degli acquisti di quasi 3,2 mld/€ (+29% vs I trim 2022) - e il Mercato elettronico della PA - Mepa, con un valore che sfiora gli 1,7 mld/€ (in linea con quello del I trim 2022). In forte crescita (+52%) l’utilizzo del Sistema dinamico di acquisto – Sdapa, con un valore di oltre 1,1 mld/€”. Qui per un approfondimento sul sito di Consip. 

 

Gender equity  

 

Parità di genere nel settore Moda: solo due donne su 10 nei CdA 

Sul fronte della parità di genere, l’Italia è ancora lontana dalla media internazionale: solo due donne su dieci siedono infatti nei consigli d’amministrazione delle aziende fashion. Un dato molto diverso dalla media europea in cui la presenza femminile nei board del settore si attesta al 33%. I dati emergono dalla fotografia scattata dall’evento “Donne e Moda: il barometro 2023”, promosso da PwC Italia in collaborazione con Il Foglio della Moda. Sebbene le addette nel mondo della moda e dell'abbigliamento siano numerose, le figuri apicali femminili nelle aziende sono ancora ridotte. Nel Tessile-Abbigliamento, se si incentra l'analisi sul solo segmento femminile (donne su totale donne), si rileva come quasi 7 donne su 10 (69,2%) siano operaie, a fronte di un 26,9% di impiegate, uno 0,9% di quadri e di uno 0,3% di dirigenti. Qui per un approfondimento.

 

Enti locali 

 

Finanza comunale: come intervenire dopo i riscontri della Corte Costituzionale

In che modo è possibile intervenire sull’assetto della finanza comunale per tenere conto dei rilievi della Corte? L'articolo pubblicato su LaVoce.info parte dalla sentenza della Corte costituzionale che raccomanda al governo di correggere la struttura del Fondo di solidarietà comunale, che oggi prevede trasferimenti vincolati su particolari obiettivi e ipotizza due strategie per rispondere ai rilievi e garantire i servizi. “La prima – si legge nell’articolo - è quella di mantenere i vincoli di destinazione sulle risorse per il potenziamento dei servizi socio-educativi, ma facendole confluire in fondi perequativi speciali (quelli previsti dall’articolo 119 comma 5 della Costituzione), che resterebbero distinti dall’Fsc. In alternativa, queste risorse potrebbero fin da ora restare nell’Fsc, nella perequazione ordinaria (Fondo standard), ma coerentemente con le indicazioni della Corte, andrebbero rimossi immediatamente i vincoli di destinazione sui tre servizi socio-educativi”. Per approfondire si rimanda al sito de LaVoce.info.

 

Mondo MEF 

 

Mef: ad aprile il fabbisogno del settore statale è di 11,7 miliardi 

Con un Comunicato Stampa del 3 maggio 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che nel mese di aprile 2023 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 11.700 milioni, contro i 6.47 del mese di aprile 2022. Tale aumento è giustificato dall’erogazione dell’assegno unico e alla rivalutazione delle pensioni. Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato sono disponibili le informazioni sul saldo del settore statale del mese di marzo 2023. Qui il Comunicato Stampa del Mef.