Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Perché la diversità? Perché le donne a bordo? Perché tutte le ricerche e gli studi economici dimostrano che le aziende che abbracciano la diversità hanno più successo. Questo è vero negli affari, nella politica e nella società nel suo insieme.

La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Layen, in occasione dell’European Women on Boards’ Gender Diversity Award.

Il Dibattito delle Idee

 

C’è bisogno di realismo nel riformare il Patto di stabilità

Il 19 ottobre scorso, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica sulla riforma del Patto di stabilità, al fine di stimolare il dibattito pubblico e acquisire un certo grado di consapevolezza di percezioni e orientamenti sull’argomento. Si torna quindi a parlare di riforma del Patto di stabilità e crescita e di come attrezzare l’economia europea per le sfide del futuro. Un dibattito non facile, ma decisivo. La questione di fondo riguarda la capacità economica di cui i paesi europei devono dotarsi per far fronte alle sfide della trasformazione delle economie nella direzione verde e digitale, delle emergenze imposte dai cambiamenti climatici, della riduzione delle disuguaglianze, del necessario incremento della capacità di resilienza socioeconomica dei nostri Paesi. Tutti fattori che richiedono, e richiederanno sempre più nel prossimo futuro, grandi investimenti e riforme. Ma non va dimenticato che bisogna anche convincere i mercati finanziari della sostenibilità delle scelte che si faranno perché senza il loro consenso il nuovo Patto di stabilità da solo non si regge. Qui l’analisi di Salvatore Zecchini, docente di Politica economica Internazionale, pubblicata su Formiche.net

Studi, ricerche e numeri

 

Confindustria: caro energia, rischio frenata nel I° trimestre, -0,8% sul PIL nel 2022

“Con gli attuali prezzi abnormi dell’energia, i margini erosi, la scarsità di commodity e l’aumento dei contagi, il rischio è che il PIL subisca uno stop nel 1° trimestre: almeno -0,8% l’impatto del caro-energia sul PIL del 2022”. Assistiamo ad una "risalita a forte rischio. A inizio 2022 si sono fatte più fitte le nubi, addensatesi già a fine 2021 sulla risalita del PIL italiano, stimato in frenata nel quarto trimestre". A lanciare l'allarme è il Centro Studi di Confindustria, che ha sottolineato come il rincaro dell'energia colpisce l'industria italiana, mentre gli elevati contagi frenano i consumi di servizi. Qui per approfondire.

Banca d’Italia: 7.400 imprese fallite in 2020, meno del periodo pre-Covid

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sull'economia italiana, con un calo del PIL dell'8,9 percento nel 2020. Tuttavia, rispetto al 2019, ci sono stati meno fallimenti e, più in generale, meno uscite dal mercato delle imprese: nel 2020 hanno avviato una procedura concorsuale liquidatoria poco meno di 7.400 imprese, a fronte di quasi 11.000 nel 2019 (un calo di circa un terzo). Lo comunica la Banca d'Italia con la nota "L'impatto del Covid-19 sui fallimenti e le uscite dal mercato delle imprese italiane". Tale riduzione, si legge, è "riconducibile a un ampio insieme di misure di sostegno adottate dal governo". In assenza dell'intervento, secondo l'elaborazione di alcuni scenari di evoluzione dei fallimenti a breve termine, il numero avrebbe potuto superare le 12.000 unità, quasi 4.800 in più rispetto a quelli effettivamente osservati. Qui la Nota di Banca d’Italia.

Eurozona, indici PMI: Omicron spaventa il terziario, rilancio della manifattura

Secondo le stime preliminari di IHS Markit, l'indice PMI manifatturiero è aumentato a gennaio a 59 punti dai 58 precedenti, risultando superiore ai 57,5 punti attesi dagli analisti. Diminuisce invece il PMI dei servizi, attestandosi a 51,2 punti rispetto ai 53,1 precedenti e ai 52,2 punti attesi. Di conseguenza il PMI composito si porta a 52,4 punti dai 53,3 precedenti (era atteso a 52,6 punti). In sostanza, la crescita dell’economia dell'eurozona è rallentata per il secondo mese consecutivo a causa della diffusione della variante Omicron, ma il comparto manifatturiero è continuato a crescere grazie alla riduzione dei vincoli sulla fornitura. Qui per approfondire.

