Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

L'Unione europea auspica un mondo multipolare, che cooperi e progredisca nel cammino verso una maggiore democrazia e più rispetto per i diritti umani. 

Charles Michel, Presidente del Consiglio Europeo nel suo intervento durante la 78ª Assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Economia: quali leve azionare per mitigare i rischi del rallentamento del Pil tedesco?  

Se confrontati con altri contesti europei, i tassi di crescita tedeschi dall’inizio della crisi pandemica sono stati molto modesti. Il Pil tedesco aveva iniziato a rallentare già nel 2017, soprattutto a causa della produzione manifatturiera. Tra i fattori alla base di tale rallentamento, l’economista e autore dell’articolo selezionato da LaVoce.info, Mario Pietrunti, evidenzia il costo del lavoro considerevolmente aumentato nell’arco degli ultimi anni, proprio mentre la produttività cominciava ad arrancare; la guerra commerciale tra Cina e Usa e, in ultimo, lo shock energetico causato dal conflitto russo-ucraino. Tutto questo ha penalizzato l’economia tedesca, da sempre fortemente orientata all’export. Per arginare tale tendenza e invertire la rotta cercando di mitigare i rischi che ne deriverebbero per tutta l’Europa, la Germania dovrebbe focalizzarsi sull’incremento degli investimenti pubblici, soprattutto nella sicurezza energetica, nella digitalizzazione e nella transizione verde. Il tutto accompagnato da un nuovo ciclo di riforme per ridurre la burocrazia e stimolare l’innovazione e la digitalizzazione. Qui per leggere l’articolo completo su LaVoce.info  

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: a settembre in calo la fiducia dei consumatori e delle imprese  

A settembre la fiducia di imprese e consumatori vede un calo particolarmente significativo, soprattutto per le prime. Secondo l'indice composito del clima di fiducia delle aziende, diffuso dall'Istat, il sentiment passa da 106,7 a 104,9 con una flessione che riporta il calendario indietro di un anno quando fu raggiunto il punto più basso degli ultimi due anni. L’indice di fiducia dei consumatori si riduce per il terzo mese consecutivo raggiungendo il valore più basso dallo scorso giugno. Qui la Nota dell’Istat.  

Banca Ifis presenta uno studio dedicato all’Economia della bellezza 

Il macro comparto in Italia vale circa 500 miliardi di euro, il 26% del Pil nazionale. Lo studio, realizzato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, è arrivato alla sua terza edizione e evidenzia come il comparto della bellezza cresce del +16% sul 2021, superando i livelli di Pil pre-Covid del 2019. A fine 2022, il contributo di questo particolare comparto economico al Prodotto Interno Lordo nazionale si attestava al 26,1%, confermando l’eccezionale capacità di traino del sistema produttivo nazionale. Più in generale, il valore dell’Economia della Bellezza, nel 2022, ha raggiunto quota 499 miliardi di euro: si tratta di una crescita più che doppia rispetto al resto del sistema produttivo italiano. Lo sviluppo è stato intenso su tutti i comparti: turismo culturale e paesaggistico e imprese sia design-driven, quelle guidate da una forte componente di design, sia purpose-driven, ovvero le imprese guidate da uno scopo sociale. Qui per un approfondimento.  

Eurostat: tra i giovani dell'UE il 25% lavora mentre studia 

Un quarto dei giovani europei lavorano mentre studiano ma questa statistica nasconde sostanziali differenze nazionali. Il dato emerge da uno studio di Eurostat che evidenzia le diverse percentuali  di giovani impiegati durante l’istruzione formale. Nei Paesi Bassi si osserva una percentuale che raggiunge il 73%, segue la Danimarca con il 52% e la Germania con il 45%. Al contrario, Romania, Slovacchia e Ungheria hanno riportato le quote più basse, non superano il 6%. Tra i paesi dell’UE quindi, le dinamiche sono variabili e molto significative e evidenziano disparità influenzate dai sistemi educativi nazionali, dalla disponibilità di formazione, dalle caratteristiche del mercato del lavoro e da fattori culturali. Qui per approfondire. 

Inapp: le politiche del lavoro in Italia registrano grande debolezza 

Italia tra le ultime in Europa per la spesa in politiche attive del lavoro con una percentuale di spesa pari allo 0,22% del Pil, contro una media europea dello 0,61%: circa un terzo. Lo rileva INAPP, l’Istituto Nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche durante la giornata di studio “Le politiche attive del lavoro e il ruolo dei servizi per l’impiego” organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e la Provincia di Benevento. Per fare un confronto, per esempio, la Spagna (uno dei Paesi che destina la maggiore spesa) si attesta all’1,03% del Pil, quasi cinque volte l’Italia. Nel corso degli anni il nostro Paese ha sempre più depotenziato l’investimento in queste misure, tanto che dal 2008 al 2020 il saldo negativo è stato del -39%. La debolezza delle politiche attive si manifesta soprattutto nei servizi per il lavoro che registrano grandi limiti sul piano dell’efficienza e sul piano dell’efficacia. Qui per un approfondimento.  

