Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

Annunciamo un’importante passo avanti nell’attuazione del Recovery Plan italiano, ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, riteniamo che l’Italia abbia fatto buoni progressi per ricevere il suo primo pagamento nell’ambito del Next Generation Eu. 

Dalla dichiarazione della Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Layen, durante l’approvazione della prima tranche di pagamento nell’ambito del Pnrr. 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

Occupazione femminile: perché si parla di gender gap 

Quali sono le cause del gender gap, la disparità di trattamento uomini-donne nel mercato del lavoro? Per comprendere a fondo le ragioni che hanno determinato il gender gap occorre esaminare una serie di aspetti storici, socioculturali, legislativi, territoriali ed economici. Le difficoltà delle donne nel mercato del lavoro non sono solo un problema economico, ma investono soprattutto aspetti socioculturali, che vanno affrontati nel loro insieme. Culturalmente è necessario scardinare i pregiudizi che vedono la donna come il soggetto più adatto a dedicarsi alla cura della famiglia e a preferire il part-time come sua conseguenza diretta; la scelta tra famiglia e carriera come indicatore del valore della persona.  Qui per un approfondimento. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Intesa Sanpaolo: imprese dei settori ad alta tecnologia più resilienti di fronte alla pandemia 

Nel 2020 il fatturato delle imprese dei settori ad alta tecnologia ha evidenziato un calo del 2,3% (valori mediani), con una quota di soggetti in crescita del 45%, evidenziando risultati meno negativi rispetto a quelli osservati per il sistema economico nel suo complesso. Anche in termini di margini e indicatori reddituali il rallentamento è stato meno intenso delle attese. La specializzazione in settori che hanno risentito meno del crollo della domanda e delle chiusure ha permesso di registrare un calo del giro di affari più contenuto rispetto al panorama italiano. È quanto emerge dal Monitor dei settori ad alta tecnologia di Intesa Sanpaolo che offre un'analisi dei risultati economico-finanziari di 12.765 imprese specializzate in settori ad alta tecnologia (aerospazio, ICT, farmaceutica, biomedicale, TLC) nel biennio 2019-2020, focalizzando l'attenzione sull'evoluzione del fatturato e su alcuni indicatori di redditività, finanziari e patrimoniali. Qui per approfondire. 

Istat: fatturato servizi torna a livelli pre-Covid ma non nel turismo 

L’Istat stima che nel quarto trimestre 2021 l’indice destagionalizzato del fatturato dei servizi cresce del 2,1% rispetto al trimestre precedente; l’indice generale grezzo registra un aumento, in termini tendenziali, del 13,6%. Nella media dell'anno 2021, si è registrata una crescita dell’indice del fatturato delle imprese dei servizi del 14,1%, che l'ha portato a un livello leggermente superiore a quello pre-pandemico (+0,5% rispetto all’anno 2019). L’Istat evidenzia una crescita congiunturale in quasi tutti i settori. Aumenti consistenti contraddistinguono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con una crescita dell’81,3%, il trasporto e magazzinaggio (+25,6%), le agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+12,7%) e il commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+10,0%). Qui la Nota dell’Istat. 

Nomisma: agroalimentare, il made in Italy segna un boom del +20% in Usa e Canada e del + 46% in Cina rispetto al 2019 

Il mercato agroalimentare in Italia corre più di Francia e Germania. La buona notizia arriva dal sesto Forum Agrifood Monitor realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, che ha evidenziato come, dopo due anni di pandemia, le esportazioni del food&beverage made in Italy abbiano registrato nel 2021 un aumento vicino al +15% rispetto al benchmark pre-pandemico del 2019, sfondando così il muro dei 50 miliardi di euro. E mettendo a segno performance superiori a quelle dei nostri diretti concorrenti. Parigi e Berlino si sono infatti fermate a progressione rispettivamente del +8% e +5%. Tra i principali mercati di sbocco dei nostri prodotti, rileva lo studio di Nomisma, spiccano Stati Uniti e Canada che fanno registrare un aumento a valore del +20% rispetto alla situazione pre-Covid del 2019. E positivi sono anche i riscontri relativi alla Germania, dove l’export cresce del 15%. Ma le variazioni più alte, segnala il Monitor, si sono toccate in Corea del Sud (+60%) e Cina (+46%). Qui per approfondire. 

