Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

La pandemia ha rivelato la centralità del settore pubblico nel proteggere la qualità della nostra vita.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri durante l’incontro per la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.  

 

Il Dibattito delle Idee 

STEM: superare il divario di apprendimento tra bambini e bambine si può  

Stereotipi trasmessi da genitori, insegnanti e dalla società in genere sarebbero alla base di questo squilibrio che può essere superato attraverso mirate pratiche didattiche. Se, per esempio, l’insegnamento si focalizza sulla risoluzione dei problemi, coinvolgendo gli studenti in discussioni e dando loro un modello di intelligenza malleabile, il divario di genere può ridursi. Metodologie didattiche innovative sono alla base di un progetto di ricerca fondato sull’apprendimento attivo e cooperativo. Un articolo de La Voce ne approfondisce i tratti più importanti. Qui l’articolo integrale. 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat, nel 2020 calo occupazionale senza precedenti 

Nel 2020 si osserva un calo dell'occupazione, in media annua, "senza precedenti" (-456 mila, -2,0%), associato alla diminuzione della disoccupazione e alla forte crescita del numero di inattivi. Lo indica l'Istat diffondendo i dati sul mercato del lavoro del quarto trimestre dell'anno, segnato dalla pandemia. In particolare, la diminuzione delle posizioni dipendenti (-1,7%) e del monte ore lavorate (-13,6%), così come l'aumento del ricorso alla Cig (+139,4 ore ogni mille lavorate), sono più marcati nel comparto dei servizi rispetto a quello dell'industria. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat, produzione industriale in aumento +1,0% a gennaio 

A gennaio 2021, l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,0%. Secondo l’Istituto di statistica, l’incremento congiunturale della produzione industriale consolida la lieve crescita del mese precedente. Il dato positivo di gennaio è riferito ai principali comparti, con un +1,2%, per quelli di consumo. Si osserva invece una diminuzione nel comparto dell’energia (-0,8%). Nella media degli ultimi tre mesi, d’altra parte, la dinamica congiunturale complessiva rimane negativa (-1,7%).  Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat, nel 2020 l'export delle regioni in calo di quasi il 10% 

Nel 2020, rispetto all’anno precedente, l’export delle regioni italiane registra una contrazione marcata (-9,7%) e diffusa a livello territoriale: rispetto alla media nazionale, è più ampia per le Isole (-30,4%) e, in misura minore, per il Nord-ovest (-10,8%), più contenuta per Centro (-8,5%), Nord-est (-8,2%) e Sud (-6,4%). La contrazione ha interessato tutte le regioni italiane ad eccezione del Molise (+26%). Lo rileva l'Istat che afferma che l'export ha registrato una dinamica congiunturale positiva. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat, cambia la rilevazione sulle forze di lavoro nel 2021 

Il 2021 si apre con importanti novità per la rilevazione sulle Forze di lavoro, che dall’inizio degli anni ’50 fornisce le stime ufficiali degli occupati e delle persone in cerca di lavoro e altre fondamentali informazioni sull’andamento del mercato del lavoro. Il Regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo, in vigore dal 1° gennaio 2021, stabilisce requisiti più dettagliati e vincolanti per le statistiche europee su persone e famiglie basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, con l’obiettivo di migliorarne l’armonizzazione. Qui e qui per approfondire.

 

OCSE, PIL Italia 2021, stime al ribasso 

L’OCSE, in un aggiornamento del suo Economic Outlook, ha ritoccato al ribasso la previsione di rimbalzo del PIL italiano di quest'anno prevedendo un + 4,1% sul 2021 e una diminuzione dello 0,2% rispetto a quanto indicato lo scorso dicembre. Per il 2022, l’Ocse ha rivisto al rialzo di 0,8 punti la previsione di crescita, al più 4%. L'OCSE prevede una crescita del PIL globale al 5,6% quest'anno, una revisione al rialzo di oltre 1 punto percentuale dalla sua proiezione nel dicembre 2020 e del 4% nel 2022. Una ripresa economica globale è in vista, ma secondo l'OCSE è fondamentale un'implementazione della vaccinazione più rapida ed efficace in tutto il mondo. Qui per approfondire.