Reti d'impresa: presentato il 3° Rapporto dell'Osservatorio nazionale

Il 3° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, presentato da Confindustria e a cui partecipano InfoCamere, RetImpresa e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha fornito una fotografia in cui le reti si confermano determinanti per fronteggiare la pandemia e accompagnare la ripresa economica. Nel 2021 i contratti di rete sono infatti aumentati del 13,3% in Italia (+885 nuovi contratti rispetto al 2020) e le imprese in rete del 10% (+3.849 rispetto al 2020); si confermano prevalenti le "reti contratto" (85%). In totale, al 31 dicembre 2021 si contano 42.232 imprese in rete per un totale di 7.541 contratti di rete. Le imprese più coinvolte nei contratti di rete appartengono a tre settori: agroalimentare (22%), commercio (14%) e costruzioni (12%). Qui per un approfondimento.

Il Fmi rivede al ribasso la crescita dell'Italia per il 2022: + 3,8%, -0,4% rispetto alle stime di ottobre

Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso la previsione sulla crescita del Pil italiano per il 2022, tagliandola di 0,4 punti percentuali al +3,8%. È quanto emerge dall'Update del World Economic Outlook, che aggiorna le stime diffuse a ottobre. Per il 2023 la previsione è invece rivista al rialzo di 0,6 punti percentuali ed è ora fissata al +2,2%. L'inflazione e la variante Omicron pesano sull'economia dell’area euro come su quella globale, avverte il Fmi, che ha rivisto la crescita dell'eurozona al 3,9% dal 4,3% della stima di ottobre. Qui per approfondire.

Istat: nel 2021 export extra Ue +16,3%, sopra livelli 2019

Per dicembre 2021 l’Istat rileva, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un calo congiunturale per le esportazioni (-2,1%) e un aumento per le importazioni (+4,3%). La flessione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, sottolinea l’Istat, ad eccezione di beni di consumo non durevoli (+5,8%), ed è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-27,3%) e beni strumentali (-3,9%). Dal lato dell’import si rilevano aumenti congiunturali diffusi, tranne che per l’energia (-1,1%). Nel trimestre ottobre-dicembre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce dello 0,5%. Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 7,8%. A dicembre 2021, l’export cresce su base annua del 12,6% mentre l’import segna una crescita tendenziale del 45,8. La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +4.737 milioni, in calo rispetto a dicembre 2020 (+7.972). Qui la Nota dell’Istat.

Inapp: Oltre 7,2 milioni di occupati lavorano da remoto, il 61% di questi almeno 3 giorni

I numeri contenuti nell'indagine INAPP su un campione di 45mila interviste condotte tra marzo e luglio 2021, rivelano che sono stati circa 7,2 milioni i lavoratori che nello scorso anno hanno lavorato da remoto. Il 46% dei lavoratori, in previsione di un ritorno "alla normalità" vorrebbe che questa possibilità fosse mantenuta almeno per un giorno a settimana. La forma ibrida, ossia lavoro in presenza e in modalità agile, ha prevalso raggiungendo il 32,7% dei lavoratori, di cui circa il 40% tra la PA e il 31% tra i privati. Ora il nodo che si pone è come passare dal lavoro da remoto emergenziale a nuovi modelli di organizzazione del lavoro associati a innovative reingegnerizzazioni dei processi produttivi. Qui il Comunicato stampa di Inapp.

Istat: Industria, a novembre fatturato in crescita del 2,4% rispetto a ottobre

A novembre il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, aumenta del 2,4% rispetto a ottobre, con un andamento positivo sia sul mercato interno (+2,2%) sia su quello estero (+2,7%). Lo rileva l'Istat aggiungendo che il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 22,2%. Nella media del trimestre settembre-novembre l'indice complessivo registra un incremento del 3,5% rispetto ai tre mesi precedenti (+4,7% sul mercato interno e +1,5% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a novembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per tutti i principali settori: l'energia (+4%), i beni intermedi (+3,1%), i beni di consumo (+2,4%) e i beni strumentali (+1,1%). Qui la Nota dell’Istat.

