Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

L’Italia è un grande Paese. Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro creatività e solidarietà, lo straordinario impegno delle nostre imprese, le scelte delle istituzioni ci hanno permesso di ripartire. Hanno permesso all’economia di raggiungere risultati che adesso ci collocano nel gruppo di testa dell’Unione. Ma questa ripresa, per consolidarsi e non risultare effimera, ha bisogno di progettualità, di innovazione, di investimenti nel capitale sociale, di un vero e proprio salto di efficienza del sistema-Paese

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento al Parlamento nel giorno del giuramento.  

 

Il Dibattito delle Idee 

 

In-work poverty: che fare 

Si può avere un lavoro ed essere comunque poveri: la relazione del Gruppo di lavoro sugli interventi e le misure di contrasto alla povertà lavorativa presenta i punti principali della relazione sulla situazione in Italia, preparata su richiesta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dopo aver richiamato una serie di statistiche sul numero dei lavoratori che possono essere considerati a rischio di povertà, gli autori descrivono brevemente il pacchetto di proposte di riforma contenute nella relazione, aiutando a definire i contorni del fenomeno in Italia e lancia cinque proposte per limitarlo. Qui per approfondire 

Debito pubblico nelle mani della Bce: uscirne non è un obbligo 

Si moltiplicano le proposte per sottrarre dal bilancio della Bce i titoli di debito pubblico acquistati durante la crisi da pandemia. Nessuno più parla di debito pubblico, ma c’è un problema: bisogna finanziarlo e finanziarlo significa emettere titoli di Stato cercando il più possibile di mantenere bassi i rendimenti. Ora se tracciamo una linea di ciò che abbiamo davanti a noi, in uno scenario dove la FED alzerà i tassi di interesse a fronte di un’inflazione in continuo aumento, comprendiamo come la BCE non potrà restare espansiva per lungo tempo. Ma non è un passo obbligato per contrastare il riemergere dell’inflazione, come dimostra la Fed stessa. Qui per un approfondimento. 

Come curare le disuguaglianze economiche 

Per arginare l’enorme crescita delle disuguaglianze economiche servirebbe agire sul reddito distribuito nel processo di produzione e scambio (il reddito di mercato) oppure sul reddito di cui effettivamente si dispone (il reddito disponibile)? Molte sono le statistiche per i vari paesi sulla disuguaglianza economica prima e dopo la re-distribuzione e molti gli studi sulla sua riduzione attraverso le politiche redistributive; tuttavia, il dibattito su quale categoria di reddito agire per raggiungere l’obiettivo in modo efficace ed efficiente è ai suoi inizi. Ma non è solo in gioco un equilibrio di bilancio. È in gioco anche una possibile incrinatura nell’altrettanto delicato rapporto tra cittadini e istituzioni. Qui per approfondire.

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Istat: Pil, nel 2021 crescita record + 6,5% 

Nel 2021 il Pil è aumentato del 6,5% rispetto al 2020. È la stima preliminare diffusa dall'Istat. L’economia italiana registra per il quarto trimestre consecutivo una espansione, seppure a ritmi più moderati rispetto ai periodi precedenti. Anche dal lato tendenziale, la crescita è risultata molto sostenuta, superiore ai 6 punti percentuali. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,4%. I risultati dei conti nazionali annuali per il 2021 saranno diffusi il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 4 marzo. Qui la Nota dell’Istat. 

Eurostat: PIL in aumento dello 0,3% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'UE 

Nel quarto trimestre 2021, il PIL destagionalizzato è aumentato dello 0,3% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'UE, rispetto al trimestre precedente, secondo una stima flash preliminare pubblicata dall’Eurostat. Il dato risulta uguale alle stime degli analisti, che indicavano un +0,3%. Per l'intera Unione Europea è indicato un aumento del PIL dello 0,4% su trimestre (+2,2% il precedente) e una crescita del 4,8% su anno (+4,1% il dato precedente). Qui la Nota stampa di Eurostat.  
 