 

Istat, il rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) 

"Lo scoppio della pandemia ha colpito il sistema economico italiano in forme e intensità allarmanti e imprevedibili". Lo sostiene l'Istat nell'ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes), a 10 anni dall'avvio del progetto. Il crollo dei livelli di attività economica ha avuto effetti negativi sul reddito, sul potere d'acquisto e soprattutto sulla spesa per consumo. La stima preliminare per il 2020 parla di oltre 5,6 milioni di individui in condizione di povertà assoluta in Italia, con un'incidenza media pari al 9,4%, dal 7,7% del 2019: si tratta dei valori più elevati dal 2005. La povertà cresce soprattutto al Nord, area particolarmente colpita dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4%. L’Istat rileva inoltre che il divario dell'Italia con l'Europa sull'istruzione continua ad ampliarsi, sottolineando come la pandemia abbia acuito le disuguaglianze. Nel secondo trimestre 2020 sale al 23,9% la quota di giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano (NEET), (21,2% nel secondo trimestre 2019). Qui la Nota dell’Istat. 

 

Banca d’Italia, a gennaio in frenata i prestiti a famiglie e imprese. Sofferenze in calo del 19,3% 

A gennaio i prestiti al settore privato sono cresciuti del 4,3% sui dodici mesi mentre i prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,2% e quelli alle società non finanziarie sono aumentati del 7,2%. Lo ha comunicato la Banca d'Italia nella sezione "Banche e moneta: serie nazionali", evidenziando che i depositi del settore privato sono cresciuti del 12,3% sui dodici mesi, mentre le sofferenze sono diminuite del 19,3% sui dodici mesi. Qui la Nota di Banca d’Italia. 

 

Istat, in rialzo i prezzi alla produzione industriale 

A gennaio 2021 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,4% su base mensile e diminuiscono dello 0,3% su base annua. Sul mercato interno i prezzi segnano un rialzo congiunturale dell'1,7% e un calo tendenziale dello 0,4%. I dati comunicati dall’Istat, indicano che fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati, interessano il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+2,5% mercato interno, +2,4% area euro). I prezzi alla produzione delle costruzioni crescono dell'1,2% su base mensile e del 2,7% su base annua. Infine, nel quarto trimestre 2020 i prezzi alla produzione dei servizi aumentano dello 0,3% sul trimestre precedente e diminuiscono su base annua dello 0,8%. Qui la Nota dell’Istat. 

La Voce degli Stakeholder 

 

Federmeccanica, nel 2020 produzione metalmeccanica in calo    

Nel 2020 la produzione metalmeccanica si è ridotta del 13,4% in confronto all’anno precedente. Il comparto più penalizzato risulta essere quello degli autoveicoli con un -20,6%. Si registra inoltre un crollo dell’export verso i principali partner europei: Germania (-8,4%), Francia (-14,5%), Regno Unito (-11,5%), Spagna (-18,8%), rispetto al 2019. Sono i dati risultanti dall’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica, giunta alla sua 157ª edizione. In particolare, nel quarto trimestre del 2020 l’attività produttiva metalmeccanica ha registrato una crescita dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e con un +0,2%, si è confermata sugli stessi livelli del quarto trimestre del 2019. Qui per approfondire. 

 

Filiera del vino, export a 6,9 miliardi, -2,2% nell’anno del Covid 

Oltre 150 milioni di litri di vino in più rispetto allo scorso anno giacciono invenduti nelle cantine italiane per effetto della chiusura di ristoranti, bar ed enoteche in Italia e all’estero che ha fatto crollare i consumi. Raggiungono quota 6,29 miliardi di euro le esportazioni di vino italiano nel 2020, un risultato che segna un meno 2,2% rispetto al 2019, ma un +0,8% rispetto al 2018. E’ quanto affermato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, che descrivono il complicato anno del comparto. Qui per approfondire 

 

Confartigianato, nel 2020 il comparto dei Servizi diminuisce del 12,1% 

Nell’arco dell’intero 2020 il fatturato dei Servizi scende del 12,1%, calo più pesante rispetto a quelli di manifattura (-11%) e costruzioni (-7%). La crisi del turismo e le restrizioni alla mobilità per contrastare la pandemia hanno determinato un crollo del 42,5% del fatturato dei servizi di alloggio e di ristorazione, a cui si associano la caduta del 76,3% dei ricavi delle agenzie di viaggio e tour operator e la flessione del 17,5% di del fatturato nel trasporto e magazzinaggio. Lo rileva il Centro Studi di Confartigianato. Qui per approfondire. 

 

Coldiretti: consumi, persi 130 mld a un anno dal primo lockdown 

L’emergenza Covid taglia di quasi 130 miliardi i consumi degli italiani che crollano dell’11,8% nel 2020, rispetto all’anno precedente, e toccano il minimo dall’ultimo decennio per effetto delle restrizioni adottate per combattere la pandemia. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat ad un anno dal primo lockdown. A far registrare il risultato più negativo, rileva la Coldiretti, sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2%. Qui la Nota di Coldiretti. 

