Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

 

L’Italia è stata ricostruita dalle macerie. La Costituzione ha indicato alla Repubblica la strada da percorrere. Questa è l’idea fondante della Repubblica, di una Costituzione viva, che si invera ogni giorno nei comportamenti, nelle scelte, nell’assunzione di responsabilità dei suoi cittadini, a tutti i livelli e in qualunque ruolo.  

Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per i 75 anni della Repubblica Italiana. 

 

Il Dibattito delle Idee 

 

PA: non c’è digitalizzazione senza semplificazione. L’analisi di Carlo Mochi Sismond

Senza una incisiva semplificazione normativa che ne renda veloce ed efficace l’operato, la pubblica amministrazione non potrà affrontare l’innovazione radicale della trasformazione digitale. Informatizzazione e semplificazione, dovranno necessariamente camminare insieme per poter avviare il cambiamento auspicato e dare una svolta alle attività della PA. Sotto questo aspetto, l’interoperabilità delle due funzioni rappresenta il prerequisito chiave per la riuscita. Lo scrive nel suo articolo sul sito Agenda Digitale Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Forum Pa. 

 

Studi, ricerche e numeri 

 

Pubblica Amministrazione motore della ripresa 

PA motore della ripresa: quali azioni per un'amministrazione competente, semplice, smart e digitale. La PA oggetto dell’analisi realizzata da FPA, società del gruppo Digital360, con la collaborazione di circa 1000 dipendenti della Pubblicata Amministrazione. 

Otto dipendenti pubblici su dieci chiedono di rivedere i sistemi per individuare i fabbisogni di personale e sette su dieci una revisione drastica delle procedure dei concorsi affinchè la PA possa essere il motore della ripresa. I dipendenti inoltre hanno evidenziato l’urgenza di inserire nelle amministrazioni nuovi profili strategici per rispondere agli obiettivi ambiziosi del PNRR. Qui per approfondire. 

 

Banca d'Italia: Relazione annuale sul 2020. Considerazioni finali del Governatore 

“Quest'anno il Pil potrebbe superare il 4% grazie alla campagna vaccinale e al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Entrambi rappresentano la speranza di far ripartire il Paese nel più breve tempo possibile. L'attività produttiva si sta rafforzando e il Recovery è una sfida formidabile per modernizzare il Paese”. È quanto sostiene il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione annuale. Le misure di sostegno finora “sono andate soprattutto a beneficio dei settori maggiormente colpiti e sono riuscite a ridurre l'aumento delle disuguaglianze” afferma Visco, che aggiunge “con l'attenuarsi dell'incertezza, l'intervento pubblico dovrà divenire più selettivo, concentrandosi nei settori che sconteranno ancora difficoltà legate alla crisi sanitaria e cercando di evitare di sussidiare imprese chiaramente prive di prospettive, pur garantendo il sostegno a chi è in esso occupato”. Qui è possibile accedere alla relazione integrale.  

 

Censis: il lavoro e la pandemia 

Nel 2020 sono stati 456.000 gli occupati in meno rispetto all’anno precedente (-2,0%). Ma è significativo anche l’aumento degli inattivi: 711.000 in più. Si tratta di una quota importante della popolazione che non colloca il lavoro nel proprio orizzonte. Inoltre, sono aumentati di 217.000 unità toccando quota 3mln le persone inattive che potrebbero lavorare. Giovani, donne e stranieri risultano essere i più penalizzati dalla crisi, con un serio “rischio ripiegamento”: 14mln di donne e 3mln di giovani non cercano un’occupazione. Sono solo alcuni dei dati che emergono dal progetto “Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020/21” realizzato dal Censis con l’obiettivo di analizzare le difficoltà che l’Italia si porta dietro dal passato e che hanno comportato l’impreparazione ad affrontare in maniera ottimale l’emergenza legata all’epidemia del Covid-19. Qui il Comunicato Stampa del Censis. 