Bankitalia - Istat: nel 2020 ricchezza famiglie in crescita

A fine 2020 la ricchezza netta delle famiglie italiane è pari a 10.010 miliardi di €, 8,7 volte il loro reddito disponibile, registrando una crescita dell’1% (circa 100 miliardi) rispetto al 2019. È quanto rileva la nota congiunta Banca d'Italia-Istat, relativa alla ricchezza dei settori istituzionali in Italia. La ricchezza netta delle famiglie è misurata come somma delle attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e delle attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine, ecc.). Nel 2020 le attività reali (6.177 miliardi) rappresentano il 56% della ricchezza lorda (totale delle attività) e le attività finanziarie (4.800 miliardi) il restante 44%, a fronte di 967 miliardi di passività finanziarie, dato quest'ultimo pressoché stabile rispetto al 2019. Nel confronto con alcune economie avanzate, rileva la nota, la ricchezza netta delle famiglie italiane resta elevata se rapportata al reddito lordo disponibile mentre è tra le più basse se rapportata alla popolazione. Qui e qui le Note dell’Istat e della Banca d’Italia.

Gruppo BEI: record di finanziamenti in Italia nel 2021

Nel 2021 il Gruppo BEI, costituito da Banca europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti, ha comunicato di aver firmato 122 operazioni in Italia fornendo un finanziamento record di 13,5 miliardi di €, con un aumento del 13,5% rispetto ai risultati del 2020. L'Italia ha beneficiato del 15,6% dell’attività totale del Gruppo nel 2021, sottolinea la BEI, stimando che tale attività contribuirà ad attivare investimenti per oltre 76,3 miliardi di € nell'economia reale, un incremento del 135% rispetto all'anno precedente, l'equivalente del 43% del Pil Italiano. Oltre la metà dei finanziamenti del Gruppo BEI, 6,86 miliardi, sono andati alle piccole medie e imprese (PMI). Il Fondo europeo di garanzia (FEG), approvato parte integrante del pacchetto di misure da 540 miliardi di € dall'Unione Europea per evitare le difficoltà economiche ei rallentamenti produttivi pandemia, attiverà in Italia per 36,7 miliardi di €. Qui per approfondire.

Eurostat: il consumo reale pro capite delle famiglie aumenta sia nell'area dell'euro che nell'UE

L’Eurostat rende noto che nel terzo trimestre del 2021, il consumo reale pro capite delle famiglie è aumentato del 4,1% nell'area dell'euro, dopo essere aumentato del 3,6% nel trimestre precedente. Il reddito reale pro capite delle famiglie è leggermente aumentato nel terzo trimestre del 2021 dello 0,1%, dopo un aumento dell'1,1% nel secondo trimestre. Nell'UE, prosegue la nota Eurostat, il consumo reale pro capite delle famiglie è aumentato del 4,1% nel terzo trimestre del 2021, dopo un aumento del 3,4% nel trimestre precedente. Allo stesso tempo, il reddito reale pro capite delle famiglie è aumentato dello 0,9% nel terzo trimestre del 2021, dopo un aumento dello 0,5% nel secondo trimestre del 2021. Qui il Comunicato dell’Eurostat.

Istat, a gennaio la fiducia delle imprese è ai minimi da nove mesi

L'indice di fiducia delle imprese subisce un "deciso ridimensionamento scendendo al valore più basso degli ultimi nove mesi". Lo ha reso noto l'Istat nel diffondere i dati sulla fiducia in Italia nel primo mese del 2022. Per gennaio, l'Istituto di statistica stima una diminuzione sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 117,7 a 114,2) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 112,7 a 105,4). Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo, soprattutto quelle riferite al clima economico (l’indice passa da 139,6 a 129,7) e al clima futuro (da 120,8 a 113,5). La flessione è contenuta per la componente personale (da 110,4 a 109,0) e per quella corrente (da 115,6 a 114,7). Sul fronte delle imprese, l’indice di fiducia è in diminuzione in tutti i comparti seppur con intensità diverse. Qui la Nota dell’Istat.

 

La Voce degli Stakeholder

 

Unioncamere: imprese, 332mila nuove iscrizioni nel 2021. Ma non siamo ancora ai valori pre-pandemia

Il miglioramento delle prospettive dell’economia viene confermato dai dati sulla creazione di nuove imprese ma non siamo ancora tornati ai valori precedenti alla pandemia. È quanto emerge dall’analisi statistica realizzata da Unioncamere e InfoCamere. Il 2021 si è chiuso con un ritrovato slancio delle attività imprenditoriali che, tra gennaio e dicembre, hanno fatto registrare 332.596 nuove iscrizioni (il 14% in più rispetto all’anno precedente).  Dopo la frenata imposta nel 2020 dal lockdown e dalla fase acuta dell’emergenza Covid, il rimbalzo della natalità non ha però coinciso con un pieno recupero del dato pre-pandemia, mantenendo un gap di circa 20mila aperture in meno rispetto al 2019 e di circa 50mila in meno rispetto alla media del decennio ante-Covid. Qui per un approfondimento.

