Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

L’Italia punta a una ripresa significativa, duratura, ma che abbia al centro l’inclusione sociale e la sostenibilità. 

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi,  in occasione della visita a Roma della Presidente della Commissione UE, Ursula Von der Layen 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Interoperabilità del dato, data analytics e competenze digitali: le parole chiave del talk di SOSE al ForumPa2021 

La data driven economy è un asse strategico per la ripartenza dopo impatti economici così importanti come quelli causati dall’emergenza Covid-19. Il talk di SOSE al ForumPa2021 ha convogliato esperienze del pubblico e del privato per raccontare a che punto siamo nella grande sfida che ci aspetta. E’ necessario, secondo gli interventi che si sono tenuti durante l’evento, incentivare l’innovazione digitale, diffondere la cultura del dato ma anche affermare la centralità della user experience nei servizi pubblici: semplificare la fruizione da parte degli utenti implica cogliere l’attenzione delle persone e sviluppare un rapporto di fiducia. Qui per approfondire. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat, fatturato Industria ad aprile +3,3%, sopra i livelli pre-Covid 

Ad aprile 2021 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, è aumentato del 3,3%, in termini congiunturali, rispetto a marzo. Lo comunica l’Istat, osservando che la crescita è più marcata sul mercato interno (+4,0%) rispetto a quello estero (+1,7%). Su base annua, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 105,1%, in ragione del confronto con il dato estremamente basso di aprile 2020. L’Istat sottolinea come il dato “mostra a partire dalla fine dello scorso anno una dinamica congiunturale in continua crescita, salendo ad aprile ben al di sopra dei livelli precedenti la crisi”. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Eurostat, livelli dei prezzi al consumo nel 2020  

Secondo Eurostat, i livelli dei prezzi dei beni di consumo e dei servizi tra gli Stati membri dell'UE, nel 2020 differivano notevolmente: si va dal + 141% della media UE della Danimarca (che ha avuto il livello di prezzo più alto) al 55% trovati in Romania (il livello di prezzo più basso). Nel complesso, i livelli dei prezzi dei beni di consumo e dei servizi nell'UE variano da uno a tre tra lo Stato membro più economico e quello più costoso. I divari più ampi, spiega Eurostat, sono stati ravvisati nei settori della ristorazione e degli hotel e per i generi di alcol e tabacco. Qui per un approfondimento. 

 

Istat: a maggio il saldo commerciale extra-UE scende a 4,77 miliardi 

Dopo i rialzi dei due mesi precedenti, a maggio l’Istat registra, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una diminuzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-4,1%) rispetto alle importazioni (-1,5%). La diminuzione congiunturale dell’export, spiega l’Istat, interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia (+15,5%), ed è generata soprattutto dal calo delle vendite di beni strumentali (-7,7%). Tuttavia, a maggio 2021, l’export segna una crescita su base annua del 43,9%. Nello stesso periodo, l’import registra un rialzo congiunturale molto più ampio (+13,9%), cui contribuiscono in particolare i forti aumenti degli acquisti di energia (+37,6%) e beni intermedi (+15,8%). Qui la Nota dell’Istat. 

 

Eurostat: in Italia nel 2020, la quota di persone al di fuori della forza lavoro è aumentata  

Nel 2020, l’Italia ha raggiunto, all’interno della UE, la percentuale più elevata (35,9%) di persone al di fuori della forza lavoro rispetto alla popolazione totale in età lavorativa. Sono i dati diffusi da Eurostat, che segnalano le persone al di fuori della forza lavoro, ovvero le persone che non sono né occupate né disoccupate, non sono disponibili o no cercano lavoro perché sono iscritte a un corso di istruzione, si prendono cura di un familiare, sono pensionate o a causa di malattia o disabilità. Nella UE, la percentuale di persone al di fuori della forza lavoro come percentuale della popolazione totale in età lavorativa (fascia di età 15-64 anni) ha registrato una tendenza al ribasso: passando dal 32,3% nel 2002 al 26,6% nel 2019 nell'UE. Nel 2020, tuttavia, questa quota è aumentata di 0,5 punti percentuali (pp) al 27,1%. Qui la sezione Comunicati Stampa dell’Eurostat. 

