Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

La ripresa economica europea si gioca sul fattore tempo: velocità di vaccinazione, durata dei nuovi lockdown per contenere la diffuzione del virus, rapidità di diffusione del Next Generation EU. 

Christine Lagarde, Presidente della BCE intervenuta all’evento online Reuters Next 

Il Dibattito delle Idee 

 

L’impatto del Piano di ripresa e resilienza sulla modernizzazione della PA: l’editoriale di FPA 

Il 12 gennaio è stata approvata la bozza del Piano di ripresa e resilienza del Next Generation EU. Il Piano definisce le modalità secondo le quali circa 223 mld saranno impegnati per ridisegnare lo sviluppo del Paese e orientarlo verso una maggiore giustizia sociale ed ambientale. 

Gli assi portanti del Piano, digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale costituiscono le base dell’Agenda 2030 dell’ONU a cui anche l’Italia ha aderito. 

Giovani, sud, riequilibrio territoriale, parità di genere, sostenibilità e innovazione sono alcuni degli ambiti identificati per ridisegnare un futuro nuovo basato su ricerca e sviluppo.  

La prima missione del Piano è dedicata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” che ha come obiettivi fondamentali: la crescita digitale del Sistema Paese; l’innovazione e la competitività del sistema produttivo; il rilancio in chiave sostenibile dei settori del turismo e della cultura. Qui per un approfondimento. 

Studi, ricerche e numeri

 

Il Rapporto CNEL sul mercato del lavoro in epoca Covid 

“La crisi prodotta dal Covid e dai provvedimenti adottati per contrastare l’emergenza sanitaria ha alterato in profondità il funzionamento del mercato del lavoro come dell’economia, con impatti diversificati per settori, per territori e per gruppi sociali, allargando divergenze e diseguaglianze storiche”.  

Sono particolarmente significativi i dati che emergono dal “Rapporto sul Mercato del lavoro e la contrattazione 2020” del CNEL: l’occupazione giovanile è tra le più colpite con 2 milioni di Neet, insieme a quella femminile dove quasi una donna su due è inoccupata. Inoltre, a più di 10 milioni di lavoratori, circa il 77,5% del totale, non è stato rinnovato il contratto a termine, con un aumento significativo della povertà e, la situazione, è destinata molto probabilmente ad accentuarsi e diventare esplosiva con l’interruzione della cassa integrazione e la fine del blocco dei licenziamenti.  

Il Rapporto ha infine evidenziato l’inadeguatezza del sistema scolastico e formativo nella formazione delle competenze. Qui per approfondire 

 

Distretti agroalimentari 2020: i dati di Intesa San Paolo 

L’agroalimentare è il protagonista assoluto del report sull’export dei distretti industriali italiani. L’analisi condotta da Intesa Sanpaolo sulle aree più performanti nelle vendite all’estero, stila la classifica dei distretti più performanti: ben 27 su 31 sono legati al mondo del “Food&Beverage”. 

Scorrendo la lista dei distretti più virtuosi nel 2020 in termini di export, il comparto alimentare emerge occupando quasi integralmente la classifica delle aree con maggior crescita e sostenendo le medie con un +2,3% di vendite nel terzo trimestre, in un momento di grande difficoltà. 

Tra le aree più dinamiche, il report segnala l’alimentare di Parma e del napoletano, le conserve di Nocera, le mele dell’Alto Adige, caffè-confetteria-cioccolato del torinese, l’ortofrutta del barese, l’olio toscano. Complessivamente, però, l’export dei distretti soffre: a causa degli effetti della pandemia, numerose aree hanno registrato effetti negativi. È il caso di metallurgia, automotive, piastrelle, tessile-abbigliamento. Qui e qui per approfondire  

 