 

Lavoro, con Covid in Italia i Neet superano il 20%. Una generazione a rischio istruzione 

Secondo un rapporto pubblicato dalla commissione europea nel secondo trimestre del 2020 i neet, ossia i giovani che non studiano né fanno formazione né cercano un lavoro, in tutta l’Unione europea sarebbero aumentati dell’11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.  Con la pandemia in Italia sono aumentati e hanno raggiunto il 20,7%. Questa situazione “colpisce l’Italia più del resto d’Europa e le regioni del sud più di quelle del nord”. Nell'Ue le misure per il Covid sono riuscite ad attutire i cali del reddito da lavoro dipendente soprattutto nei lavoratori meno pagati. Mentre in Italia si è registrato una riduzione del salario per chi percepisce stipendi più bassi e una riduzione significativa della crescita del reddito reale pro capite. Questi elementi hanno ulteriormente contribuito ad evidenziare le differenze dal punto di vista socio-economico soprattutto in un contesto, come quello dell’istruzione che “rappresenta un fondamentale strumento per l’emancipazione, specie per quei giovani che provengono da contesti familiari disagiati”. Qui per un approfondimento. 

 

Istat, nel I trimestre fatturato servizi +0,6%, su anno +1,6% 

L’Istat comunica che l’indice del fatturato dei servizi mostra una risalita congiunturale nella gran parte dei settori. L’Istituto di statistica stima, infatti, che nel primo trimestre 2021 l’indice destagionalizzato aumenti dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e che l’indice grezzo registri un incremento, in termini tendenziali, dell’1,6%. I maggiori incrementi si evidenziano per il settore del Trasporto e magazzinaggio (+3,5%) e per quello delle Agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+3,4%). Una forte flessione caratterizza, invece, le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-15,9%). Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat: inflazione, a maggio il dato accelera +1,3% su base annua 

A maggio, l’inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018. Lo rivela l’Istat secondo cui, nel mese di maggio 2021, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3% (dal +1,1% del mese precedente). L’accelerazione tendenziale, spiega l’Istat, si deve alla crescita dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli alimentari non lavorati (+0,9%). Qui la Nota dell’Istat.  

 

Eurostat: disoccupazione area euro all'8,0% 

Eurostat ha comunicato che ad aprile 2021 il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell'eurozona si è attestato all'8,0%, in calo dall'8,1% di marzo 2021 e in aumento dal 7,3% ad aprile 2020. Il tasso di disoccupazione dell'UE è del 7,3% ad aprile 2021, stabile rispetto a marzo 2021 e in aumento dal 6,7% di aprile 2020. Eurostat stima che nell'aprile 2021 più di 15milioni di uomini e donne nell'UE fossero disoccupati. Qui la sezione Comunicati Stampa di Eurostat. 

 

Istat: ad aprile lieve aumento degli occupati 

La nuova rilevazione sulle Forze di lavoro dell’Istat, stima per il mese di aprile 2021, un lieve aumento degli occupati e una crescita più consistente dei disoccupati, a fronte di una diminuzione degli inattivi. La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni; diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). Rispetto al mese precedente, osserva sempre l’Istat, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a -138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2% (-0,3 punti). Qui la Nota dell’Istat. 

 

Istat: Pil primo trimestre positivo a +0,1% 

Nel primo trimestre del 2021 l’economia italiana ha segnato, dopo la contrazione dell’ultima parte del 2020, un lievissimo recupero, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,1%. Il calo tendenziale si riduce sensibilmente, dal 6,5% del trimestre precedente a 0,8%. Lo comunica l’Istat, osservando che nella stima preliminare era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,4% e tendenziale dell’1,4% e che “il moderato recupero dell’attività produttiva è sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria e di una contrazione del terziario che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria”. Qui la Nota dell’Istat. 

 

IHS Markit: manifatturiero Italiano, il PMI raggiunge un nuovo record  

A maggio l'indice PMI del settore manifatturiero in Italia raggiunge un nuovo record spinto dalla continua ripresa della domanda. L'indice redatto da IHS Markit è aumentato ulteriormente dai 60,7 di aprile, raggiungendo il nuovo valore record di 62,3. “La crescita della produzione ha continuato a risultare tra la più alte per via dell'aumento record dei nuovi ordini e dei livelli occupazionali, e con l'ulteriore espansione della domanda da parte dei clienti a metà del secondo trimestre”, spiega IHS Markit. Qui per un approfondimento. 