Istat: il tasso di occupazione si rialza 

Il lieve calo dell’occupazione nel mese di novembre e la sostanziale stabilità registrata a dicembre rallentano la crescita dell’occupazione osservata a partire dal mese di febbraio 2021. Rispetto a gennaio, infatti, il numero di occupati è cresciuto di oltre 650 mila unità e il tasso di occupazione è più elevato di 2,2 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione a dicembre 2021 scende in Italia al 9,0% nel complesso (-0,1 punti) e al 26,8% tra i giovani 15-24 anni (-0,7 punti), rispetto al mese precedente. Lo rileva l'Istat diffondendo i dati provvisori su occupati e disoccupati. Rispetto al periodo pre-pandemia (febbraio 2020), il tasso di occupazione è tornato allo stesso livello (59,0%) mentre il tasso di disoccupazione è ancora inferiore di 0,6 punti e quello di inattività è salito dal 34,6% al 35,1%. Qui la Nota dell’Istat. 

Eurostat: disoccupazione nell'area dell'euro al 7,0%

A dicembre 2021, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell'area dell'euro era del 7,0%, in calo dal 7,1% nel novembre 2021 e dall'8,2% nel dicembre 2020. Il tasso di disoccupazione nell'UE era del 6,4% nel dicembre 2021. Sono i dati pubblicati dall’Eurostat, evidenziando che 13.612 milioni di uomini e donne nell'UE, di cui 11.481 milioni nella zona euro, erano disoccupati nel dicembre 2021. Rispetto a novembre 2021, il numero di disoccupati è diminuito di 210.000 nell'UE e di 185.000 nella zona euro. Rispetto a dicembre 2020, la disoccupazione è diminuita di 2,196 milioni nell'UE e di 1,828 milioni nella zona euro. Qui per approfondire. 

Legacoop-Prometeia: lavoro, boom dimissioni, +31,6% in 9 mesi 

I dati più recenti sull'occupazione evidenziano che il mercato del lavoro italiano sta riprendendo vitalità, dopo i pesanti effetti negativi della pandemia testimoniati dal crollo delle attivazioni di nuovi rapporti di lavoro che, tra il 2019 e il 2020, sono calati, complessivamente, del 23,7%, da 7,5 milioni a 5,7 milioni. A questo si contrappone il fenomeno relativo alla crescita delle dimissioni dei lavoratori dipendenti, che nei primi nove mesi del 2021 aumentano del 31,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, passando da 1 milione ad oltre 1 milione e 300mila. È quanto emerge dal report Monitor Fase 3: "Assunzioni e cessazioni: qualcosa si muove nel mercato del lavoro italiano" realizzato da Area Studi Legacoop e Prometeia. Qui per un approfondimento. 

Eurostat: lo shopping online continua a crescere nell'UE 

Lo shopping online è sempre più popolare nell’UE. Nei 12 mesi precedenti l'indagine del 2021, il 90% delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni nell'UE aveva utilizzato Internet, il 74% delle quali aveva acquistato o ordinato beni o servizi per uso privato. Gli acquisti online sono aumentati di 1 punto percentuale (pp) rispetto al 2020 (73% degli utenti Internet) e di 11 punti percentuali rispetto al 2016 (63%). Le percentuali più elevate di utenti Internet che hanno acquistato o ordinato beni o servizi su Internet nei 12 mesi precedenti l'indagine sono state registrate nei Paesi Bassi (94%), in Danimarca (92%) e in Svezia (89%). Meno del 50% ha invece effettuato acquisti online in Romania (44%) e Bulgaria (42%). Qui per un approfondimento. 

Istat: inflazione al 4,8% a gennaio, al top dal 1996  

Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, il mese scorso l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell'1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente). L’Istat precisa che un'inflazione così alta non si registrava da aprile 1996, quando il NIC registrò la medesima variazione. I Beni energetici regolamentati trainano questa fiammata con una crescita su base annua mai registrata (+38,6%), ma tensioni inflazionistiche crescenti si manifestano anche in altri comparti merceologici. Qui la Nota dell’Istat. 