Carovita, prezzi di beni e servizi corrono più degli stipendi 

I prezzi di beni e servizi hanno subito una costante crescita negli ultimi anni, al punto che i listini di alcuni prodotti sono addirittura triplicati rispetto al 2001. Lo rivela una indagine condotta dall'associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di "Alma Laboris Business School" che ha messo a confronto i prezzi di un paniere di cento elementi tra beni e servizi, analizzando le differenze esistenti tra i listini al dettaglio in vigore ai tempi della lira e quelli odierni. Si scopre così che si spende di più per riempire la dispensa di casa: per i prodotti alimentari, tra quelli che hanno subito gli incrementi di prezzo più elevati troviamo i biscotti (+159%), la passata di pomodoro (+148%), il cacao (+143%), il sale (+134%), l’olio d’oliva (+114%), le uova (+103%). Nel frattempo, però gli stipendi non sono cresciuti altrettanto: appena del 50%. Se nel 2001 la retribuzione media lorda di un lavoratore era di circa 19.500 euro annui, oggi si aggira attorno ai 29.300 euro, con una crescita del +50,2% in 20 anni. Qui per un approfondimento. 

Spesa delle amministrazioni pubbliche per funzione nel 2020  

Nel 2020, la spesa totale delle amministrazioni pubbliche della UE è stata pari al 53,1% del prodotto interno lordo. A causa della pandemia e delle misure dei governi per mitigarne gli effetti, questo rapporto è aumentato notevolmente rispetto all'anno precedente (46,5%) in conseguenza della diminuzione del PIL, nonché dell'aumento della spesa totale. Lo comunica l’Eurostat che conferma tra le principali funzioni della spesa delle amministrazioni pubbliche nell'UE, la “protezione sociale" come la più importante nel 2020, pari al 22,0% del PIL. Qui per approfondire.   

Istat: inflazione febbraio al 5,7%, mai così dal'95 

A febbraio l’inflazione ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua dal +4,8% del mese precedente. Per l’ottavo mese consecutivo l’inflazione accelera, raggiungendo un livello che non si registrava da novembre 1995. È quanto emerge dalla stima preliminare diffusa dall'Istat. Prezzi in salita anche per i prodotti del "carrello della spesa". Sono i prezzi dei Beni energetici non regolamentati "a spingere in alto la crescita, seguendo la fiammata di gennaio degli energetici regolamentati: insieme, le due componenti spiegano due terzi della variazione tendenziale dell’indice Nic", ha spiegato l'Istat. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo. Qui la Nota dell’Istat.  

Commissione europea: Pnrr, via libera alla prima rata da 21 miliardi 

La Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare positiva della richiesta dell'Italia di pagamento di 21 miliardi di €, di cui 10 miliardi di € di sovvenzioni e 11 miliardi di € di prestiti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. «Annunciamo un’importante passo avanti nell’attuazione del Recovery Plan italiano, ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, riteniamo che l’Italia abbia fatto buoni progressi per ricevere il suo primo pagamento nell’ambito del Next Generation Eu”. Tali traguardi e obiettivi riguardano riforme nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa pubblica, dell'istruzione terziaria, investimenti nel campo della digitalizzazione delle imprese ("Transizione 4.0"), dell'efficienza energetica e della ristrutturazione degli edifici residenziali. Qui per un approfondimento. 

Istat: nel 2021 deficit al 7,2%, debito/PIL scende al 150,4%, pressione fiscale sale al 43,2%. Pil a +6,6%.  

