Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

Tutti gli Stati membri hanno dato il via libera al finanziamento del Next Generation Eu. Gli ultimi passaggi formali della procedura sono attesi nei prossimi giorni. La Commissione Ue è pronta ad andare sui mercati per raccogliere i fondi che renderanno l'Ue più verde, digitale e resiliente.  

Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. 

 

 Il Dibattito delle Idee 

 

Investire sulle competenze digitali: il ruolo del PNRR 

Il Corriere delle comunicazioni ha intervistato Andrea Rangone, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Polimi, in vista del Forum PA che si terrà dal 21 al 25 giugno in versione interamente digital. Secondo Rangone, in un paese come l'Italia, in cui è sempre mancata la cultura digitale, essere capaci di investire le risorse che il Piano ha riservato agli investimenti digitali e farlo in tempi ragionevoli significherà riuscire ad ottener il massimo rendimento da quelle stesse risorse. Qui per approfondire. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Confimprese-EY: consumi, ad aprile -63% su 2019 

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY traccia il benchmark di aprile 2021 su aprile 2019 nell’anno pre-Covid e registra un calo del -62,8%.  Il settore in maggiore sofferenza continua a essere la ristorazione con –74,4%, seguita da abbigliamento e accessori con un -63,3%.  Le aree geografiche mostrano andamenti abbastanza simili nel mese di aprile 2021 vs aprile 2019. La peggiore è l’area Sud con Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata) -65,7%, penalizzata dalla mancanza di afflussi turistici nelle località d’arte e di mare. Male anche l’area Nord-Est (Emilia-Romagna, Triveneto) -63,9%, seguita dall’area Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna) -62,6% e dal Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) -60,8%. Qui per approfondire.

  

Eurostat: aumentano registrazioni di imprese e fallimenti nell'UE  

L’Eurostat rileva nel primo trimestre del 2021 che le registrazioni di nuove imprese sono leggermente aumentate rispetto al trimestre precedente (dello 0,3%). Allo stesso tempo, per i fallimenti dichiarati, c'è stata una crescita del 5,8%, sempre nel primo trimestre del 2021, rispetto al quarto trimestre del 2020. I confronti su base annua mostrano che il numero di registrazioni di nuove imprese è aumentato dell'11,8% nel primo trimestre del 2021 rispetto a un anno prima, mentre il numero di fallimenti registrati è aumentato del 7,3%. Qui per un approfondimento. 

 

Istat: agricoltura, nel 2020 produzione in calo (-3,2%) 

Nel 2020 la produzione dell’agricoltura si è ridotta in volume del 3,2% e il valore aggiunto del 6%, cala sensibilmente anche l’occupazione (-2,3%). La produzione di olio di oliva ha subìto il maggiore ridimensionamento (-14,5%) mentre è aumentata la produzione di frutta (+3,7%), cereali (+3%), latte (+2,7%) e ortaggi (+0,2%). Sono alcuni dei dati emersi dall'ultimo rapporto Istat sull'andamento dell'economia agricola lo scorso anno. Nella Ue27 calano produzione (-0,8%) e reddito agricolo (-1,5%). L’Italia si conferma il primo paese europeo per valore aggiunto e il terzo per valore della produzione. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Eurostat: FIGARO, un nuovo prodotto statistico di conti globali integrati per la modellazione economica  

Eurostat stà per lanciare un nuovo strumento: FIGARO, sta per "Conti completi internazionali e globali per la ricerca nell'analisi input-output" ed è il risultato di un progetto di cooperazione tra Eurostat e il Centro comune di ricerca della Commissione europea. Il progetto è noto anche come tabelle di approvvigionamento, utilizzo e input-output internazionali dell'UE. Questo nuovo strumento unico consentirà a modellatori economici, responsabili politici e altre parti interessate in tutta l'UE di analizzare gli effetti socioeconomici e ambientali della globalizzazione. Qui per un approfondimento. 

 

Istat: soddisfatti per la vita personale, per 1 famiglia su 3 però peggiora la situazione economica 

Secondo il report Istat "Soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita", relativo al 2020, per una famiglia su tre la situazione economica è peggiorata (29,1%) rispetto al 2019. Il giudizio sulla situazione economica personale è rimasto positivo per la maggioranza delle persone, ma è peggiorato tra i lavoratori autonomi. Anche nelle fasi iniziali della pandemia, una quota rilevante di cittadini (44,3%) ha comunque continuato a manifestare un giudizio positivo per la propria vita personale. Inoltre, le dimensioni della salute, delle relazioni familiari e amicali o del tempo libero, valutate nei 12 mesi precedenti, hanno continuato a soddisfare e gratificare quote elevate di popolazione. Qui la Nota dell’Istat. 