Mit: immatricolazioni, 134.001 nuove auto nel mese di gennaio 2021 (-14,03%) 

Nel mese di gennaio 2021, la Motorizzazione ha immatricolato 134.001 autovetture, con una variazione di -14,03% rispetto a gennaio 2020, durante il quale ne furono immatricolate 155.867. Nel solo mese di dicembre 2020 sono state invece immatricolate 119.563 autovetture, con una variazione di -14,87% rispetto a dicembre 2019, durante il quale ne furono immatricolate 140.448. Nello stesso periodo di gennaio 2021 sono stati registrati 259.244 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -23,47% rispetto a gennaio 2020 durante il quale ne furono registrati 338.754. Lo ha reso noto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Qui per un approfondimento.  

Istat: nel 2019 le imprese partecipate pubbliche sono il 3,9% in meno rispetto al 2018 

Diminuiscono le partecipate pubbliche attive nell’industria e nei servizi: lo rende noto l’Istat con un comunicato in cui si riporta che “nel 2019 le unità economiche partecipate dal settore pubblico sono 8.175, il 3,9% in meno rispetto al 2018. Si riduce, in particolare, il numero di partecipate pubbliche attive nei settori dell’industria e dei servizi (-5%) e di quelle partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale (-6%). Il valore aggiunto per addetto delle controllate pubbliche cresce del 3,9%: 104.681 euro contro 48mila 900 euro del totale delle imprese dell’industria e dei servizi. Il Ministero dell’economia e delle finanze si conferma l’ente più rilevante: controlla imprese che pesano per il 53,5% degli addetti”. Qui il Comunicato dell’Istat. 

Upb: Pil, nel 2022 crescita al 3,9%, I° trimestre molto debole 

Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, nel 2022 l'attività economica continuerà ad espandersi, raggiungendo il +3,9%. Dopo un primo trimestre molto debole a causa della recrudescenza pandemica, la crescita si rafforzerebbe dalla primavera, avvantaggiandosi del progressivo miglioramento delle condizioni sanitarie. Entro il semestre in corso l'attività raggiungerebbe i livelli di fine 2019. Nel 2023 il Pil "proseguirebbe il graduale percorso di normalizzazione, rallentando all'1,9%, anche per via dell'intonazione meno espansiva delle politiche economiche". Lo scenario illustrato "è circondato da rischi di varia natura, orientati al ribasso sulla crescita e al rialzo sull'inflazione", ha spiegato l'Upb. Qui la Nota dell’UpB 

Ocse, l’inflazione sale al 6,6%. Record da 30 anni 

L'inflazione nell'area OCSE è salita al 6,6% nei 12 mesi fino a dicembre 2021, rispetto al 5,9% di novembre, e appena all'1,2% a dicembre 2020, raggiungendo il tasso più alto da luglio 1991. In questa area l'inflazione è aumentata più moderatamente (al 5,6%, dopo il 5,3% del novembre). Per il 2021 nel suo insieme, l'inflazione annua nell'OCSE è salita al 4,0%, rispetto all'1,4% nel 2020, il tasso medio annuo più alto dal 2000. I prezzi dell'energia sono aumentati del 15,4%, il tasso più alto dal 1981. In confronto, erano diminuiti del 6,5% nel 2020. Escludendo cibo ed energia, l'inflazione annua è salita al 2,9%, rispetto all'1,8% nel 2020. In Italia, l’inflazione è cresciuta cresce al 3,9% a dicembre 2021 dopo 3,7% a novembre. Qui la Nota dell’OCSE. 

Banca d’Italia: €-coin diminuisce in gennaio  

La Banca d’Italia ha comunicato che nel mese di gennaio l’indicatore €-coin è sceso da 0,21 a 0,01, segnalando un ulteriore indebolimento dell’attività economica all’inizio del 2022. In particolare, la Banca d’Italia sottolinea che l’indicatore continua a essere frenato dall’incremento dei prezzi, dalla forte crescita dei costi energetici e dalle valutazioni meno favorevoli di famiglie e imprese sull’evoluzione dell’economia. Qui la Nota di Banca d’Italia. 