Nel 2021 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.781.221 milioni di euro correnti, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto del 6,6%. Lo rileva l’Istat precisando che “nel 2021 l’economia italiana ha registrato una crescita di intensità eccezionale per il forte recupero dell’attività produttiva, dopo un 2020 caratterizzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria”. A trascinare la crescita del Pil è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi molto limitati. Sempre nel 2021, il deficit delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2 %, a fronte del -9,6 % nel 2020. Per quanto riguarda il debito pubblico, l’Istat rileva una diminuzione pari al 150,4% del Pil nel 2021. Infine, per ciò che concerne la pressione fiscale complessiva, nel 2021 è risultata pari al 43,4%, in aumento rispetto all’anno precedente (42,8%). Qui la Nota dell’Istat. 

Istat: a gennaio il tasso di disoccupazione cala all'8,8% 

Cala ancora il tasso di disoccupazione a gennaio che scende all’8,8% e al 25,3% tra i giovani. La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%) interessa gli uomini e tutte le classi di età, ad eccezione della fascia tra i 35 e i 49 anni. Crescono invece gli inattivi (+0,6%), soprattutto tra le donne e tra chi ha meno di 50 anni. Lo rileva l'Istat spiegando come rispetto al mese di dicembre dello scorso anno ci sono 77mila donne occupate in meno e 69mila uomini in più. Sullo stesso mese del 2021 diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-12,9%, -326mila), sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5%, pari a -684mila). Per quanto riguarda l’occupazione rispetto al mese precedente rimane stabile al 59,2%. Da gennaio 2021 il numero di occupati è cresciuto del 3,3%, circa 730mila unità (+2,4%). Qui la Nota dell’Istat. 

Sace: presentata la Risk Map 2022 

Sace ha presentato la XVI edizione della Mappa dei rischi 2022 che delinea i profili di rischio per le imprese che esportano e operano in 194 mercati esteri. Lo scenario di un’economia globale avviata, dopo due anni di pandemia, verso la crescita, secondo il Report di Sace, si trova però oggi a fare i conti con gli effetti e le conseguenze della guerra in Ucraina. Un contesto inedito, che nelle ultime ore costringe a riconsiderare la variabile dei rischi, obbligando analisti ed economisti a ridisegnare il percorso della crescita. Dallo studio emerge un indice di rischiosità sul fronte dei pagamenti che, al netto di quanto capita in Ucraina, resta per lo più stabile. A peggiorare, secondo gli economisti di Sace, sono piuttosto i rischi di natura politica. Qui per un approfondimento. 

PIL: l’Istat taglia stime quarto trimestre. Cala la spesa delle famiglie 

Nel quarto trimestre del 2021 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 6,2% nei confronti del quarto trimestre del 2020. Lo rende noto l'Istat spiegando che la stima della crescita congiunturale del Pil diffusa il 31 gennaio 2022 era stata dello 0,6% mentre quella tendenziale del 6,4%. La spesa delle famiglie ha registrato una diminuzione rispetto al terzo trimestre 2021 dello 0,5%. Qui la Nota dell’Istat.  

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confesercenti: possibile inflazione al 6% e 4 miliardi di euro di minori consumi nel 2022 

L’invasione dell’Ucraina potrebbe avere un impatto rilevante sull’economia italiana. In particolare, il maggior costo delle materie prime importate e dell’energia potrebbe portare il tasso di inflazione a toccare il 6% nel 2022, determinando minori consumi per 4 miliardi di euro. A stimarlo è Confesercenti. Secondo la nota, in seguito agli eventi legati al conflitto in Ucraina, i prezzi dell’energia hanno registrato un ulteriore rimbalzo, con quotazioni che rispetto a inizio anno segnano aumenti del 27% per il petrolio e del 52,4% per il gas. Una spinta al rialzo che si estende anche al grano, il cui prezzo è aumentato dell’11%. Notevole anche l’impatto sui consumi, prosegue Confesercenti, il cui recupero è già sotto le attese a causa dell’effetto della quarta ondata. Qui la Nota di Confesercenti.  