 

Finanza pubblica, Corte Conti: accrescere il tasso di sviluppo e ridurre gradualmente il debito 

Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno reso pubblico il Rapporto 2021 sul coordinamento della finanza pubblica. Il documento riprende i principali temi di finanza pubblica, con un’attenzione ai settori più coinvolti dalla crisi emergenziale e dalle misure adottate dal Governo per farvi fronte, approfondendo gli aspetti relativi agli andamenti e prospettive dell’economia e della finanza pubblica, con particolare attenzione per la dinamica del debito; alla politica fiscale con il dibattito sulla riforma dell’Irpef, alla spesa e alle politiche sociali. Qui il Comunicato della Corte dei Conti. 

 

Istat: in forte aumento la fiducia di imprese e consumatori 

A maggio marcato aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 102,3 a 110,6) sia dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 97,9 a 106,7). Lo ha reso noto l'Istat osservando che il clima di fiducia delle imprese "accelera fortemente rispetto alla tendenza positiva in atto da dicembre 2020, raggiungendo il livello più elevato da febbraio 2018". Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita. Si evidenzia il balzo verso l’alto del clima economico (da 91,6 a 116,2) e di quello futuro (da 109,6 a 122,5. Per quel che riguarda le imprese, si stima un miglioramento della fiducia diffuso a tutti i comparti osservati. Qui la Nota dell'Istat.

 

Università: Corte dei Conti, in 8 anni +41,8% fuga dei cervelli dall’Italia 

In Italia, la quota dei giovani adulti con una laurea è aumentata costantemente durante l’ultimo decennio, ma resta comunque inferiore rispetto agli altri Paesi dell’OCSE. Tale fenomeno è riconducibile alle persistenti difficoltà di entrata nel mercato del lavoro. Di conseguenza, le limitate prospettive occupazionali, con adeguata remunerazione, spingono sempre più laureati a lasciare il Paese (+41,8% rispetto al 2013). È quanto emerge dal rapporto sul sistema universitario 2021 della Corte dei conti che approfondisce finanziamento, composizione, modalità di erogazione della didattica, offerta formativa e ranking delle università italiane. Qui il Comunicato della Corte dei Conti. 

 

Istat, crescita record dell’export in aprile 

Ad aprile si conferma ampiamente positiva la dinamica congiunturale delle esportazioni verso i paesi extra UE, spiegata per due terzi dall’aumento delle vendite di beni strumentali. Su base annua, l’export segna una crescita record dovuta al confronto con il livello eccezionalmente basso di aprile 2020, quando la crisi globale connessa con l’emergenza sanitaria aveva determinato una drastica contrazione delle esportazioni. Lo rileva l'Istat osservando per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+7,3%) rispetto alle importazioni (+4,9%). Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat: in Italia prezzi produzione industria +1,1% su mese, +6,5% su anno 

L’Istat comunica che ad aprile, i prezzi alla produzione dell’industria registrano un nuovo rialzo su base mensile (+1,1%) e una crescita su base annua in decisa accelerazione (+6,5%, da +2,7% di marzo). Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,2% rispetto a marzo e del 7,9% su base annua. Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un incremento congiunturale dello 0,9% e crescono del 2,9% in termini tendenziali. I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,7% su base mensile e del 2,3% su base annua. Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,9% su base mensile (+0,9% area euro, +0,8% area non euro) e segnano un incremento su base annua del 3,1%, (+2,9% area euro, +3,3% area non euro). Qui la Nota dell’Istat. 

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confesercenti, la pandemia fa crollare i consumi degli italiani, nel 2020 -5mila euro a famiglia 

Tra pandemia e restrizioni, nel 2020 la spesa degli italiani è scesa di 123mld, per un calo di circa 5mila euro a famiglia. A dare notizia delle dimensioni del crollo dei consumi è la Confesercenti. Pesa il calo dei redditi da lavoro (-90mld), ma la voce che pesa maggiormente è quella per alberghi e ristoranti, per i quali il calo si aggira sui 43mld di euro. Le restrizioni pesano anche su tutti i settori legati a socialità e movimento. Crollano anche i consumi per la salute, -2,3mld, e gli investimenti in istruzione perdono quasi 1mld. Ad aumentare sono soprattutto le spese legate alla permanenza a casa, cominciando dagli alimentari che hanno visto un aumento nell’ordine di 2,8mld ed allo smartworking con un aumento della spesa per comunicazione (+625mln) e bollette (+1,4mld). Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Cybersecurity: energy company e utilities promosse al 90%, ma non basta 