Esclusione sociale e povertà: il 25% dei bambini a rischio in UE  

A certificare il dato l’Eurostat: quasi 20 milioni di bambini nel 2022 sono stati a rischio di povertà ed esclusione sociale. certifica il rischio per il 25% dei bambini dnel 2022. Rispetto al 2021, questa quota è leggermente aumentata dello 0,3%). A livello nazionale, nel 2022, i valori più alti sono stati segnalati in Romania (41,5%), Bulgaria (33,9%) e Spagna (32,2%). Al contrario, Slovenia (10,3%), Repubblica Ceca (13,4%) e Danimarca (13,8%) hanno registrato le quote più basse. L'indicatore utilizzato, corrisponde alla somma delle persone che sono a rischio di povertà, o che sono gravemente deprivate materialmente e socialmente o che vivono in una famiglia con un'intensità di lavoro molto bassa. Il tasso rappresenta la percentuale della popolazione totale a rischio di povertà o esclusione sociale. È l’indicatore principale per monitorare l’obiettivo UE 2030 sulla povertà e l’esclusione sociale. Qui per un approfondimento.   

La Voce degli Stakeholder  

 

Federmeccanica: qualità del lavoro e prospettive per la metalmeccanica, gli studi presentati durante l’Assemblea 2023 

Durante l’Assemblea Generale 2023 di Federmeccanica, che si è svolta lo scorso 23 settembre, sono state presentate due nuove ricerche: la prima dedicata al quality working, la seconda dedicata ai percorsi e alle prospettive delle imprese metalmeccaniche. La prima ricerca, quella dedicata alla qualità del lavoro non può prescindere dall’applicazione effettiva dello smart working in contrapposizione con il “lavoro da remoto” (remote working) o “telelavoro o lavoro da casa” (working from home). L’Italia, precedentemente all’avvento della pandemia, vedeva una quota decisamente marginale di lavoratori operare da remoto (1,2%) e le chiusure obbligate dalla diffusione del Covid-19, ha prefigurato l’utilizzo dello smart working più come una modalità adattiva all’emergenza, piuttosto che come strategia per realizzare una nuova organizzazione del lavoro e dell’impresa. Attualmente, la quota di occupati che lavora al di fuori dell’ambiente di lavoro ammonta circa al 15-16%. E sono soprattutto concentrati in alcuni comparti del terziario, mentre nel manifatturiero è perlopiù ridotta alle funzioni di carattere amministrativo. La seconda ricerca invece dedicata ai percorsi e alle prospettive per le imprese metalmeccaniche ha l’obiettivo di indagare la transizione digitale ed ecologica al fine di conoscere lo stato dell’arte delle aziende del settore e di condividere le migliori esperienze sviluppate. Qui per un approfondimento.  

Innovazione 

 

Cyber Secure City: il progetto di Assolombarda e Comune di Milano per la sicurezza informatica 

Favorire una stretta collaborazione fra pubblico e privato sui temi dello sviluppo della città intelligente e sostenibile, attraverso la sperimentazione e la realizzazione di iniziative concrete per la città: è l’obiettivo alla guida dell’iniziativa promossa da Assolombarda, in collaborazione con 12 imprese partner, tutte provenienti dal mondo dell’innovazione tecnologica e digitale. Il portale Cyber Secure City, accessibile da tutti e gratuito, è dedicato alla formazione e informazione dei cittadini sui temi della sicurezza informatica. La nuova piattaforma nasce dalla collaborazione tra il Comune di Milano e Milano Smart City Alliance e attraverso questo strumento si punta a incrementare il livello di conoscenza informatica tra i cittadini, i professionisti e le istituzioni, promuovendo un uso sempre più consapevole degli strumenti digitali. Qui per approfondire.

Enti locali 

 

Enti locali e lotta all’evasione: un binomio che non decolla 

La partecipazione dei comuni all’accertamento fiscale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Territorio, per assicurare una sempre più efficace sinergia nel contrasto all’evasione fiscale, non raggiunge i risultati sperati. Il dossier a cura del Centro Studi Enti Locali, riporta numeri dimezzati per le entrate derivanti dalle segnalazioni dei comuni. Ammonta infatti a poco più di tre milioni di euro il totale di risorse recentemente assegnate dal Ministero dell’Interno ai comuni che, nel corso del 2022, hanno contribuito a contrastare l’evasione fiscale segnalando situazioni di evasione o elusione fiscale all’amministrazione finanziaria. Gli enti coinvolti di quest’anno risultano numericamente in linea con quelli dello scorso anno (267 contro 253), ma l’entità del tesoretto generato dallo strumento delle segnalazioni qualificate è stata più che dimezzata rispetto a quanto ripartito nel corso del 2022. Qui per approfondire.  

Mondo MEF 

 

Mese dell’Educazione finanziaria: dal 1° ottobre la sesta edizione 

Da sei anni #OttobreEduFin mette in campo moltissime e variegate iniziative di divulgazione rivolte ai cittadini di tutte le età. L’iniziativa è promossa ogni anno dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria per promuovere lo sviluppo delle conoscenze tra i cittadini, soprattutto i più giovani, sulle tematiche di finanza, assicurative e previdenziali e favorire una maggiore consapevolezza sulla gestione delle risorse finanziarie. Il tema centrale di questa edizione è “È l’ora dell’educazione finanziaria!”: per tutto il mese, dal 1° al 31 ottobre, si svolgeranno eventi, online e in presenza con location diffuse in tutta Italia, rivolti ad adulti, ragazzi e bambini: in programma seminari, lezioni, webinar, ma anche giochi, laboratori didattici e spettacoli gratuiti. A organizzare le singole iniziative sono associazioni, istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, ma anche scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni, tra cui, come di consueto, anche l’Agenzia delle entrate. Qui e qui per un approfondimento.