Il Covid non risparmia neanche l’occupazione nella cultura 

La crisi innescata dal Covid-19 ha colpito duramente il settore culturale. E gli effetti sull’occupazione si fanno sentire, soprattutto tra i lavoratori autonomi. A titolo di esempio, l’ultima rilevazione dell’International Council of Museums (Icom), aggiornata a ottobre 2020, indica che almeno il 30% dei musei di tutto il mondo ha risposto alle chiusure tagliando personale (il 10% degli istituti lo ha dimezzato). In Italia, con un calo medio dell’occupazione del 2,9% nell’intero settore dei servizi, il settore culturale ha perso il 10,5% delle posizioni lavorative. Le ore lavorate sono diminuite del 14,9% contro un -8,9% nei servizi. Si tratta del peggior calo registrato, dietro a quello del settore turistico. Qui per approfondire 

  

Eurostat: i flussi del mercato del lavoro nel terzo trimestre del 2020 

Durante il terzo trimestre del 2020, il mercato del lavoro in tutta la UE ha registrato una certa ripresa poiché le misure COVID-19 sono state allentate dalla maggior parte degli Stati membri. 

Tra il secondo e il terzo trimestre del 2020, 2,6 milioni di persone nell'UE (il 21,1% di tutti i disoccupati nel secondo trimestre del 2020) hanno trovato un lavoro. Durante questo periodo, 6,9 milioni (56,5%) sono rimasti disoccupati e 2,7 milioni di persone (22,4%) sono diventati economicamente inattivi. Qui per un approfondimento  

  

Produzione industriale in crescita del 2,5% nell'area dell'euro e del 2,3% nell'UE 

Secondo le stime di Eurostat a novembre 2020 rispetto a ottobre 2020, la produzione industriale destagionalizzata è aumentata del 2,5% nell'area dell'euro e del 2,3% nell'UE. Nell'ottobre 2020, la produzione industriale è cresciuta del 2,3% nell'area dell'euro. Nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019, la produzione industriale è diminuita dello 0,6% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'UE. Qui per approfondire 

 

Occupazione e disoccupazione: le stime dell’Istat 

A novembre, dopo la sostanziale stabilità di ottobre, tornano a crescere gli occupati; un incremento si registra anche per gli inattivi, che erano in calo da maggio, mentre si fa più marcata la diminuzione dei disoccupati. 

La crescita dell’occupazione (+0,3%, pari a +63mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). Qui la nota stampa di Istat.  

 

ISTAT: la crisi causata dal Covid fa emergere un quadro molto diversificato delle imprese italiane  

In crisi, resilienti, in sofferenza, in espansione e avanzate: sono questi i cinque profili delle imprese italiane che emergono dalla seconda edizione dell’indagine effettuata dall’Istat su circa 1 milione di imprese, con almeno tre addetti, alle prese con la crisi provocata dal Covid-19.  

Dall’analisi multivariata emergono dei modelli di imprese che l’Istat ha schematizzato in questo modo: 

  1. statiche in crisi ‒ imprese che stanno subendo pesantemente l’impatto dell’emergenza sanitaria e non hanno adottato strategie di reazione ben definite; 
  2. statiche resilienti ‒ unità che non hanno messo in atto strategie di reazione perché non hanno subito effetti negativi rilevanti; 
  3. proattive in sofferenza ‒ unità duramente colpite dalla crisi ma che hanno intrapreso strategie strutturate di reazione; 
  4. proattive in espansione ‒ imprese colpite lievemente che non hanno alterato il proprio sentiero di sviluppo precedente
  5. proattive avanzate ‒ imprese colpite in maniera variabile dalle conseguenze della crisi, ma che nel corso del 2020 hanno aumentato gli investimenti rispetto al 2019.  

Qui per un approfondimento. 

 

 

L’economia italiana in breve: l’aggiornamento mensile della Banca d’Italia 

Il documento propone tavole e indicatori con informazioni congiunturali su indicatori reali e creditizi, statistiche su rapporti con l’estero e finanza pubblica, previsioni su inflazione e crescita. Qui l’aggiornamento mensile. 

 
ISTAT: i dati sul commercio al dettaglio confermano un calo nell’ultimo trimestre del 2020 

Le vendite al dettaglio a novembre 2020 hanno subito un ulteriore ribasso rispetto al mese precedente di circa il 7%. Un timido miglioramento invece registrano le vendite dei beni alimentari con un rialzo dell’1%. Qui il comunicato stampa di Istat. 