Confagricoltura: prosegue la corsa verso l’alto dei futures relativi alle principali materie prime agricole 

Confagricoltura lancia l’allarme per l'approvvigionamento di materie prime agricole: “nelle ultime ore si è registrato un aumento che sfiora il 10% per il grano. Per mais e soia l’incremento è, rispettivamente, del 5 e del 4%”, afferma in una nota la confederazione. “Sull’andamento delle quotazioni, sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, incide prima di tutto il blocco dell’attività nei porti dell’Ucraina. I mercati riflettono l’assoluta incertezza sui tempi e sulle modalità per la ripresa delle esportazioni di prodotti agricoli”. Qui per un approfondimento. 

Confcommercio, in 9 anni scomparse circa 100mila attività 

In 9 anni sono scomparsi quasi 85mila negozi fisici, di cui quasi 4.500 durante la pandemia e, aggiungendo i circa 10mila persi nel commercio ambulante, si arriva a circa 100mila attività scomparse. Lo rende noto l'Ufficio Studi Confcommercio, in un'analisi che riguarda 120 comuni medio grandi (escludendo Milano, Napoli e Roma perché multicentriche), dove è stato analizzato dal 2008 al 2021 l'andamento dello stock delle imprese del commercio al dettaglio, inclusi gli ambulanti, ripartito in 11 categorie merceologiche, degli alberghi e delle attività di ristorazione. Una grossa parte della riduzione è dovuta "alla stagnazione dei consumi di tipo strutturale che interessa l'Italia da tanto tempo. Oggi i consumi in termini reali sono sotto i livelli del 1999 e lo stesso parametro in termini pro capite si colloca sotto i valori del 1998, cioè 17.297 euro del 2021 contro i 17.708 euro di 25 anni fa”, sottolinea l’analisi. Qui per un approfondimento.  

Federmeccanica, produzione recupera pre-Covid. Preoccupano prezzi e guerra 

Nel 2021 la produzione metalmeccanica è cresciuta del 15,9% rispetto all'anno precedente, nonostante la flessione registrata nell'ultimo trimestre. Ciò ha consentito di recuperare completamente il crollo osservato nel corso della pandemia, con i volumi di produzione 2021 superiori dello 0,3% rispetto al 2019, anche se l'intero comparto industriale ha registrato un calo dello 0,6%. È quanto emerge dall'Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica. La performance dell'industria metalmeccanica italiana è stata migliore dei principali paesi UE, dato che in Francia e Germania i volumi risultano ancora inferiori di circa 10 punti rispetto ai livelli pre-pandemici. Il recupero italiano, oltre che da un miglioramento della domanda interna, è stato favorito da una marcata ripresa dell'export, cresciuto in media del 18,4% sul 2020. Una parte significativa di tale incremento è però imputabile a una forte crescita dei valori medi unitari che hanno contribuito in maniera sostanziale anche all'aumento delle importazioni (+24,9%). Qui per approfondire. 

 

Innovazione  

 

Sale a 6,6 mld/€ (+53%) il valore delle gare bandite dalle PA sulla piattaforma di e-procurement Mef/Consip 

Cresce l’e-procurement di Consip. Nel 2021 sono state 1.610, per un valore di 6,6 miliardi, le gare bandite dalle pubbliche amministrazioni, utilizzando a titolo gratuito per i propri acquisti autonomi la piattaforma di e-procurement (Gare in Asp – Application Service Provider), gestita da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il risultato registra un aumento sia in termini di procedure bandite (+3% rispetto al 2020) che di valore bandito (+53%), a conferma del crescente gradimento delle amministrazioni verso uno strumento che consente grande efficienza e personalizzazione dell’acquisto. Qui per approfondire. 

Al via la newsletter Italia Login di AgID 

AgID lancia la sua prima newsletter che fornisce aggiornamenti e approfondimenti sulle attività realizzate attraverso il progetto Italia Login e, più in generale, sulle attività dell’Agenzia per l’Italia Digitale. La nuova iniziativa ha lo scopo di informare PA e cittadini sui progetti di trasformazione digitale curati dall’Agenzia. Nella newsletter sarà possibile trovare un focus su temi fondamentali della trasformazione digitale, le notizie di AgID sui progetti istituzionali dell’ente, gli appuntamenti formativi introdotti e gli eventi organizzati o ai quali partecipa l'Agenzia. Qui per approfondire e iscriversi.  