 

Bce, la ripresa si rafforza ma attenzione alle varianti 

L'economia dell'area euro sta gradualmente ripartendo ed è atteso un "netto miglioramento nella seconda metà del 2021, man mano che i progressi nelle campagne di vaccinazione consentono di allentare ulteriormente le misure di contenimento". Lo scrive la Bce nel suo bollettino economico, sottolineando però che permangono ancora delle incertezze legate alla diffusione delle varianti del virus. Nel primo trimestre dell’anno il Pil dell’Eurozona in termini reali si è ridotto ulteriormente, dello 0,3%, collocandosi su un livello del 5,1% inferiore rispetto a quello del quarto trimestre del 2019, prima della pandemia. La Bce conclude, infine, che occorre mantenere condizioni di finanziamento favorevoli per ridurre l’incertezza e rafforzare la fiducia. Qui la Nota di Banca d’Italia. 

 

S&P Global Ratings migliora stime Italia, +4,9% nel 2021 e nel 2022 

S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita per il Pil dell’Italia, stimando un +4,9% sia per il 2021 che nel 2022, per poi passare al +1,8% nel 2023 e al +0,9% nel 2024. Le previsioni precedenti si attestavano al 4,7% quest'anno e al 4,2% nel 2022. Al rialzo anche le previsioni per la crescita della zona euro al 4,4% quest'anno e al 4,5% nel 2022, vedendo una più ampia attuazione dello stimolo fiscale nell'ambito del piano Next Generation EU e una contrazione più debole del PIL nel primo trimestre. «La ripresa si sta spostando verso i servizi, dopo aver iniziato con l’industria, a mano a mano che la maggior parte delle restrizioni all’attività economica vengono rimosse e le famiglie ridimensionano il risparmio», sottolinea l’agenzia di rating. Qui per un approfondimento. 

 

Istat, in crescita la fiducia di consumatori e imprese a giugno 

A giugno 2021, l’Istat stima un marcato aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 110,6 a 115,1) che dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 107,3 a 112,8). L’Istat, osserva che sono in crescita tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori seppur con intensità diverse: il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più decisi (rispettivamente da 116,2 a 126,9 e da 102,6 a 108,1); più contenuta la dinamica del clima personale e di quello futuro (il primo passa da 108,7 a 111,1 e il secondo da 122,5 a 125,5).Per quanto concerne le imprese, l’Istat apprezza un miglioramento della fiducia nella manifattura e, soprattutto, nei servizi. Solo nelle costruzioni l’indice di fiducia diminuisce lievemente. Qui la Nota dell’Istat. 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Coldiretti: il Covid spinge i consumi bio al record storico 

Nel 2020 i consumi di alimenti biologici da parte degli italiani sono cresciuti ed hanno raggiunto la cifra record di 4,3 miliardi di euro, segnando un aumento degli acquisti del 7% rispetto all’anno precedente. Lo rende noto la Coldiretti in occasione del compleanno del biologico a 30 anni del “Regolamento relativo al metodo di produzione biologico dei prodotti agricoli”. I consumi domestici di alimenti biologici grazie alla svolta green e salutista degli italiani “agevolata” anche dall’emergenza Covid, sono cresciuti senza interruzioni ed oggi il biologico, sottolinea la Coldiretti, è nel carrello di circa sette famiglie italiane su dieci (68%). Qui la Nota di Coldiretti. 