 

La Voce degli Stakeholder

 

Unioncamere: lavoro, nel 2021 sei imprese su dieci hanno programmato assunzioni 

Nel 2021, sei imprese su dieci dell’industria e dei servizi, hanno programmato assunzioni (a fronte del 58,8% del 2019); 4,6 milioni le entrate previste (+0,5% rispetto a prima della pandemia); crescono in tutti i settori e sono sempre di più difficile reperimento le ricerche di personale specializzato, mentre diminuiscono le richieste per le professioni impiegatizie e la domanda di diplomati e qualificati; la difficoltà di reperimento è in aumento per quasi tutti i profili professionali. È quanto emerge dal Bollettino annuale 2021 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che mostra chiaramente come i driver principali delle trasformazioni in atto siano le competenze digitali (il 71% delle imprese ha investito in trasformazione digitale nel 2021) e la transizione verso un’economia più sostenibile (il 53% investe in competenze green). Qui per un approfondimento. 

Unimpresa, calano i finanziamenti alle imprese: -2,8% nel 2021 

Negli ultimi 12 mesi sono diminuiti di oltre 18 miliardi di euro i crediti alle aziende italiane. Da novembre 2020 a novembre 2021, lo stock degli impieghi delle banche verso le imprese è calato da 677,5 miliardi a 659,2 miliardi con una contrazione che sfiora il 3%. Sul versante famiglie sono aumentati i finanziamenti raggiungendo i 18,6 miliardi (+2%), da 641,6 a 660,3 miliardi, trainati dalla crescita dei mutui, cresciuti di oltre 17 miliardi (+4%). Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale nell’ultimo anno è proseguita la diminuzione dei crediti deteriorati: il totale dei prestiti non rimborsati è passato da 62 miliardi a circa 43 miliardi, in discesa di oltre 18 miliardi (-29%), ma le sofferenze nette sono tornate a salire, dai 15 miliardi di settembre ai 18 miliardi di novembre.  Qui per approfondire. 

Confagricoltura conferma l'impegno delle imprese per la sostenibilità del settore primario 

L’interdipendenza tra sostenibilità e innovazione tecnologica è ormai un dato assodato. Lo afferma la seconda edizione del Rapporto di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020, volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese. Rispetto al periodo pre-Covid e la conseguente crisi economica, gli imprenditori dichiarano che nella loro azienda è decisamente aumentata l’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale (56,7%), alla sostenibilità sociale (47,9%), alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45,0%). Secondo Confagricoltura, dal report emerge la profonda consapevolezza delle imprese del mutamento che il settore agricolo sta vivendo e la necessità di modelli produttivi sempre più orientati alla sostenibilità e fortemente proiettati all’innovazione. Qui per un approfondimento. 

CNA, tra artigiani e piccole imprese torna a crescere l’occupazione 

A trainare la crescita record dell’Italia nel 2021 sono state le imprese artigiane, micro e piccole. La loro duttilità permette al sistema produttivo di adeguarsi con più rapidità alle nuove esigenze. Anche l’andamento dell’occupazione ne ha beneficiato: lo scorso anno tra le imprese artigiane, micro e piccole è cresciuta dell’1,9 per cento rispetto al 2020. Le imprese hanno ampliato gli organici per poter fronteggiare l’aumento degli ordini e, di conseguenza, il tasso di assunzione è salito al 2,7 per cento, contro il 2,1 del 2020 e il 2,6 del 2019, ultimo anno pre-Covid. A rilevarlo l’Osservatorio lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza a cadenza mensile le tendenze dell’occupazione nelle piccole imprese fin dal 2014, all’inizio della stagione di riforme che ha profondamente modificato il mercato del lavoro nazionale. Qui per approfondire. 

Confcommercio: il misery index segnala una lieve crescita del disagio sociale 

Misery Index di Confcommercio relativo al mese di dicembre 2021, si è attestato su un valore stimato di 16,6, in aumento di due decimi di punto su novembre. L’indicatore si mantiene comunque su livelli storicamente elevati, evidenzia la Confcommercio: nella media dell’intero 2021 si è attestato a 17,6, un decimo di punto in più rispetto al 2020 e quasi tre punti in più nei confronti del 2019. La progressiva ripresa dell’inflazione, che ha interessato molti dei beni e servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza, ha di fatto vanificato i miglioramenti conseguiti sul fronte dell’occupazione. A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,0%, in diminuzione di un decimo di punto su novembre, mentre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato un’ulteriore accelerazione, attestandosi al 4,0% su base annua, tendenza che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Qui la Nota di Confcommercio. 

