Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

La trasparenza è alla base del lavoro dell'UE sulla finanza sostenibile. È alla base dei nostri sforzi per costruire un futuro sostenibile, in Europa e oltre.

Dal discorso del vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis al vertice dell'UE sugli investimenti sostenibili. 

 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Servirebbe un fondo europeo per mitigare il peso dell’aumento dei prezzi sulle famiglie 

Un aumento dei prezzi così come iniziato a giugno 2021 non si vedeva in Italia da più di 40 anni. Le conseguenze, ovviamente, ricadono sulle famiglie maggiormente in difficoltà, già in affanno dopo la crisi pandemica. I provvedimenti sulle famiglie presi in un anno e mezzo sono costati allo stato 39,3 miliardi, oltre ai 23,5 miliardi impiegati per il sostegno alle imprese. In tutto sono stati messi sul piatto 62,8 miliardi. È evidente come, nel caso l’inflazione dovesse persistere sui livelli attuali, sarebbe necessario un importante scostamento di bilancio e, quindi, debito aggiuntivo che forse l’Italia non potrebbe permettersi. Per questo sarebbe utile pensare a un fondo all’interno della Comunità europea, finanziato con debito comune, per affrontare un problema che accomuna tutti i paesi europei. Qui per approfondire.

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Cribis-Crif, torna a crescere il tasso di default 

A giugno 2022 l’andamento dei NPE (Non Performing Exposure) registra, per la prima volta da anni, un incremento dei tassi di default per i crediti concessi a famiglie e imprese. Iniziano quindi a emergere segnali di tensione finanziaria per le imprese: una dinamica strettamente collegata con la fine dei piani di preammortamento della finanza agevolata come misura in risposta alla pandemia, ma che potrebbe iniziare a riflettere anche le difficoltà esplose con i rincari delle materie prime e la corsa dei prezzi dell’energia. Il quadro emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio Npe di Cribis Credit Management (gruppo Crif), che ha rilevato come a giugno 2022 i tassi di default bancari abbiano registrato un aumento per la prima volta da giugno 2019, periodo precedente alla pandemia e quindi agli interventi governativi a sostegno del credito. Il sistema economico ha reagito all’emergenza pandemica facendo leva sugli aspetti che caratterizzano il panorama italiano: ricchezza privata e capacità di risparmio, basso indebitamento, iniziative d’aiuto pubbliche.  Il secondo trimestre 2022 mostra però i primi segnali di tensione finanziaria per le imprese. Dopo aver toccato i minimi storici tornano infatti ad aumentare i tassi di default creditizi. Qui per approfondire.   

 

Istat: fiducia dei consumatori ai minimi dal 2013 

Continua a peggiorare il clima di fiducia di famiglie e imprese italiane. A ottobre persegue la fase di calo della fiducia delle aziende iniziata a luglio 2022, dopo un periodo di ridimensionamento e poi stasi fino a giugno 2022, ma soprattutto dopo la marcata crescita registrata nel corso del 2021. Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica negativa per il secondo mese consecutivo e raggiunge il livello più basso da maggio 2013. Contribuiscono al deciso calo dell’indice soprattutto le opinioni sulla possibilità di risparmiare in futuro e quelle sull’opportunità di acquistare beni durevoli, seguite da giudizi in deterioramento sia sulla situazione economica personale sia su quella del Paese. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Il primato dell’economia italiana si “gioca” tutto a tavola  

Una ricerca delle fondazioni Edison e Altobelli spiega come e perché l’agroalimentare è diventato il settore leader dell'economia e un campione nell'export. Con gli stranieri in fila per acquistare i prodotti made in Italy. Lo certifica il rapporto di centosettanta pagine per spiegare quanto è forte questo campione dell’economia italiana costruito su una somma: l’agricoltura più l’industria degli alimentari, bevande e tabacco. Così l’agroalimentare risulta primo per numero di occupati (1 milione e 408 mila), per valore della produzione (205 miliardi di euro) e valore aggiunto (65 miliardi). Qui e qui per approfondire.

 

Istat: per i livelli di istruzione in Italia ampia distanza dalla UE 

Soprattutto nel Sud d’Italia l’occupazione è più bassa anche tra i laureati, soprattutto se hanno meno di 35 anni. Nel 2021, in Italia, il tasso di occupazione dei laureati 25-64enni è all’82,1%, 4,3 punti più basso di quello medio europeo; il gap sale al 6,8% tra i 30-34enni (81,1%) mentre è di 17,4 punti tra gli under 35 che hanno conseguito la laurea da uno a tre anni prima (67,5%). Tra l’Italia e i paesi dell’UE la distanza si fa ampia soprattutto per i laureati tra i 30 e i 34 anni: 41,6% contro 26,8%. Al Nord e al Centro la quota raggiunge il 30%, mentre nel Mezzogiorno si ferma al 20,7%. Quanto al gender gap se parliamo di occupazione, nonostante gli elevati livelli di istruzione, le donne sono ferme al 55,7% contro il 75,8% di uomini occupati. Qui la Nota dell’Istat.  