Unioncamere: richieste competenze digitali per il 60% delle assunzioni 

Quasi il 71% delle aziende nel 2021 ha investito in tecnologie digitali, nuove formule organizzative e nuovi modelli di business: e in questa direzione sono andate le richieste di personale con la domanda di competenze digitali di base per la comunicazione visiva e multimediale per 2,8 milioni di profili professionali ricercati, pari al 60,5% del totale delle entrate previste. È quanto emerge dall'indagine 2021 del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzate in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne. Le imprese hanno chiesto abilità relative all'utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici per 2,3 milioni di posizioni (il 50,5%) e capacità di gestione di soluzioni innovative 4.0 per 1,7 milioni di entrate (il 36,4%). Qui per approfondire.  

 

Gender equity 

 

Laureate in Italia: prime della classe ma non nel mercato del lavoro 

Le donne prendono voti più alti agli esami universitari e concludono il corso di studi prima dei colleghi uomini.  Ma sul mercato del lavoro la situazione si capovolge. Un rapporto di Almalaurea certifica i divari di genere delle laureate. Dal rapporto, realizzato attingendo alle indagini che ogni anno forniscono dati sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, emerge che le migliori performance negli studi delle laureate non arginano il divario a favore degli uomini su esiti occupazionali e retribuzione: nel 2020 le donne costituiscono quasi il 60% dei laureati, con performance pre-universitarie e accademiche migliori di quelle dei colleghi uomini. Eppure, questi ultimi sono più valorizzati sul mercato del lavoro e occupano professioni di più alto livello. Emerge, inoltre, che le donne ambiscono alla stabilità del lavoro, all’utilità sociale e all’indipendenza, mentre gli uomini puntano al guadagno e alla carriera. Qui per un approfondimento.  

Smart working, da opportunità a rischio: il lavoro agile intrappola le donne 

Uno strumento per tenere finalmente insieme vita e lavoro, o una zavorra definitiva alla possibilità di carriera. Al bivio dello smart working si gioca una partita cruciale per il lavoro femminile nel post pandemia. Lo mostra un report del ministero per le Pari opportunità e la famiglia, frutto di un'indagine voluta dalla ministra Elena Bonetti e condotta con 50 aziende rappresentative di tutti i settori. È una fotografia che racconta che là dove il lavoro agile funziona e coinvolge alla pari donne e uomini, si festeggiano più nascite. Ma che un equilibrio ancora non c'è e che gli uomini spesso occupano più spazi in presenza, mentre le donne più spazi in assenza. È facile intuire i rischi, soprattutto se si lavora da casa, di un aumento per le donne dei carichi familiari e di una riduzione delle possibilità di carriera. Qui per approfondire. 

Eurostat: il divario di genere nel lavoro autonomo aumenta con l'età  

I dati sul mercato del lavoro dell'UE nel terzo trimestre del 2021 indicano che gli uomini avevano maggiori probabilità di essere lavoratori autonomi rispetto alle donne: il 16,4% degli uomini occupati erano lavoratori autonomi rispetto al 9,5% delle donne. L'analisi realizzata dall’Eurostat mostra che il divario di genere cresce con l'età, con una differenza di 1,8% per i giovani (15-24), che poi sale al 6,3% per i 25-54 anni e 11,1% per i 55-64 anni. Nel terzo trimestre del 2021, il 22,6% degli uomini occupati di età compresa tra 55 e 64 anni erano autonomi contro il 15,8% degli uomini occupati di età compresa tra 25 e 54 anni e il 4,5% di età compresa tra 15 e 24 anni. Tra le donne occupate di età compresa tra 55 e 64 anni, l'11,4 % era autonomo contro il 9,5% di età compresa tra 25 e 54 anni e il 2,7% di età compresa tra 15 e 24 anni. Qui per approfondire. 