Ali-Confcommercio: librerie italiane ok nel 2021, ma resta il “nodo” scuola

Nel corso del 2021 oltre il 50% delle librerie ha segnalato un aumento dei clienti entrati nei negozi e un aumento dei libri (anche in valore) acquistati, rispetto all’anno della pandemia. Secondo l' Osservatorio sulle librerie in Italia 2021, realizzata dall’Associazione Librai Italiani (Ali-Confcommercio), in collaborazione con Format Research, l’andamento economico delle imprese migliora rispetto ai livelli pre-crisi, passando dai 38 punti del 2019 ai 50 di fine 2021. Le librerie hanno anche talvolta aumentato i propri organici e migliorato la capacità di far fronte al fabbisogno finanziario. Qui per approfondire.

CNA: caro-energia, "drammatica impennata delle bollette impatta sul 95% delle imprese"

Il rincaro delle bollette nell'ultima parte dell'anno ha fatto schizzare di oltre il 30% la spesa nella media del 2021 rispetto al 2019 per i settori delle costruzioni e dei trasporti, soltanto la filiera del turismo mostra un incremento inferiore al 20%. Per l'anno in corso le prospettive sono di nuovi vistosi rincari considerando che i prezzi del primo trimestre mostrano un balzo del 112% rispetto allo stesso periodo del 2019. È quanto emerge da una indagine realizzata dal Centro Studi della CNA presso circa 2.500 imprese, un campione rappresentativo della realtà produttiva dell'artigianato e della piccola impresa. La rilevazione mostra che il 95% delle imprese ritiene che il caro-bollette avrà un forte impatto sulla propria attività, solo il 5% indica che non ci saranno effetti significativi. Qui la Nota di CNA.

Confartigianato: l’inflazione sale e frena la ripresa nel 2022

Forti le tensioni sulle commodities non energetiche, registrate dalle imprese, i cui prezzi a dicembre 2021 crescono del 33,8% in ottica tendenziale; una diretta conseguenza è l’aumento dei prezzi delle importazioni al netto dell’energia che, a novembre 2021 aumentano dell’8,2% in ottica tendenziale. La forte spinta sui costi sta riducendo i margini delle imprese e determina un rialzo dei prezzi alla produzione che a novembre 2021, al netto dell’energia, salgono dell’8,9%, un tasso di variazione mai rilevato dell’inizio della attuale serie storica nel 2001. È quanto emerge dal 17° Report di Confartigianato sulla turbolenza dei prezzi che stà coinvolgendo le imprese italiane. Il Report evidenzia, inoltre, che la diffusione della nuova variante Omicron Covid-19, le interruzioni delle filiere globali, associate al boom dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici, hanno portato ad una inflazione più elevata del previsto, rallentando il ritmo della ripresa in corso. Qui per la versione integrale del Report Confartigianato.

 

Innovazione

 

Banda ultralarga, l’Italia al 47° posto nella classifica mondiale della fibra

Entro il 2026, la percentuale della popolazione mondiale connessa a Internet aumenterà dal 58% al 70%, secondo il Global Fiber Development Index di Omdia. Del 70%, il 30% della popolazione avrà accesso a Internet tramite un dispositivo mobile e il 40% avrà una connessione a banda larga fissa domestica. Sebbene il divario di connettività si stia riducendo, le disuguaglianze di velocità e di servizio purtroppo si stanno ampliando. Su 81 paesi, l’Italia si piazza al 47° posto nel cosiddetto cluster 2, quello dei “Movers and Shakers”. Singapore sul podio seguito da Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Cina e Qatar. Stati Uniti in 18esima posizione. I primi paesi europei sono Spagna e Svezia seguiti da Lussemburgo e Romania. Qui per approfondire.