 

IHS Markit: Eurozona, record per il PMI manifatturiero a maggio 

L’economia manifatturiera dell’eurozona ha riportato a maggio un nuovo miglioramento da record delle condizioni operative. Lo conferma l’ultimo report di IHS Markit sui PMI, gli indici sulle aspettative dei direttori acquisti delle aziende manifatturiere. L’indice PMI manifatturiero è stato indicato in crescita a 63,1 punti, superando i 62,8 della stima preliminare e delle attese, e si confronta con i 62,9 punti del mese precedente. L’indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma dunque al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra recessione ed espansione. Qui per approfondire.

 

La Voce degli Stakeholder 

 

Confindustria: la produzione recupera in aprile (+0,3%) e maggio (+0,4%) e per il futuro le prospettive sono floride 

Il Centro studi di Confindustria rileva che la produzione industriale italiana è in ulteriore incremento nei mesi primaverili, dopo il recupero già registrato nel primo trimestre (+0,9%). Dopo la battuta d’arresto attestata dall’ISTAT a marzo scorso (-0,1%), in aprile e maggio l’attività è avanzata a un ritmo moderato (+0,3% e +0,4% rispettivamente), sostenuta da entrambe le componenti della domanda. Gli imprenditori mostrano un maggiore ottimismo: l’indice di fiducia è salito in maggio sui livelli massimi dall’autunno del 2017, in linea con il miglioramento della crisi sanitaria e l’allentamento delle restrizioni. Qui i dati do Confindustria. 

 

Coldiretti: inflazione, è record del decennio per le materie prime agricole 

Da un’analisi condotta dalla Coldiretti in occasione della diffusione dei dati sull’inflazione a maggio, sulla base dei contratti future nei listini del Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento internazionale per il mercato future delle materie prime agricole, risulta che le quotazioni nell’ultimo anno sono praticamente raddoppiate, con aumenti del 74% per il mais (il maggior incremento del decennio) e del 77% per la soia raggiungendo il picco da quasi sette anni. Qui per approfondire. 

 

Confartigianato: manifatturiero, ripresa per fiducia e produzione 

L’indicatore della produzione manifatturiera segna, nel primo trimestre 2021, una crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, in linea con il recupero (+1%) dell’Unione europea, registrando la migliore performance tra i maggiori paesi dell’Unione europea. Il monitoraggio dell’ufficio studi di Confartigianato sulle micro e piccole imprese vede alcuni segnali congiunturali positivi per il manifatturiero. In crescita anche l’indice di fiducia delle imprese del settore che passa da 106 di aprile 2021 a 110,2 di maggio registrando il quarto aumento congiunturale consecutivo. Qui i dati di Confartigianato. 

 

Fipe-Confcommercio, mancano 150 mila lavoratori nel settore ristorazione 

Nel momento in cui 160 mila attività (circa il 46% delle imprese di ristorazione) che dal 26 aprile scorso sono state impossibilitate a lavorare a regime a causa del divieto di somministrare cibi e bevande nei locali, potranno riaprire i battenti, la Fipe-Confcommercio lancia l’allarme: mancano 150mila lavoratori nel settore. In particolare, spiega la Fipe, si tratta di “120mila professionisti a tempo indeterminato che nel corso dello scorso anno, a causa dei troppi impedimenti imposti alle nostre attività, hanno preferito cambiare lavoro e interrompere i loro contratti” e “altri 20mila lavoratori che lo scorso anno lavoravano a tempo determinato e che oggi, anche alla luce dell'incertezza sul futuro, potrebbero preferire strumenti di sostegno al reddito, invece di un vero impiego”. Qui i dati di Fipe-Confcommercio. 

 

Unioncamere: in crescita le imprese femminili under 35 

Sono le imprese femminili under 35 a trainare la nascita delle nuove attività nel primo trimestre. Come mostrano i dati dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere, rispetto alle iscrizioni registrate nei primi tre mesi del 2020, le nuove imprese fondate da under 35 aumentano dell’8,1%. Dopo la caduta delle iscrizioni complessive di nuove attività guidate da donne registrata nel corso di tutto il 2020, torna a salire lievemente nel primo trimestre 2021 il numero delle imprese femminili: 26.299 quelle nate tra gennaio e marzo scorso, contro le 26.044 dello stesso periodo di un anno fa, il dato più basso dal 2015. Qui il dettaglio dei dati su Unioncamere. 

