Avviso

Dal 1° gennaio 2024 diventa operativa l'incorporazione di SOSE in Sogei, come previsto dalla legge n.112 del 2023 che ha disposto la fusione della società.

A tal fine tutte le comunicazioni Sose si trovano sul sito Sogei www.sogei.it

 

Le ragioni del Nobel per l’Economia 2022  

Il premio Nobel per l'Economia 2022 è stato assegnato agli statunitensi Ben Bernanke (ex presidente della Fed), Douglas Diamond e Philip Dybvig. Lo ha annunciato l'Accademia reale delle scienze in Svezia spiegando che "le loro ricerche su banche e crisi finanziarie hanno migliorato il modo in cui la società affronta tali crisi”. I lavori di Diamond e Dybvig spiegano essenzialmente il motivo dell’esistenza delle banche e il ruolo che esse svolgono nell’economia, incanalando i risparmi degli individui verso investimenti produttivi. Ben Bernanke invece ha analizzato il comportamento delle banche durante la g rande depressione degli anni Trenta e ha dimostrato che le corse agli sportelli durante la depressione sono state il fattore decisivo per rendere la crisi più lunga e profonda di quanto sarebbe stata altrimenti. Qui per approfondire. 

Rapporto Caritas: la povertà in Italia riguarda più di 5milioni di persone  

È stato presentato il 17 ottobre il XXI Rapporto Caritas che rileva una crescita al Sud della povertà minorile e della povertà assoluta. Gli assistiti dai centri di ascolto parrocchiali sono aumentati dell'8%. "La pandemia economica e sociale - secondo la Caritas - non è mai finita. La ripresa dell'Italia post Covid ha lasciato infatti indietro un italiano su dieci soprattutto al sud. Oltre a una preoccupante povertà minorile da record, crescono le probabilità per chi ha una famiglia numerosa di non arrivare a fine mese". I dati dell’”Anello debole”, il rapporto sulla povertà della Caritas Italiana fotografano il 2021 nero dell’Italia nascosta, che non ce la fa, la popolazione che convive con la povertà quotidiana ai massimi storici e nemmeno la metà ha avuto il reddito di cittadinanza.  
Il paese degli ultimi l’anno scorso si è ingrandito fino a contare 1 milione 960mila famiglie in povertà assoluta, pari a 5.571.000 persone che sono il 9,4% della popolazione residente. L’incidenza si conferma più alta nel Mezzogiorno (10%) mentre scende significativamente nel Nord-Ovest (6,7% da 7,9%). Tra il 2020 e il 2021 la povertà è cresciuta più della media nelle famiglie con almeno 4 persone, con persona di riferimento di età tra 35 e 55 anni. Qui per approfondire.   

Benessere equo sostenibile: le misure dei territori  

L’Istat ha pubblicato l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori, riferiti alle province e alle città metropolitane italiane, coerenti e integrati con il framework Bes adottato a livello nazionale. Il quadro informativo dell’edizione 2022 si incrementa di 7 nuovi indicatori provinciali, distribuiti nelle aree Istruzione e formazione, Ambiente e Qualità dei servizi, in coerenza con le nuove misure entrate recentemente a far parte del framework Bes. L’informazione territoriale sul benessere consente di comprendere meglio la concentrazione dei vantaggi e degli svantaggi nello spazio geografico, di localizzare con maggiore precisione le aree che contribuiscono più delle altre alle medie nazionali e ripartizionali e quelle in maggiore ritardo. Misurare la disuguaglianza è un’operazione complessa anche dal punto di vista statistico, oltre che concettuale. Ciascun indice di disuguaglianza, catturando aspetti diversi della distribuzione, produce risultati diversi e restituisce una diversa valutazione. Gli indicatori di benessere disponibili a livello provinciale per le varie aree disegnano diverse configurazioni territoriali e rilevano disuguaglianze di varia entità. La penalizzazione del Mezzogiorno e il dualismo nord-sud erano e restano chiavi di lettura appropriate per molte e importanti componenti del Bes. Nonostante le diverse dinamiche osservate nella congiuntura negativa da Covid-19, per le aree Salute, Istruzione, Lavoro e Benessere economico le distanze restano marcate e si accentuano in particolare per la speranza di vita e il reddito dei lavoratori dipendenti. Qui la Nota dell’Istat. 

Ufficio Parlamentare di Bilancio: pubblicata la nota sulla congiuntura di ottobre 2022  

Le difficoltà per l’economia italiana stanno aumentando su più fronti. Secondo la Nota congiunturale di ottobre, il PIL potrebbe essere sceso in territorio leggermente negativo già nel terzo trimestre, mentre l’inflazione continua a salire e l’incertezza di famiglie e imprese ha ripreso a intensificarsi. Il tutto, in un contesto internazionale sempre più complicato, nel quale l’impatto della guerra in Ucraina si aggrava di mese in mese con il protrarsi delle ostilità e rischia di compromettere le prospettive di crescita dell’economia mondiale. Guerra e inflazione pesano sull’economia globale e l’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche ha subìto una drammatica accelerazione. Negli Stati Uniti, invece, l’inflazione ha iniziato a mostrare primi segnali di inversione di tendenza, pur mantenendosi ancora su valori molto elevati (8,2% in settembre). Il Fondo monetario internazionale ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia mondiale per il prossimo anno, al 2,7%. Qui per approfondire.   

Istat: l'economia non osservata nei conti nazionali  

L'Istat ha pubblicato il Report dal quale si rileva che nel 2020 il valore dell’economia non osservata si riduce a 174,6 miliardi di euro. L’economia sommersa si attesta a poco più di 157 miliardi di euro mentre le attività illegali superano di poco i 17 miliardi. Rispetto al 2019, il valore dell’economia non osservata si è ridotto complessivamente di quasi 30 miliardi. Sono 2 milioni 926 mila le unità di lavoro irregolari nel 2020, in calo di circa 660 mila rispetto all'anno precedente. Qui la Nota dell’Istat. 