 

Confartigianato: servizi, ripresa in ritardo, ricavi a +0,6% nel I trim. 2021 

L’Ufficio Studi della Confartigianato, su dati Istat, registra nel primo trimestre 2021 un moderato incremento congiunturale (+0,6%) del fatturato delle imprese dei servizi ed anche in termini tendenziali, con un lieve miglioramento (+1,6%), il primo dopo quattro flessioni consecutive. Maggiormente influenzate dalle restrizioni alla mobilità delle persone e più legate alla domanda turistica, quali agenzie di viaggi, alloggio e ristorazione, trasporto marittimo e aereo, segnano ancora un ritardo dei fatturati a livello pre-Covid. All’opposto, si osserva un marcato dinamismo su base tendenziale per il commercio di autoveicoli e le attività di corriere (+21,5%), quest’ultime stimolate dall’ulteriore rafforzamento nel primo trimestre del 2021 del boom del commercio elettronico (+38,2% tendenziale, a fronte del +34% del 2020). Qui per approfondire. 

 

La Brexit taglia del 10,4% l’export del cibo Made in Italy  

Calano le vendite di prodotti alimentari italiani in Gran Bretagna, in diminuzione del 10,4% per effetto delle limitazioni imposte dalla Brexit. E’ quanto si rileva da una analisi della Coldiretti in riferimento al braccio di ferro tra Unione Europa e Gran Bretagna sui prodotti alimentari, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi quattro mesi del 2021 rispetto all’anno precedente. Le criticità maggiori, per chi esporta verso il Regno Unito, precisa Coldiretti, interessano le procedure doganali e riguardano anche l’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. Difficoltà che mettono a rischio i 3,4 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari annue di prodotti italiani. Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

L’e-commerce cresce ancora +6%, ma il 30% di aziende è ancora “no digital” 

L’e-commerce italiano ha raddoppiato le vendite attraverso i canali digitali passando dal +2,5% del 2019 al +6% del 2020. La pandemia ha accelerato l’adozione dell’e-commerce nel B2B: il 55% delle aziende italiane B2B, con fatturato pari o superiore a 2 milioni di euro, è infatti attivo nelle vendite online con un proprio sito e-commerce o tramite i marketplace B2B. Vi è però ancora un 29% di aziende italiane seller B2B “no digital”, quota cresciuta nell’ultimo anno di tre punti percentuali. Qui per un approfondimento.  

 

Digital home: aumenta l’uso dei servizi digitali ma anche i timori per la violazione della privacy 

Sebbene la pandemia abbia sensibilmente accelerato i processi di digitalizzazione degli italiani portando a sperimentare i benefici e le sfide della connettività, oggi più che mai anche nel contesto domestico, dall’altro canto, la crescita dei servizi online ha acuito le paure e le preoccupazioni legate a possibili violazioni della privacy e all’impatto delle tecnologie sul proprio benessere psicofisico. Allo stato dei fatti, il 50% degli italiani risulta maggiormente preoccupato rispetto al passato per le conseguenze dell’utilizzo di internet. È quanto emerso dalla ricerca di EY Digital Home Study, condotta a livello internazionale, per esplorare come cambiano i comportamenti e le attitudini dei consumatori verso la tecnologia, i media ed i servizi di telecomunicazione. Qui per approfondire. 

 

Pnrr: 50 miliardi a digitale e banda ultralarga, via libera dalla UE 

Semaforo verde da parte della UE all’Italia per il Pnrr, che porterà nelle casse dello stato ben 191,5 miliardi di euro di fondi. Al digitale è destinato i il 25% del piano, pari a 47,5 miliardi, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione e che verranno così suddivisi: 5,3 miliardi per la banda ultralarga e 5G; oltre 6 miliardi per la PA digitale, per una nuova spinta dal cloud alla trasformazione; 18,5 miliardi per rinnovare la Sanità, prevedendo il digitale come pilastro portante; 6,6 miliardi il rilancio in chiave digitale della Cultura e del Turismo; infine, 1,4 miliardi per Stem e imprenditoria femminile. Qui per un approfondimento. 