Cybercrime: violazioni dei dati record nel 2021

Il 2021 è stato un anno da record in termini di dimensioni delle violazioni dei dati. Secondo i dati raccolti e analizzati dal team di Atlas Vpn, nel 2021 sono stati colpiti 5,9 miliardi di account. Complessivamente, 357 milioni e 93 milioni di account sono stati interessati da fughe di dati nel terzo e quarto trimestre. Febbraio, in particolare, ha visto la più grande violazione dei dati di tutti i tempi: la cosiddetta “Compilation of many breaches” (Comb) si è rivelata responsabile della fuga di ben 3,2 miliardi di combinazioni uniche di e-mail e password con testo non crittografato. Qui per un approfondimento.

Space Economy, Osservatorio PoliMi: 4.838 satelliti, un mercato da 370 miliardi

Si moltiplicano startup internazionali che propongono servizi space-based, finanziate con 4,8 miliardi di dollari nel 2020. 6.000 satelliti in orbita, 2.800 operativi: il 54% a uso commerciale, il 16% governativo; metà sono satelliti di telecomunicazione (49%), il 29% monitoraggio del pianeta, 12% sviluppo tecnologico. L’Italia è il sesto Paese al mondo, terzo in Europa, per investimenti messi in campo in relazione al Pil nella space economy. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano. Prima di noi ci sono solo Russia, Usa, Francia, India e Germania. E con 589,9 milioni di € nel 2021 l’Italia si attesta come terzo contribuente dell’European Space Agency (Esa) dopo Francia (1065,8 milioni) e Germania (968,6). I fondi previsti nell’ambito del Pnrr contribuiranno a dare un’ulteriore spinta al mercato e la Space Economy assumerà un ruolo strategico sempre più rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e transizione dell’agenda europea e italiana, sottolinea il Politecnico. Qui per un approfondimento.

Commissione Europea: aiuti all'Italia per 3,8 miliardi di € per lo sviluppo della banda larga dal Pnrr

La Commissione Europea rende noto di aver approvato, ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, un regime da 3,8 miliardi di € che l'Italia ha messo a disposizione attraverso il Pnrr, per la diffusione di reti gigabit ad alte prestazioni in zone del paese in cui non esistono attualmente né sono previste reti in grado di fornire una velocità di download di almeno 300 megabits al secondo (Mbps). La misura rientra in una strategia globale che l'Italia ha messo in atto per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese nel contesto della digitalizzazione del paese e contribuirà inoltre a conseguire gli obiettivi strategici dell'UE relativi alla transizione digitale. Qui il Comunicato della Commissione europea.

PoliMi-Osservatori.net: turismo in Italia, nel 2021 è tornato a crescere il mercato digitale dei Viaggi

In Italia il mercato digitale dei viaggi torna a crescere nel 2021, superando quota 11 miliardi di € (+55% rispetto a un anno fa ma ancora -32% sul 2019). Nel 2021, il mercato complessivo del Travel (online + offline) è cresciuto sia nella componente ricettiva (9,5 miliardi di €, +73% sul 2020 e vicina ai 10,3 miliardi del 2019) che in quella dei trasporti (8,5 miliardi, +33% sul 2020 ma ancora lontana dai 18 miliardi pre-Covid). In questo scenario anche le transazioni digitali hanno dimostrato una netta ripresa, raggiungendo gli 11,1 miliardi di € (+55% sul 2020), nonostante il valore complessivo segni ancora un -32% rispetto al 2019. Questi alcuni dei dati emersi dall’ottava edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno “Travel Innovation Day”. Qui per un approfondimento.

 

Gender Equity

 

Digital economy: gender gap, il bilancio torna in rosso

La crisi pandemica allarga la forbice della disparità di genere. La presidente della Commissione Ue ha di recente dichiarato che solo il 7% delle grandi aziende europee sono condotte da una donna, mentre per la sottosegretaria al Mef, Guerra: “Scende la curva del tasso di occupazione femminile”. Per ultimo, uno studio di DigitAlly avverte: “Ragazze più predisposte alle e-skill, ma penalizzate dalla selezione nel lavoro”. Secondo il Gender Diversity Index, però, tra le oltre 600 aziende presenti nell’indice, solo il 35% dei membri dei board è donna. Sono passati 10 anni da quando la Commissione ha fissato l’obiettivo del 40% di donne nei cda di società europee quotate in borsa. “E per 10 anni, i nostri sforzi per mettere in atto una legislazione europea sono stati bloccati” dice von der Leyen. L’indagine realizzata da DigitAlly, ha preso in esame 1500 figure junior, chiamate a rispondere a un test di Digital Assessment. Il 70% del cluster femminile ha ottenuto i punteggi più alti, contro il 65% di quello maschile. Osservando però le skill tecniche più spesso acquisite in azienda, le cose cambiano. Infatti, se i risultati in ambito di digital strategy sono simili alle prime esperienze di lavoro, intorno ai 30 anni tendono ad essere superiori tra gli uomini. Un dato che fa riflettere sugli stereotipi di genere, che spesso influenzano processi di selezione e crescita a inizio carriera. Qui per approfondire.