Confindustria: il rapporto di previsione dell’autunno 2022  

Lo shock energetico abbatte le prospettive di crescita: il prezzo del gas in Europa, infatti, è ai massimi storici con la quotazione che si è impennata in estate dopo gli aumenti già subiti nei mesi precedenti. A fine 2019, il prezzo del gas era di appena 13 euro mwh. Quanto all’inflazione il PIL italiano ha registrato una dinamica positiva nella prima metà del 2022, subisce un aggiustamento al ribasso tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 e poi recupera piano. La crescita nel 2022 (+3,4%) è già tutta acquisita ed è molto superiore a quella che si prevedeva sei mesi fa. Per il 2023, invece, c’è una forte revisione al ribasso rispetto allo scenario di aprile (-1,6 punti), che porta alla stagnazione in media d’anno. In merito ai consumi nel 2° trimestre del 2022 le famiglie italiane sono tornate a spendere (+2,6%), grazie al superamento delle misure anti-Covid e quindi all’aumento della mobilità e alla ripartenza negli acquisti fuori casa. Ne ha giovato il settore turistico e il suo ampio indotto. Qui e qui per approfondire.   

Confartigianato: la dinamica dei prezzi dell’energia condiziona le prospettive del ciclo economico  

Nel 2022 l’economia dell’Italia cresce più di quella di Cina e di Germania, ma nella seconda metà dell’anno emergono alcuni segnali di rallentamento su cui pesano le crescenti pressioni inflazionistiche e le politiche monetarie restrittive. Le previsioni del Fondo monetario internazionale collocano nel 2023 l’economia italiana in recessione, con un calo del PIL dello 0,2%, ribassando di 0,8 punti la crescita del PIL indicata solo due settimane prima, nella Nota di aggiornamento al DEF 2022. A settembre 2022 l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il valore più basso da aprile 2021.  Qui per approfondire. 

Imprese digitali in Italia: la crescita è sorprendente, soprattutto al Sud  

Nel decennio 2012-2022, le imprese digitali (e-commerce, servizi internet, elaborazione dati, produzione software) sono cresciute di +42.075 unità, da 104mila unità a 146mila unità, con un incremento pari al +40,2% rispetto al numero di imprese iscritte nel 2012. Il peso relativo di queste imprese sul totale imprese in Italia passa dall’1,7% del 2012 al 2,4% nel 2022. Nell’ultimo biennio, la velocità di crescita delle imprese digitali ha avuto un’impennata: se nel periodo 2012-2020, la crescita viaggiava a circa +3.400 imprese l’anno, nel biennio 2020- 2022 si è passati a +7.500 imprese all’anno, il doppio rispetto a tutto il periodo precedente. Lombardia e Lazio le regioni in pole position ma la Campania ha registrato un vero e proprio exploit con un’impennata del 72%. La ricerca è stata realizzata dal team data scientist di Infocamere ed è stata divulgata in occasione della presentazione della decima edizione di DigitalMeet. Qui per approfondire.   

Il divario di genere nelle imprese  

Nonostante i notevoli progressi registrati nei decenni scorsi, le donne continuano ancora oggi a essere occupate in percentuale minore rispetto agli uomini, percepiscono un salario più basso e ricoprono incarichi dirigenziali con minor frequenza. Precedenti studi hanno evidenziato come il ruolo delle imprese, del tipo di occupazione e l’impatto della maternità possano incidere sull’occupazione femminile. In particolare, la tipologia delle imprese sembra avere un ruolo rilevante sulla carriera femminile. Le donne, infatti, tendono a lavorare in imprese piccole, che in media pagano salari più bassi e dove la quota di dipendenti donne è più alta, mentre gli uomini mediamente lavorano in imprese più grandi, che pagano salari più elevati e dove è presente un numero minore di donne. Alcune riflessioni pubblicate nel seguente articolo aiutano a chiarire alcune questioni legate alla composizione di genere della forza lavoro. Qui per approfondire.   

LEP, obiettivi di servizio e rendicontazione delle risorse: la risposta dei comuni ai webinar SOSE-RGS 

Sono stati circa 1300 i Comuni che si sono registrati ai webinar di SOSE in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato, organizzati a partire da luglio 2022 in sei diverse sessioni formative che sono proseguite fino a ottobre con cadenza settimanale. I comuni hanno avuto la possibilità di intraprendere un percorso formativo dedicato a LEP, obiettivi di servizio e rendicontazione delle risorse aggiuntive secondo quanto previsto dalle Leggi di bilancio 2021 e 2022. Due sessioni dedicate ai comuni delle regioni del Sud, una sessione per le Isole, una per il Centro, una per il Nord-est e infine, una per il Nord-ovest. Si sono accreditati 1300 utenti, tra comuni e rappresentanti delle Anci regionali che si sono fatte portavoce sui rispettivi territori di questa opportunità. Qui per approfondire. 

Il Documento Programmatico di Bilancio 2023 è stato trasmesso alla Commissione Ue  

Il 10 ottobre scorso si è tenuto il Consiglio dei Ministri che ha approvato il “Documento programmatico di bilancio per il 2023”. Il Programmatico di Bilancio per il 2023,  il Draft Budgetary Plan, illustra le principali linee di intervento a legislazione vigente e gli effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno. Nel Documento è riportato che il prossimo esecutivo provvederà alla definizione degli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il triennio 2023-2025 e, conseguentemente, ad aggiornare i contenuti del presente documento prima della presentazione della legge di bilancio. Qui la Nota del MEF.