 

Innovazione  

 

Nasce il Fondo per la Repubblica Digitale, spinta alle competenze digitali degli italiani 

Il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il presidente di Acri, Francesco Profumo, hanno siglato un protocollo d’intesa che definisce le modalità d’intervento del Fondo per la Repubblica Digitale. Il Fondo sarà alimentato dai versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, per un importo complessivo previsto di circa 350 milioni di euro e mira ad accrescere le competenze digitali degli italiani, sostenendo progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale. Qui per approfondire.  

Mise: startup e PMI Innovative, in Parlamento la relazione annuale 

Nel 2021 il numero di imprese innovative è cresciuto posizionandosi, alla fine del terzo trimestre (luglio-settembre), a circa 14.000 startup innovative (+16,8%) e a 2.066 PMI innovative (+15,5%), confermando il buon risultato già ottenuto nel 2020 in cui il numero di iscrizioni nella sezione speciale del registro delle imprese era cresciuto rispetto al 2019 del 10% per le startup innovative e del 31,4% per le PMI innovative. Importante è stato il contributo di queste realtà imprenditoriale anche dal punto di vista dell’occupazione con un incremento del 40,5%. Sono i dati che emergono dalla sesta edizione della relazione annuale inviata in Parlamento dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sullo stato di attuazione e l’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI innovative. Qui la Nota del Mise. 

Polimi: il mercato dell’Artificial Intelligence vale 370 mln, +27% nel 2021 

Il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia è cresciuto del +27% nel 2021, raggiungendo quota 380 milioni di euro, un valore raddoppiato in appena due anni, per il 76% commissionato da imprese italiane (290 milioni di euro), per il restante 24% come export di progetti (90 milioni di euro). Emerge però un forte divario nell’adozione per dimensioni di impresa: tra le grandi aziende, sei su dieci hanno avviato almeno un progetto di AI, tra le PMI sono appena il 6%. Si diffonde la conoscenza tra gli utenti: il 95% dei consumatori italiani ha già sentito parlare di AI, anche se solo il 60% ha realmente capacità di riconoscere funzioni di AI nei prodotti/servizi che utilizza. In generale, l´80% esprime un giudizio positivo sull’Intelligenza Artificiale, anche se emergono preoccupazioni legate a privacy, lavoro e etica. Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, presentati nel Report dedicato. Qui per un approfondimento. 

 

Enti locali 

 

  

Ministero dell’Interno: 320 mln agli enti locali per le spese di progettazione delle opere pubbliche nell'ambito del Pnrr 

È in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, il decreto del direttore centrale per la Finanza Locale, che prevede lo stanziamento del ministero dell’Interno di 320 milioni di euro a favore degli enti locali per l’assegnazione del contributo dell’anno 2022.  Il decreto approva il modello di istanza con la quale gli enti locali comunicano la richiesta di contributi per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad opere pubbliche nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Gli interventi riguardano la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio dell’ente, nonché investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti. Qui la Nota del Ministero dell’Interno.  

PA e digitalizzazione: Italia ancora lontana dalla media UE 

Nonostante la spinta della pandemia, gli importanti piani di investimento messi in campo e i risultati nelle piattaforme abilitanti come SPID, ANPR, PagoPA o l'App IO, l'Italia si conferma agli ultimi posti in Europa per livello di digitalizzazione. Secondo i risultati dei Digital Maturity Indexes, elaborati dall'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, nel 2021 il nostro Paese si colloca in 17esima posizione tra i 27 Stati dell'UE per fattori abilitanti la trasformazione digitale e solo in 23esima per effettivo livello di digitalizzazione, con un gap rispetto alla media europea in particolare nel capitale umano. Per un quadro più preciso della situazione a livello italiano, l'Osservatorio ha elaborato insieme alle regioni e ad altri stakeholder pubblici e privati un DESI (Digital Economy and Society Index) per le Regioni e le Province Autonome, da cui emerge un forte divario territoriale, ma anche una distanza significativa con il resto d'Europa, anche per le aree più avanzate. Il primato nel ranking va alla Provincia Autonoma di Trento con un punteggio di 57,5 (rispetto alla media italiana, pari a 50), seguita da Lombardia, con 56,2 punti, e Provincia Autonoma di Bolzano, con 56,1. Qui per approfondire.  