Reddito delle donne: sempre un passo indietro agli uomini

Passi indietro dell’occupazione al femminile. Per le donne la pandemia è stato un duro colpo sul fronte del lavoro con l’occupazione femminile al 49%, aumentando la distanza con gli uomini di ben 18,2 punti in meno. Il dato peggiore dal 2013. La disuguaglianza tra uomini e donne non riguarda solo i salari, ma anche i redditi, soprattutto quelli più alti. E il sistema fiscale non incentiva la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. È quanto si evince dal Bilancio di genere pubblicato dalla Ragioneria generale dello stato. Qui per approfondire.

 

Enti locali

 

PA digitale 2026: il punto di accesso alle risorse per la transizione digitale della PA

Al via la piattaforma Pa digitale 2026 attraverso la quale le amministrazioni pubbliche potranno richiedere i fondi del PNRR dedicati alla digitalizzazione, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza. L’ iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è volta a sostenere le amministrazioni a comprendere nel dettaglio le grandi opportunità della digitalizzazione che avrà nella primavera del 2022 un momento di snodo fondamentale, con la pubblicazione dei primi avvisi del PNRR dedicati alla digitalizzazione della PA. Gli investimenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione della PA sono messi a disposizione attraverso 14 misure, per un totale di oltre 6 miliardi di €. Qui per approfondire. 

“Pnrr”: Cdp pubblica uno studio sulle esigenze dei territori per l’Edilizia scolastica

“In che condizioni si trovano gli edifici che ospitano le scuole pubbliche? Quali sono le carenze più diffuse e quante somme stanzia il PNRR per la riqualificazione e la messa in sicurezza?” per avere queste risposte è stato promosso un nuovo studio di Cdp dal titolo “Edilizia scolastica e territorio: dove sono i maggiori bisogni?”. L’analisi si focalizza sulla “dotazione strutturale” delle scuole italiane, sulla presenza di Impianti di riscaldamento, il superamento delle barriere archtettoniche, la riduzione dei consumi energetici e la progettazione antisismica. Gli edifici scolastici con maggiori carenze si trovano nelle aree più periferiche e nei comuni con una situazione finanziaria più difficile. Le criticità maggiori si concentrano nel Sud e riguardano l’assenza di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici. Secondo lo studio, le risorse previste dal PNRR, dovranno incentrarsi su sostenibilità ambientale, sicurezza e adeguatezza strutturale degli edifici scolastici. Pari ad € 5,4 miliardi, saranno destinati € 3,9 miliardi per la riqualificazione e messa in sicurezza di 2.400.000 mq. del Patrimonio edilizio, € 800 milioni per la costruzione di Scuole nuove e € 700 milioni per il potenziamento di mense e palestre. Qui per approfondire.

Decreto Sostegni ter: le misure per le imprese

Nel decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri sono stati introdotti nuovi sostegni alle attività maggiormente colpite dall’emergenza Covid e interventi per contrastare l’aumento del costo della bolletta energetica per le imprese. In particolare, sono stati stanziati circa 390 milioni per le misure di sostegno ad attività del commercio al dettaglio, del settore dell’intrattenimento e del tessile, mentre contro il caro energia è stato approvato un pacchetto di misure calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività. Qui la Nota stampa del Mise.

 

Mondo MEF

 

Mef, sale a circa 223 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI

Salgono a circa 223 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso “Garanzia Italia” di Sace i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 32,4 miliardi di euro, su 4.384 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Mef, Mise, Banca d’Italia, ABI, Mediocredito Centrale e Sace. Il Mise e Mediocredito Centrale segnalano inoltre che sono 2.591.426 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 25 gennaio 2022 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 222,9 miliardi di euro. Qui il Comunicato stampa del Mef.