 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confcommercio: per le vendite al dettaglio si salvano solo i consumi “anti-covid” 

Dalla contrazione dei consumi e delle vendite che aveva caratterizzato gran parte dei semestri precedenti emergono dei dati incoraggianti solo dai segmenti necessari ad affrontare il prolungato distanziamento, e cioè alimentazione domestica e tecnologia per le comunicazioni che sono riusciti a mantenere un andamento positivo. Il nuovo e profondo acuirsi della crisi rende più concreto il rischio di una depauperazione del sistema imprenditoriale, con molte aziende che, in presenza di un prolungato vuoto di domanda a cui non corrispondono sostegni adeguati, sono già uscite o usciranno dal mercato. Qui per approfondire. 

 

Misery Index Confcommercio: a novembre l’indice di disagio sociale sale dello 0,2

Cresce a 21,2% l’indice di disagio sociale a novembre 2020. 0,2% in più rispetto al mese di ottobre 2020 e la disoccupazione estesa si attesta al 17%.   

Con l’acuirsi della crisi l’area del disagio sociale, ora contenuta dal blocco dei licenziamenti, rischia di ampliarsi nella prossima primavera. Qui Il Report dell’Ufficio Studi di Confcommercio. 

Innovazione

 

L’e-commerce è davvero un settore sostenibile?  

E’ tra i settori che hanno registrato i numeri più alti in termini di crescita da quando il Covid-19 ha inaugurato la crisi sanitaria ed economica più grave degli ultimi tempi. L’e-commerce ha registrato il maggior incremento non solo in termini di profitto ma anche in termini occupazionali.  

Ma se da un lato la Rete rappresenta una parte non trascurabile del mercato del lavoro in Italia, con un contributo del 6,7% sul totale, collocandosi al terzo posto tra i settori economici per contributo alla crescita dell’occupazione, la valutazione del suo impatto sull’occupazione dei settori più coinvolti è più delicata e problematica di quanto si pensi. E ci si domanda se l’automazione dei processi organizzativi, produttivi e distributivi che caratterizza fortemente il commercio elettronico sia davvero un processo sostenibile. Qui per approfondire. 

 Enti Locali 

 

Approvato il Fondo di solidarietà comunale 2021 

Nella seduta del 12 gennaio 2021 la Conferenza Stato-città ha approvato lo schema di decreto per il riparto del Fondo di Solidarietà Comunale – FSC per il 2021. Si tratta di un importante passaggio istituzionale che recepisce alcune novità metodologiche nella determinazione dei Fabbisogni Standard introdotte con la revisione approvata a settembre 2020.  Qui per un approfondimento. 

Mondo MEF 

 

MEF: il gettito delle entrate tributarie nei primi 11 mesi del 2020 gettito è pari a 393,6 miliardi 

Nel periodo gennaio-novembre 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 393.646 milioni di euro, segnando una riduzione di 11.266 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-2,8%). 

La variazione negativa riflette sia il peggioramento congiunturale dovuto alla seconda ondata dell’emergenza epidemiologica, sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Qui il Comunicato stampa del MEF 

 

MEF: 300 mld e circa 2,7 mln le domande di moratorie sui prestiti 

Le domande di adesione alle moratorie su prestiti sono oltre 2,7 milioni, per un valore di circa 300 miliardi, e superano quota 129,5 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace. Qui il Comunicato stampa del MEF.

 

Banca D’Italia: i conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19 

Preoccupazione emerge dai dati della Banca d’Italia divulgati attraverso il Rapporto I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19. Nel primo semestre del 2020 i redditi primari dei settori privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi venti anni, contrastata solo parzialmente dalle misure adottate a sostegno del reddito.  Tra la fine del 2019 e la fine di giugno 2020, la variazione semestrale del debito pubblico in percentuale del PIL ha raggiunto i valori più alti negli ultimi venti anni considerati. Qui la nota della Banca d’Italia.