Istat: aggiornato l’Atlante Statistico dei Comuni 

L’Istat ha pubblicato l’aggiornamento alla quarta edizione dell’Atlante Statistico dei Comuni.  La nuova edizione, riferita sempre al 2019, arricchisce il proprio contenuto informativo con l’inserimento, tra gli altri, dei dati della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente “ai confini dell’epoca”, cioè relativi al territorio comunale amministrativo vigente al 1° gennaio di ciascuno degli anni considerati. Le informazioni statistiche, prodotte sia dall’Istat sia da altri Enti appartenenti al Sistema statistico nazionale, sono articolate in 16 aree e oltre 40 sotto-aree tematiche cui corrispondono più di 400 variabili statistiche comunali (declinabili per sesso, età, attività economiche, ecc.). L’Atlante Statistico dei Comuni è uno dei prodotti previsti dalla Convenzione stipulata tra l’Istat e l’Autorità di Gestione del PON “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”, relativa all’attuazione del Progetto Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche di coesione 2014-2020, che vede nel ruolo di soggetti proponenti l’Istat, il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Qui per un approfondimento.  

Ministero dell’Interno: i numeri degli enti in sofferenza 

Sono 120 i comuni e le province in dissesto finanziario, 266 gli enti in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Su un totale di 7.904 comuni italiani, la percentuale degli enti in sofferenza finanziaria è pari al 4,88%. È quanto emerge dal primo rapporto della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali 2021 realizzato dal dipartimento per Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno che intende mettere in evidenza le attività realizzate per superare le criticità dei bilanci. Qui la Nota del Ministero dell’Interno. 

 

Mondo MEF 

 

Mef: Pil, per il 2022 resta l'obiettivo di superare il 4% di crescita 

"Pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale, l'obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4 per cento". È quanto si legge in una nota del Ministero dell'Economia dove si commentano i dati sul Pil diffusi dall'Istat." L'impatto espansivo della politica di bilancio continuerà a dispiegarsi nel corso di quest'anno e a questo si aggiungerà l'effetto iniziale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale, l'obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4 per cento", puntualizza il Ministero. Qui il Comunicato stampa del MEF. 

Agenzia delle Entrate: ISA 2022, via libera a 175 modelli per la comunicazione dei dati 

Sono stati approvati i 175 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli ISA applicabili per il periodo d’imposta 2021, che costituiscono parte integrante della dichiarazione dei redditi da presentare con il modello Redditi 2022. In particolare, con il provvedimento n. 29368, firmato il 31 gennaio 2022 dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini, in primo luogo, sono stati individuati i dati economici, contabili e strutturali, da dichiarare da parte dei contribuenti, rilevanti per l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità per il periodo di imposta 2022. Il provvedimento, inoltre, definisce le modalità di acquisizione delle variabili “precalcolate 2022” per il periodo d’imposta 2021 e il programma delle elaborazioni degli indici applicabili a partire dal periodo d’imposta 2022. Qui il Comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate. 

Mef, a gennaio il fabbisogno scende a 900 milioni 

Nel mese di gennaio 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 900 milioni, con un miglioramento di circa 3.000 milioni rispetto al corrispondente valore di gennaio 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di 3.908 milioni. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) evidenziando che “nel confronto con il corrispondente mese del 2021, il saldo ha beneficiato dell’andamento positivo degli incassi fiscali legato all’effetto della congiuntura e all’aumento dell’Iva sulle importazioni”. Nella nota, inoltre, il Mef registra un lieve incremento dei pagamenti rispetto al valore dello scorso anno dovuto ai maggiori pagamenti delle Amministrazioni centrali e territoriali parzialmente compensati dai minori versamenti al bilancio comunitario. Qui il Comunicato stampa del Mef.