 

Innovazione  

 

SPID europeo, la UE accelera 

In arrivo lo SPID europeo. La Commissione Ue ha proposto la realizzazione di un’identità digitale europea che sarà disponibile per tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell’Unione. L’obiettivo è accedere in modo sicuro a una gamma di servizi pubblici e privati con un singolo identificativo online attraverso un portafoglio elettronico europeo, un wallet digitale, che i cittadini dei 27 Paesi membri potranno utilizzare attraverso una App realizzata sulla base dei più evoluti standard di sicurezza, privacy e interoperabilità. I portafogli europei di identità digitale costituiranno una nuova possibilità per conservare e utilizzare i dati per ogni tipo di servizio, dal check-in in aeroporto al noleggio di un’automobile. Qui per approfondire. 

 

Pnrr: la partita è tutta da giocare, ecco il piano industriale dei leader dell’Ict 

Il Recovery Plan rappresenta un’occasione senza precedenti in termini di risorse, in chiave innovazione e nuova economia. Le novità che riguardano lo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile, rappresentano una opportunità tecnologica ed economica enorme. Il Pnrr può significare concretamente competenze innovative ma anche spinta alle partnership pubblico-privato e utilizzo dei fondi pubblici per lo sviluppo di servizi a valore in grado di generare competitività e dare vita all’ecosistema nazionale dell’innovazione. A tal fine si mobilitano le aziende del comparto Ict. Qui per approfondire. 

 

Gender equity 

 

 

Integrazione della dimensione di genere nel bilancio dell’UE 

La Corte dei conti europea ha pubblicato il 26 maggio un rapporto su quanto la prospettiva di genere attraversi il bilancio comunitario e i programmi di spesa dell’Unione Europea. La Corte ha verificato se l’attuazione delle strategie per la parità di genere sia avvenuta secondo i quattro paletti individuati dall’Ocse: verifica dell’analisi di genere nelle valutazioni di impatto, identificazione degli obiettivi di genere nel budget, monitoraggio dei risultati tramite indicatori e assunzione di responsabilità (accountability) tramite la redazione di rapporti. Dei 58 programmi di spesa nel budget 2014-2020, solo quattro includevano inizialmente riferimenti specifici alla promozione della parità di genere tra i propri obiettivi. Qui per approfondire. 

 

La parità di genere fa bene alla crescita 

Per anni la parità di genere non è mai stata in cima all’agenda decisionale dei governi e anche i progressi ottenuti, per esempio la legge sulle quote, lo sono stati a ritmo lentissimo. Si parla di parità di genere a livello di programma, ma gli investimenti dei governi sono sempre stati scarsi. La pandemia, però, non rappresenta solo il rischio di tornare indietro, ma anche un’imprevista opportunità, grazie alle risorse per la ripresa messe in gioco. È questo il momento decisivo se si vuole agire in favore della parità e investire, in modo massiccio, nell’occupazione femminile. Qui per un approfondimento.

 

Mondo MEF

 

I dati della Task force liquidità 

Pubblicati i dati del consueto monitoraggio della task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace. Questi i dati principali: le moratorie tuttora attive riguardano prestiti del valore di circa 144 miliardi, a fronte di 1,3 milioni di sospensioni accordate; superano quota 173 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 24,1 miliardi di €, su 2.186 richieste ricevute. Qui il comunicato del MEF. 

 

Mef: a maggio 2021 il settore statale mostra un fabbisogno di 15,1 miliardi 

Il Mef comunica che nel mese di maggio 2021 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 15.100 milioni, in miglioramento di circa 10.500 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (25.586 milioni). Il fabbisogno dei primi cinque mesi dell’anno in corso è pari a circa 68.900 milioni, in miglioramento di circa 5.600 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2020 (74.464 milioni). Nel confronto con il corrispondente mese del 2020, il saldo ha beneficiato di un miglioramento degli incassi fiscali che lo scorso anno avevano subito una forte contrazione per la sospensione dei versamenti tributari e contributivi disposta dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19. Qui il Comunicato Stampa del MEF.