 

Gender equity 

 

Le quote di genere migliorano i servizi pubblici 

Le leggi Golfo-Mosca e Severino, oltre a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di rappresentanza, hanno anche migliorato le performance delle imprese pubbliche. Infatti, con le due riforme che intervengono sulla governance societaria, nei Cda delle società a controllo pubblico è aumentata la quota di donne e diminuita quella dei politici, e, a trarne beneficio, sono stati anche i risultati aziendali. In un recente lavoro sono stati analizzati gli effetti di queste riforme mettendo a confronto (con il metodo delle “differenze nelle differenze”) le imprese a controllo pubblico con quelle partecipate con quote di minoranza, e studiato l’effetto causale delle riforme in termini di performance dell’impresa e di qualità dei servizi resi. Qui per un approfondimento. 

 

Enti locali 

 

Forum PA: nel 2021 cresce la digitalizzazione delle città italiane 

Nel 2021 sono 49 i Comuni capoluogo digitalmente maturi, 14 in più rispetto al 2020. Il dato emerge dall’indagine realizzata da FPA per Dedagroup Public Services e presentata al FORUM PA 2021 che analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social. Le città italiane digitalmente più mature si trovano soprattutto nelle regioni del Nord e sono di grandi dimensioni. Qui per approfondire. 

 

Comuni: Corte dei Conti, ok gestione 2019-2020 nonostante gli effetti della crisi 

“Attraverso l’analisi della gestione di cassa dei Comuni si è rilevato che nell’esercizio 2020 non si sono manifestate le tensioni temute per effetto della crisi sanitaria”. Lo certifica la Corte dei Conti nella “Relazione sulla gestione finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane per gli esercizi 2019-2020”. Il documento mette in luce lo stato della finanza locale di oltre 7.200 Amministrazioni e i risultati complessivi, provenienti dall’esame dei rendiconti finanziari riversati nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche della Ragioneria generale dello Stato, sono conformi alle attese per l’insieme di enti presi in esame (7.135 Comuni; 75 Province; 14 Città metropolitane) con riferimento al biennio 2018-2019. Qui il Comunicato Stampa della Corte dei Conti.

 

Mondo MEF

 

Mef – AdE: Sostegni bis automatici per 1,8 milioni di partite Iva. Erogati 5,2 miliardi di euro con bonifici e crediti d’imposta 

Sono stati disposti i pagamenti dei contributi a fondo perduto riconosciuti in via automatica dal Decreto Sostegni bis per circa 1,77 milioni di beneficiari con partita Iva, colpiti dall'emergenza epidemiologica "Covid-19", già beneficiari del contributo previsto dal primo decreto Sostegni (Dl n. 41/2021). Lo hanno comunicato il Mef e l’Agenzia delle entrate con una nota congiunta. Si tratta dei sostegni automatici indirizzati ai contribuenti che già avevano fatto richiesta per il primo bonus previsto dal decreto Sostegni a marzo scorso. A questi bonifici si sommano inoltre circa 38mila crediti d’imposta, per circa 166 milioni di euro, che vengono riconosciuti, sempre in via automatica, agli operatori che avevano scelto questa modalità di erogazione. In totale sono quindi oltre 1,8 milioni i beneficiari del nuovo contributo automatico per un totale di 5,2 miliardi di euro. Qui il Comunicato Stampa del Mef. 

 

Mef: ancora in calo il contenzioso tributario 

Prosegue il calo del contenzioso tributario: nel primo trimestre 2021 sono in diminuzione del 49% i nuovi ricorsi e le pendenze si riducono di circa il 9%, secondo i dati diffusi dal MEF. Crescono le definizioni (+39%) e le udienze svolte con modalità telematiche raggiungono il 20% del totale. Alla data del 31 marzo 2021 le controversie tributarie pendenti, pari a 313.943, sono diminuite dell’8,73% rispetto al 31 marzo 2020; anche il raffronto con il dato del 31 dicembre 2020 registra, una diminuzione del 9,15%. Nel primo trimestre 2021, le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, pari a 25.044, risultano in diminuzione del 48,76% rispetto all’analogo periodo del 2020. Le controversie definite, pari a 56.652, registrano un aumento tendenziale del 39,15%. Qui il Comunicato Stampa del Mef.