Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

Digital Skills Index: l’86% dei lavoratori italiani afferma di non avere le competenze digitali necessarie 

L’86% dei lavoratori italiani non ha le competenze digitali necessarie per il mondo del lavoro del futuro. Lo rileva il Digital Skills Index di Salesforce che ha censito oltre 23mila lavoratori in 19 Paesi, di cui 1.300 in Italia. L’82% degli intervistati ha in programma l’apprendimento di nuove competenze nei prossimi cinque anni e il 28% sta già frequentando corsi di formazione. Se guardiamo all’Italia, l’86% dichiara di non avere le competenze digitali necessarie alle aziende e l’87% si sente altrettanto impreparato per i prossimi cinque anni. Tuttavia, appena il 17% sta già seguendo percorsi formativi per colmare questo divario. Qui per un approfondimento.   

 

Congiuntura Confcommercio: peggiora quadro economico, al ribasso crescita nel 2022  

“Il quadro congiunturale si fa più complesso ed incerto. Si susseguono revisioni al ribasso, ancorché di entità moderata, del tasso di variazione del PIL italiano per il 2022, il cui target difficilmente può collocarsi attorno al 4,5%. Ai problemi già noti, e ancora non risolti, derivanti dalle tensioni sui prezzi delle materie prime, dalle difficoltà di approvvigionamento in alcune filiere e dall'incertezza sull'evoluzione pandemica si sono aggiunti, negli ultimi giorni, i timori di un conflitto Russo-Ucraino”. È quanto emerge dal documento di Congiuntura economica elaborato da Confcommercio. Rispetto a gennaio 2021, l’ICC registra, comunque, una variazione dell’8,5%, frutto di una crescita del 33,6% per i servizi e del 2,2% per i beni. Rispetto allo stesso mese del 2020 la domanda, nel complesso, è ancora inferiore dell’11,7%. A febbraio, il PIL ha consolidato la tendenza al rallentamento emersa nei mesi precedenti, con una riduzione dell’1,0% congiunturale. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,2%, in forte calo, quindi, rispetto ai mesi precedenti. Qui per un approfondimento.   

 

Fabbisogni standard: il portale OpenCivitas aggiornato con i dati 2018  

Su OpenCivitas sono disponibili i dati relativi all’annualità 2018 per le funzioni fondamentali svolte dai comuni delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO) e la video guida alla lettura del Fondo di solidarietà comunale 2022. All'aggiornamento della metodologia utilizzata per stimare gli indicatori del servizio di asilo nido si aggiunge l'incremento delle risorse previste per il Fondo di solidarietà comunale che introduce ulteriori quote vincolate al raggiungimento degli obiettivi di servizio. L'ultima Manovra di bilancio infatti ha previsto l'aumento dei fondi destinati ai servizi per l'infanzia e per il trasporto degli alunni disabili, il cui riparto è in via di definizione. Qui per approfondire.

 

“Federalismo fiscale”: adottata la stima della capacità fiscale 2022 dei Comuni  

È stato pubblicato sulla G.U. n. 28 del 3 febbraio 2022, il Decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 16 dicembre 2021, sull’adozione della stima delle capacità fiscali 2022, rideterminata al fine di considerare i mutamenti normativi intervenuti e la variabilità dei dati assunti a riferimento delle singole componenti delle capacità stesse (fabbisogni standard dei comuni). In particolare, l’allegato “A” al Decreto contiene le stime della capacità fiscale per singolo comune delle regioni a statuto ordinario, determinate in base alle metodologie e ai sistemi di elaborazione dei dati approvati dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard e nell’allegato “B” la relativa nota tecnica. La stima della capacità fiscale 2021 considera le seguenti componenti: Imu, Tax gap, Addizionale comunale all’Irpef, Tari, capacità fiscale relativa al “Servizio di raccolta e smaltimento rifiuti” e capacità fiscale residuale. Qui un approfondimento. 

 

Osservatorio Mef: nate 550mila nuove Partite Iva  

Nel corso del 2021 sono state aperte circa 549.500 nuove partite Iva con un incremento del 18,2% in confronto all'anno precedente, frutto del "rimbalzo" dopo la flessione del 2020. Lo rende noto il Mef, precisando che la distribuzione per natura giuridica mostra che il 67,2% delle partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 21,6% da società di capitali e solo il 3,3% da società di persone. Rispetto al 2020 l'incremento di avviamenti è generalizzato: dalle società di capitali (+21,7%), alle società di persone (+15,4%), fino alle persone fisiche (+10,1%). Si nota, inoltre, il notevolissimo aumento di partite Iva avviate da soggetti non residenti (+185,6%), connesso alla crescita del settore delle vendite on-line. Qui il Comunicato Stampa del Mef.