Secondo un rapporto sulla Digital Maturity in Cybersecurity, realizzato da Minsait, si registra una “eccellenza” del settore energy sul fronte cybersecurity, con l’89% delle imprese europee che hanno “piani strategici ben definiti per iniziative, metriche e indicatori” e si sta muovendo verso un modello di Organizzazione Digitale Protetta. Tuttavia, è ancora necessario rafforzare le misure in aree rilevanti come la protezione dei dati e la gestione degli asset hardware e software. Infatti, il 56% delle aziende riconosce di avere un margine di miglioramento nell’implementazione di tecnologie di crittografia, classificazione ed etichettatura delle informazioni, e il 44% gestisce ancora i propri inventari attraverso processi manuali. Qui per un approfondimento. 

 

Italiani e Sostenibilità Digitale: cosa ne sanno, cosa ne pensano

Qual è il livello di consapevolezza degli italiani su questi temi, e qual è il loro punto di vista sul ruolo della digitalizzazione come strumento di sviluppo sostenibile? A queste domande vuole fornire una risposta la ricerca “Italiani e Sostenibilità Digitale: cosa ne sanno, cosa ne pensano”, realizzata dal Digital Transformation Institute – Fondazione di ricerca per la Sostenibilità Digitale in collaborazione con IPSOS. I dati presentati lasciano apparentemente pochi dubbi: infatti l’80% del campione ha dichiarato di avere una conoscenza abbastanza o molto precisa del concetto di sostenibilità. Tuttavia, allo stesso tempo, solo il 37% degli intervistati è in grado di correlare la visione di sostenibilità che ritiene prioritaria con scelte economiche e sociali che dovrebbero essere coerenti con essa. Per il 92% degli intervistati il digitale rappresenta una fonte di opportunità. Tuttavia, approfondendo le opinioni degli intervistati, emerge che ben il 65% di essi sostiene anche che esso è fonte di diseguaglianza, perdita di posti di lavoro ed ingiustizia sociale. L’articolo su Tech Economy.  

 

PA digitale, si apre la sfida citizen experience 

La consapevolezza dell’importanza dei processi di trasformazione digitale rappresenta una delle principali lezioni apprese durante la fase di emergenza che ha caratterizzato il 2020 e la prima parte del 2021, insieme alla riaffermata centralità del settore pubblico. Secondo il report redatto da FPA per Adobe, nell’ultimo anno è aumentata del 70% la quota di utenti che usa servizi online. Al maggiore utilizzo dei canali web corrisponde un aumento delle aspettative degli utenti in termini di facilità d’uso. Cloud chiave di volta per aumentare la qualità. Qui per leggere l’articolo del Corriere delle Comunicazioni. 

 

Approvata la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga 

La Strategia italiana per la Banda Ultralarga – “Verso la Gigabit Society”, approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea. Tali obiettivi europei di trasformazione digitale si sviluppano intorno a 4 punti cardinali: (1) le competenze digitali; (2) la digitalizzazione dei servizi pubblici; (3) la trasformazione digitale delle imprese; (4) la realizzazione di infrastrutture digitali sicure e sostenibili. L’obiettivo concreto della Strategia, così come indicato nel PNRR, è di portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026, in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030. La Strategia si compone di sette interventi, due dei quali già in corso e previsti dalla Strategia del 2015 (Piano aree bianche e Piano voucher) e cinque Piani approvati dal Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021 nel PNRR. Qui per approfondire. 

 

Osservatorio.net: musei italiani alla sfida digitale, collezioni online al 70% 

In un anno aumentano del 30% le opere d’arte offerte su web, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali della School of Management del Politecnico di Milano. L’offerta delle istituzioni culturali si è orientata sempre più verso il digitale: collezioni digitalizzate per il 70% dei musei (contro il 40% del 2020). Mentre in quasi la metà vengono proposti laboratori e attività didattiche online, ma anche tour e visite guidate (45%). Ma sono ancora a quota 24% le istituzioni che si basano su un vero e proprio piano strategico che comprenda anche l’innovazione digitale. Qui per approfondire 

 

14 società quotate italiane cavalcheranno la rivoluzione digitale 

L'Italia è al 24° posto fra i Paesi Europei e per tutti gli indicatori considerati: connettività, capitale umano, utilizzo di Internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali. Nel prossimo futuro l'Italia potrebbe essere fra le principali destinazioni degli investimenti in ambito digitale. Una spinta in questo senso potrebbe venire anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che stanzia circa 40,7 miliardi di euro per la trasformazione digitale delle imprese. Intermonte, ha stimato che, entro il 2023, l'Italia possa ridurre in maniera significativa questo gap e che le imprese quotate siano destinate a svolgere un ruolo da protagoniste. Qui l’articolo di MilanoFinanza.