 

Edufin Index 2022: i dati di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Gasbarri e Bocconi 

Gli italiani non raggiungono la sufficienza per consapevolezza e comportamenti finanziari e assicurativi. È quanto emerge da ‘Edufin Index’, l’osservatorio di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Gasbarri e Sda Bocconi che rileva un risultato non sufficiente. L’Osservatorio si distingue per essere il primo studio a mettere in relazione le conoscenze finanziarie e assicurative degli italiani con il loro comportamento. Inoltre, per la prima volta vengono indagate anche le conoscenze finanziarie e assicurative di cittadini residenti nel nostro paese (filippini, sudamericani e rumeni) attraverso delle interviste effettuate in lingua madre. Dall’Osservatorio emergono alcuni gruppi che vengono definiti “più fragili”: casalinghe/i, non occupati, studenti e donne. Queste ultime dimostrano comunque un interesse elevato ad informarsi e a comprendere le tematiche finanziarie e assicurative e hanno la propensione ad affidarsi maggiormente a specialisti del settore. L’educazione finanziaria e assicurativa riveste elevata rilevanza sociale e i risultati riportati dall’osservatorio confermano quanto questa può essere una leva per promuovere equità sociale e benessere. Qui per approfondire.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confartigianato: l’Italia è il Paese più esposto per il caro energia nella UE 

L’ufficio studi di Confartigianato non ha dubbi: anche analizzando i dati di Eurostat, emerge che l’Italia, più di Francia e Germania, è tra i paesi più a rischio a causa dei rincari energetici. Bisognerà attendere ancora per vedere concretizzata la risposta Ue sull’energia, con un tetto temporaneo del gas e acquisti comuni. La profonda divisione tra paesi ‘interventisti’ sul mercato, tra cui l’Italia, e quelli ‘neutralisti’, come la Germania, è stata solo in parte ricomposta nel Consiglio europeo del 20-21 ottobre. In attesa degli interventi europei, la crisi dell’energia sta pesando sull’economia italiana, mentre sul prossimo inverno si proietta il rischio di una interruzione del gas dalla Russia. Qui per approfondire. 

 

Confartigianato: il costo del denaro mette a rischio crescita e occupazione 

La stretta monetaria in corso e le condizioni di crescita dei prezzi non hanno precedenti nella storia dell’euro. Le ricadute sulle imprese di questa situazione sono pesanti: per le micro e piccole imprese fino a 20 addetti, al 30 giugno 2022 lo stock prestiti ammonta a 128.135 milioni di euro; In chiave regionale i maggiori costi derivanti dall’aumento dei tassi di riferimento dell’Eurozona sono i 491 milioni di euro della Lombardia, i 267 milioni del Veneto, i 262 milioni dell’Emilia-Romagna, i 210 milioni del Piemonte ed i 208 milioni della Toscana. Qui per approfondire.  

 

Innovazione  

 

I pagamenti digitali in Italia valgono 182 miliardi di euro e puntano a raggiungere 400 miliardi 

Nel primo semestre del 2022 i pagamenti digitali in Italia hanno raggiunto 182 miliardi di euro, in crescita del +22% sullo stesso periodo del 2021. Se la crescita dei consumi, considerando l’effetto inflattivo, non subirà bruschi rallentamenti, i pagamenti digitali a fine anno potrebbero raggiungere un valore tra i 390 e i 405 miliardi e arrivare a rappresentare oltre il 40% del totale speso dagli italiani, avvicinandosi sempre di più ai contanti (ormai sotto la soglia del 50%). Queste alcune delle evidenze emerse dall’edizione semestrale dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. Anche le transazioni con carte di credito, di debito e prepagate crescono rispettivamente del 21%, del 24% e del 19%.  Qui per approfondire. 

Banca d'Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore e Roma Tre sottoscrivono un protocollo di intesa per gli smart contracts 

La Banca d'Italia, l'Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Università degli Studi Roma Tre hanno sottoscritto un protocollo di intesa per dare avvio a un'attività di ricerca sulle caratteristiche degli smart contracts utilizzati dalle infrastrutture a registro distribuito per l'erogazione di servizi bancari, finanziari e assicurativi. L'iniziativa ha l’obiettivo di definire buone prassi da offrire come punto di riferimento agli operatori di mercato, inclusi i fornitori tecnologici. Qui la Nota di Banca d’Italia. 

 

Mondo MEF 

 

La Ragioneria generale dello Stato ha pubblicato la revisione del budget 2022  

Il budget dei costi delle Amministrazioni centrali dello Stato ha lo scopo di fornire tutte le informazioni del bilancio finanziario prodotto dalle amministrazioni pubbliche. Con la revisione del budget, i centri di costo hanno aggiornato le previsioni iniziali dei costi da sostenere nell’anno in funzione degli obiettivi perseguibili per realizzare i compiti ad essi assegnati e garantire le attività per il loro funzionamento. L’aggiornamento delle previsioni economiche è avvenuto sulla base delle modifiche del quadro normativo ed organizzativo e coerentemente con le variazioni delle risorse finanziarie assegnate con il provvedimento di assestamento del bilancio di previsione. Qui la Nota di RGS.