 

Enti locali 

 

Pnrr: Milano, Napoli e Roma capofila del progetto Mobility as a Service for Italy 

Milano, Napoli e Roma saranno le città capofila nella sperimentazione dei servizi di Mobility as a Service for Italy (MaaS), un nuovo concetto di mobilità innovativa che permetterà ai cittadini di usufruire di diversi mezzi di trasporto, pubblico e privato, attraverso una App che li supporti dalla pianificazione al pagamento del viaggio. È stata infatti pubblicata la graduatoria definitiva per il progetto MaaS, al quale hanno partecipato 13 Comuni capoluogo di Città metropolitane, precedentemente individuate dal Dipartimento per la trasformazione digitale (Dtd) e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). L’investimento rientra nella Misura 1.4.6 del Pnrr ed è volta a favorire lo sviluppo di servizi di mobilità innovativa per i cittadini, nonché la gestione intelligente dei trasporti sul territorio attraverso la condivisione di dati e la creazione di servizi su misura. Qui per approfondire.  

PNRR, la svolta digitale delle grandi amministrazioni centrali 

Stanziati oltre 600 milioni per la digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali. Italia digitale 2026, la strategia per il digitale all’interno del PNRR, prevede oltre 6 miliardi di euro per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Queste risorse, oltre a prestare la dovuta attenzione al ruolo cruciale delle PA locali, vedono anche il coinvolgimento di molte PA centrali. Processi interni più efficienti e istruttorie più veloci, servizi più sicuri ed efficaci grazie alle tecnologie emergenti: sono alcuni degli obiettivi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede per la digitalizzazione delle amministrazioni centrali. Qui per approfondire.  

Legge di bilancio 2022: le principali novità per i Comuni 

Le cd “Manovre di fine anno” (il “Decreto Fiscale” collegato alla “Legge di bilancio” e la “Legge di bilancio” stessa) hanno introdotto novità di particolare rilievo per gli Uffici “Entrate” degli Enti. Le principali novità riguardano alcune modifiche alla normativa Imu e all’imposta di soggiorno. Qui per un approfondimento. 

Pnrr, Regione Lazio e Anci varano l’Osservatorio sviluppo per i Comuni 

Aiutare gli amministratori dei piccoli Comuni, in difficoltà per gestire i fondi del Pnrr e della programmazione europea a causa della mancanza di personale e competenze adeguate. Da questa consapevolezza è nato “Osservatorio Sviluppo Lazio”, uno strumento introdotto da Regione Lazio e Anci Lazio per aiutare gli amministratori locali ad affrontare questa sfida.  L’Osservatorio Sviluppo Lazio prevede due fasi: la prima è stata dedicata alla formazione mentre la seconda, più operativa, si concretizzerà con punti di prossimità tecnica sul territorio e una piattaforma, denominata “Easy”, entrambi a disposizione degli amministratori. Qui per un approfondimento.

 

Mondo MEF 

 

Agenzia delle entrate: al via la videochiamata per assistenza su rimborsi, dichiarazioni e affitti 

L’Agenzia delle entrate ha comunicato di aver attivato il nuovo servizio di videochiamata per dialogare “in diretta” con i funzionari. Sarà così possibile ricevere assistenza su numerosi adempimenti o richieste direttamente dal proprio computer, tablet o smartphone. Con questo nuovo canale di contatto, che si affianca ai servizi telematici esistenti, l’Agenzia vuole semplificare il dialogo con i contribuenti andando incontro alle loro esigenze. Qui per approfondire.  