 

Gender equity 

 

Donne e lavoro all’alba della ripresa  

La crisi pandemica e di conseguenza quella economica hanno ulteriormente aggravato la posizione delle donne sul mercato del lavoro. Statistiche nazionali ed europee hanno rilevato più volte come il tasso di inattività dal lavoro abbia maggiormente colpito le donne. Le proposte della Gender Equality Strategy europea e del Pnrr italiano vanno nella direzione positiva di promuovere il più possibile la parità di genere anche sul piano del lavoro. Ma in una società che identifica la donna principalmente per la sua funzione familiare, sarà sufficiente a garantirne la partecipazione nel mondo del lavoro? Qui l’articolo de LaVoce.info.

 

Come tratta le donne il PNRR? Occupazione, servizi, dignità, tutte le priorità del piano governativo 

L'attenzione alle pari opportunità generazionali, di genere e territoriali è una delle priorità trasversali strategiche comune alle sei missioni del PNRR: il Piano analizza lucidamente le radici profonde delle molteplici discriminazioni che tuttora persistono e che collocano il nostro Paese in una situazione di forte ritardo rispetto al resto dell’Europa. Oggi il tasso di partecipazione delle donne al mondo del lavoro in Italia si colloca al 53,1% rispetto al 67,4% della media europea e permangono in ogni settore significative disparità salariali o la sindrome del “soffitto di cristallo” e cioè la difficoltà di raggiungere posizioni apicali. Il PNRR anticipa che il Governo, entro il primo semestre 2021, attraverso il Dipartimento per le pari Opportunità intende lanciare una Strategia nazionale per la parità di genere 2021 – 2026 con cinque priorità definite (lavoro, reddito, competenze, tempo e potere) evidenziando, per ogni missione del Piano, quale potrò essere il contributo alla riduzione dei divari di genere. Qui l’articolo su Agenda Digitale.  

 

Enti locali 

 

Indebitamento dei comuni: una regola per calcolarlo 

Con la ripresa economica in atto in Europa, le previsioni economiche indicano che tutti gli Stati membri possano ritornare ai livelli di Pil pre-covid entro la fine del 2022. Pertanto, la clausola di salvaguardia attiva da marzo 2020, che permette lo sforamento del pareggio di bilancio dei singoli Paesi, verrà messa da parte per tornare alle regole europee che impongono rigidamente che i conti delle pubbliche amministrazioni siano sotto controllo. A tali regole non potranno sfuggire i comuni per i quali sono vigenti vincoli europei stringenti. Per avere i conti sotto controllo, però, ogni Comune dovrà conoscere la propria quota di indebitamento all’interno di tutta la PA. In quale modo sarà possibile e attraverso quali criteri di calcolo? Qui per approfondire.

 

Mondo MEF 

 

Dichiarazioni dei redditi persone fisiche (Irpef) e dichiarazioni IVA per l’anno di imposta 2019 

Pubblicati i dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2020 e riferite all’anno di imposta 2019. nel 2019 anno precedente alla crisi Covid-19, il PIL ha presentato una crescita modesta, dell’1,1% in termini nominali e dello 0,3% in termini reali. I contribuenti Irpef sono circa 41,5 milioni con un aumento di oltre 153.000 soggetti (+0,4%) rispetto all’anno precedente. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 884 miliardi di euro per un valore medio di 21.800 euro. L'analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.780 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.970 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.600 euro). Tutte le statistiche e le analisi dei dati sono disponibili sul sito internet del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it), seguendo il percorso “dati e statistiche fiscali/dichiarazioni fiscali”. I dati vengono strutturati in open data. Qui il comunicato dal MEF

 

Mef, pubblicato il decreto ‘Imprese, Lavoro, Giovani e Salute’ 

Il Mef comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge che introduce ulteriori interventi a sostegno delle imprese, del lavoro, dei giovani, della sanità e dei territori colpiti dall’emergenza da Covid-19. Il decreto interviene, con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro. Tra le novità del nuovo “Decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute" c’è l’introduzione, affianco al criterio del fatturato, del criterio dell’utile per la distribuzione dei sussidi. Si amplia anche l’arco temporale, consentendo a 370mila nuove partite Iva di essere incluse nel programma di sostegno. Un’ampia parte del Decreto è dedicata ai giovani e, per la prima volta viene previsto un fondo per la ricerca di base, il “Fondo italiano per la scienza”, con uno stanziamento di 50 milioni per il 2021 e 150 milioni a decorrere dal 2022. Qui il comunicato stampa del MEF.