  

FederlegnoArredo, per la filiera contrazione del 10,8% nel 2020 

La filiera italiana del legno-arredo chiude il 2020 con una contrazione del business pari a -10,8% rispetto all’anno precedente, secondo i dati elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo. Dopo i dati pesantemente negativi del primo semestre dell’anno emerge che i mesi estivi sono stati fondamentali per recuperare in termini di fatturato e vendite quanto perso in precedenza. Per il mese di aprile 2020 si stimavano perdite fra il 35 e il 45% rispetto ad aprile 2019, mentre a giugno si prevedeva una chiusura a fine anno del -16%. Qui per un approfondimento. 

  

Confesercenti: Covid, nel 2020 sparite 4mila imprese guidate da donne 

La pandemia interrompe la corsa dell’imprenditoria femminile. A fine 2020 si registra un calo dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di 4mila attività in meno rispetto al 2019. Per l’imprenditoria femminile, si tratta della prima battuta d’arresto in sei anni, soprattutto tra le imprenditrici più giovani. È quanto emerge dalle elaborazioni condotte dall’Ufficio Studi Confesercenti. Le attuali 154mila attività di giovani donne sono l’11,52% del totale, mentre nel 2019 erano il 12,02%. Qui per approfondire 

  

Confesercenti, il Covid è costato 183 miliardi di Pil e 137 di consumi 

Per l’economia e le imprese, il bilancio del primo anno di pandemia è un bollettino di guerra: dal primo lockdown alla seconda ondata, dodici mesi di convivenza forzata con il virus sono costati all’Italia una riduzione di 183 miliardi di euro del Pil e di 137 miliardi per i consumi, di cui 36 da addebitare all’assenza di turisti. È quanto risulta dal dossier “Le imprese nella pandemia: marzo 2020 – marzo 2021”, realizzato da Confesercenti. Qui per approfondire. 

 

Confartigianato, segnali positivi della congiuntura nei primi mesi del 2021 

Al miglioramento del clima di fiducia delle imprese si associa, a gennaio 2021, la crescita della produzione manifatturiera, in aumento dello 0,5% rispetto al precedente mese di dicembre. E’ quanto emerge nell’ultima Elaborazione Flash dell’Ufficio Studi di Confartigianato. il nuovo report evidenzia che dieci settori manifatturieri hanno recuperato i livelli pre-crisi, con un volume della produzione che a gennaio 2021 è superiore a quello di febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia. Qui per approfondire 

Innovazione 

 

Nomisma, salto digitale in 2020, 8 su 10 online 

Il 2020 è stato l'anno del balzo in avanti nel digitale per l'Italia: 8 italiani su 10 navigano in rete e il 70% ha fatto un acquisto online. E’ la fotografia realizzata da Nomisma nel nuovo Data Hub, l'indicatore sintetico che identifica la Digital Attitude, la propensione all'utilizzo di strumenti digitali e nuovi comportamenti. Nel primo semestre dell'anno sono schizzate le vendite di device digitali: +53% per i computer e +69% per le visual cams, rispetto allo stesso periodo del 2019. L'eGrocery è aumentato del 134% rispetto al 2019. Boom anche per l'identità digitale: nel 2020 sono state erogate 17,5 milioni di SPiD. Qui per approfondire 

 

Politecnico di Milano, i pagamenti digitali in Italia valgono 268 miliardi 

 Un pagamento su tre in Italia avviene in digitale, cioè un terzo del totale transato nel 2020. Calano i consumi ma crescono i pagamenti contactless (+29%) e via smartphone e wearable (+80%) in negozio. Lo smartphone diventa il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il pc. I pagamenti digitali in Italia nel 2020 valgono 268mld di euro. Sono i dati emersi dalla nuova edizione dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. Nonostante un calo generalizzato dei consumi di oltre il 13%, i pagamenti digitali nel 2020 hanno toccato quota 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore totale. Qui per approfondire 

Gender equity 

 

Eurostat, la retribuzione oraria lorda delle donne è del 14,1% inferiore a quella degli uomini 

Nel 2019, la retribuzione oraria lorda delle donne era in media del 14,1% inferiore a quella degli uomini nell'UE. Il divario retributivo di genere, osserva Eurostat, mostra la differenza tra la retribuzione oraria lorda media di uomini e donne espressa come percentuale della retribuzione oraria lorda media degli uomini. Ciò varia tra gli Stati membri dell'UE, con le differenze più elevate osservate in Estonia (21,7%), Lettonia (21,2%), Austria (19,9%) e Germania (19,2%). All'altro estremo della scala, le differenze erano più piccole in Lussemburgo (1,3%), Romania (3,3%), Italia (4,7%) e Belgio (5,8%). Qui per approfondire. 