Mef: statistiche sulle dichiarazioni IRES ed IRAP dell’anno di imposta 2019 

Il numero dei soggetti che hanno presentato la dichiarazione Irap per l'anno d'imposta 2019 è pari a 3.425.931 (-7,7% rispetto al 2018). La contrazione ha interessato in misura prevalente le persone fisiche (-17,4% rispetto al 2018), a causa della crescente adesione al regime forfetario per effetto dell'innalzamento della soglia di ricavi/compensi a 65.000 euro, a prescindere dal settore di attività, e le società di persone (-3,9% rispetto al 2018). L'imposta dichiarata per l'anno 2019 è stata pari a 24,8 mld (+2,7% rispetto al 2018), con un valore medio pari a 11.980 euro. Qui il Comunicato stampa del Mef.  

Mef: Pil, 2021 meglio del previsto, solida base per ripresa 

Il rincaro dell'energia e la guerra in Ucraina renderanno più incerto e complesso il quadro congiunturale e le prospettive economiche", ma i dati diffusi dall’ISTAT su PIL e conti pubblici 2021 "rappresentano una solida base su cui lavorare per assicurare la continuità della ripresa, l'espansione dell'occupazione e il miglioramento dei conti e della finanza pubblica”. Lo afferma in una nota il MEF, commentando i dati ISTAT che "confermano il significativo recupero fatto registrare dall'economia italiana nel 2021 e rappresentano uno stimolo a proseguire nell'impegno per aumentare la resilienza, la sostenibilità e l'inclusività del sistema economico". "Dopo la caduta del 9% subita nel 2020, l'anno scorso il PIL è cresciuto del 6,6% in termini reali. Dal lato della finanza pubblica, il deficit della Pubblica amministrazione è migliorato al 7,2% del PIL (dal 9,6% del 2020) e il rapporto debito/PIL è calato al 150,4% del PIL, dal picco del 155,3% raggiunto nel 2020" sottolinea il ministero. Qui il Comunicato stampa del Mef. 

Mef: fabbisogno settore statale febbraio a 4,2 miliardi euro 

Cresce il fabbisogno statale a febbraio, anche se la tendenza è in miglioramento rispetto al 2021. È quanto emerge dai dati provvisori pubblicati dal Mef, secondo cui il saldo del settore statale a febbraio chiude con un fabbisogno di 4,2 miliardi di euro, in peggioramento rispetto ai 902 milioni di gennaio ed in miglioramento di circa 6,1 miliardi rispetto al valoro di febbraio 2021 (-10,293 miliardi). "Nel confronto con il corrispondente mese del 2021, evidenzia il Mef, il saldo ha beneficiato dell’andamento positivo degli incassi fiscali legato all’effetto della congiuntura grazie anche al risultato positivo dei versamenti dell'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e delle imposte sul risultato maturato delle gestioni individuali di portafoglio e sulle forme pensionistiche complementari e individuali. Dal lato dei pagamenti, si registrano aumenti della spesa degli Enti previdenziali e delle Amministrazioni territoriali. La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 270 milioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Qui il Comunicato stampa del Mef 

Mef: presentato il Libro Verde "La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita" 

Nella complessa situazione economica che il sistema italiano sta affrontando in conseguenza della pandemia, il mercato di capitali è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale per accompagnare e sostenere un percorso di ripresa. Inoltre, la Brexit, il PNRR e la recente integrazione di Borsa Italiana nel gruppo paneuropeo Euronext rendono ancora più impellente la necessità di avere mercati dei capitali attraenti ed efficienti. In tale scenario su iniziativa del MEF, in collaborazione con le autorità di settore (Consob e Banca d'Italia), le associazioni di categoria e gli operatori di mercato, ha preso il via, fino al prossimo 25 marzo, la consultazione pubblica sul Libro Verde "La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita". L'obiettivo, spiega il MEF, è individuare possibili aree di semplificazione e razionalizzazione, con potenziali interventi tesi a migliorare il quadro normativo e regolamentare applicabile agli emittenti per rendere più efficiente non solo l'accesso, ma anche la permanenza delle imprese sui mercati dei capitali, senza con questo ridurre i presìdi a tutela degli investitori e dell'integrità dei mercati. Qui il Comunicato stampa del Mef.