 

CdL, in Italia il Covid colpisce l’occupazione femminile più che in altri Paesi 

In Italia il calo dell'occupazione femminile durante l'emergenza Covid ha raddoppiato i suoi numeri rispetto alla media UE in termini di posti di lavoro persi. Da Aprile a Settembre 402mila posti di lavoro. È quanto emerge dal report “Occupazione femminile: si allarga il divario con l’Europa”, realizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Il report spiega che a fronte di un calo del 4,1% delle addette tra i 15 e 64 anni in Italia, in Europa il numero è sceso del 2,1%. Dopo la Spagna, il nostro è il Paese con la contrazione più elevata. Qui per approfondire. 

 

CNA, imprenditrici, colpite ma non affondate 

Il 2020 è stato un anno particolarmente duro per le donne lavoratrici, sia autonome sia dipendenti. La crisi, infatti, ha picchiato in particolare sulle attività dove sono presenti in maggior misura le donne. Malgrado ciò, più di una imprenditrice o lavoratrice autonoma su due non si è fatta travolgere. E’ quanto emerge da una indagine condotta dal Centro studi CNA, in collaborazione con CNA Impresa Donna, su un campione rappresentativo di iscritte alla Confederazione. CNA rileva che quasi il 40% di questa platea l’anno scorso si è impegnato in maniera proattiva riorganizzando la propria attività. Qui per un approfondimento 

 

Nazioni Unite, la parità di genere si sta allontanando 

Negli ultimi dieci anni il divario occupazionale tra uomini e donne in Europa è sceso di 0,2 punti percentuali. In Italia, nel terzo trimestre del 2020 l’occupazione femminile era inferiore a quella maschile di 20 punti percentuali. Le donne hanno maggiormente sofferto della crisi causata dal Covid-19: la perdita occupazionale da dicembre 2019 a dicembre 2020 è stata di 312 mila lavoratrici, più del doppio dei 132 mila posti di lavoro persi dagli uomini. A segnalarlo, sono gli indicatori degli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”, nell’Unione Europea, secondo i quali ci stiamo allontanando dall’obiettivo della parità di genere, mentre il “Global Gender Gap Index 2020”, afferma che per raggiungere la parità di genere nel mondo sono ancora necessari 99,5 anni. Qui per approfondire. 

  

Consob-Bankitalia: poche donne al vertice delle imprese, ma bene le quote rosa 

In Italia aumenta il peso delle donne nei cda delle società quotate ma resta esiguo il numero di coloro che raggiungono i posti di comando. Lo rileva il rapporto dell'Osservatorio interistituzionale sulla partecipazione femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società italiane, realizzato da Consob e Bankitalia. La crescita della presenza femminile è significativa nei cda delle società in cui sono previste quote di genere: a fine 2019 era pari al 39% nelle quotate e al 33% in quelle a controllo pubblico. Nelle società quotate solo il 2% delle donne ricopre però il ruolo di amministratore delegato. Qui per un approfondimento 

 Enti Locali 

Firmato il  Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale 

E' stato firmato ieri, 10 marzo, il Patto per gli statali con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e i Segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil). Dentro anche le nuove regole per lo smart working. Qui per leggere la Nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mondo MEF 

 

MEF, online le statistiche sulle dichiarazioni fiscali IRES e IRAP per l’anno di imposta 2018 

Il Dipartimento delle Finanze del MEF ha pubblicato le statistiche relative alle dichiarazioni IRES e IRAP relative al periodo d’imposta 2018 (presentate negli anni 2019 e 2020). Per quanto concerne l’IRES, le dichiarazioni delle società di capitali sono state 1.229.010, in crescita rispetto all’anno precedente (+2,6% rispetto alla precedente annualità). Ai fini IRAP, Il numero dei soggetti che hanno presentato la dichiarazione Irap per l’anno d’imposta 2018 è pari a 3.710.017 (-2,9% rispetto al 2017). L’89,7% delle società di capitali è costituito da società a responsabilità limitata. Qui la Nota del Mef. 

 

Mef, relazione sul Benessere equo e sostenibile per il 2021  

Il Mef comunica che è stata trasmessa alle competenti commissioni parlamentari la Relazione Bes. La Relazione, analizza l'evoluzione degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile sulla base degli effetti dell’ultima Legge di Bilancio, al fine di evidenziare il rapporto tra le politiche pubbliche e il benessere, inteso in chiave multidimensionale e non solo in termini economici. Dall’andamento degli indicatori monitorati nella Relazione, emerge come la pandemia abbia pesato sul benessere economico dei cittadini, sull’inclusione sociale, di genere e territoriale, sebbene i danni siano stati limitati dalle politiche di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Qui per approfondire.